Emergenze Poro: appello alle Istituzioni

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Centro Documentazione Terremoti

Via Indipendenza 80

89867 Zungri (VV)

LETTERA CIVICA

Al Signor Prefetto della provincia di Vibo Valentia,

Carmelo Casabona

Ai signori Sindaci dei Comuni di

Cessaniti, Drapia, Filandari, Joppolo, Rombiolo, Spilinga, Zaccanopoli, Zungri

Loro sedi

 

Oggetto: Lettera civica su alcune emergenze del Poro

monte poro
L’altopiano del Poro

Gentili signori,

prima di entrare nel merito specifico di questa nota vogliamo esprimere il nostro dolore per le vittime del terremoto del 24 agosto in centro Italia e tutta la nostra solidarietà ai colpiti.

Con la presente lettera civica vogliamo sollecitare urgenti vostri interventi su tre importanti questioni relative all’area dell’altopiano del Poro raccogliendo anche preoccupazioni e indignazione di cittadini e turisti. Questioni che rientrano nei campi di interesse e nelle finalità (prevenzione e sensibilizzazione, nuovo rapporto col territorio e ambiente) del Centro Documentazione Terremoti, attivo a Zungri e dove è in corso la Mostra fotodocumentaria sul terremoto dell’8 settembre 1905 – che vi invitiamo caldamente a visitare, tutti i giorni fino all’8 settembre 2016, dalle ore 9,30 alle ore 12,30.

Le questioni sono le seguenti:

  • Rifiuti e microdiscariche abusive

Non mancano da anni le informazioni e le denunce della stampa (il Quotidiano in primis), di cittadini e di gruppi di volontariato circa la drammatica realtà dei rifiuti disseminati ai bordi delle strade e sulle innumerevoli microdiscariche diffuse sul territorio negli angoli appartati e non, dei valloni soprattutto. E’ una vergogna senza fine che offende la natura e un meraviglioso territorio, nonché la dignità dei cittadini onesti e dei turisti che osano provare a scoprire l’interno della costa. Non si è a conoscenza né di interventi di ripulitura ordinaria e risanamento, né di interventi volti a dissuadere e sanzionare, né di sorveglianza alcuna. Si può continuare così? E’ o no obbligo dell’ente locale tutelare la salute pubblica e del territorio, oltre al decoro? Sono di tutta evidenza i rischi per la salute dei cittadini, i gravissimi danni all’ambiente e al paesaggio, grandi patrimoni del Poro e possibile risorsa economica e turistica, anche per creare posti di lavoro. Ci si domanda in tanti: ci sono iniziative e piani seri per promuovere e sostenere lo sviluppo del turismo rurale e naturalistico?

  • Stato delle strade provinciali e interpoderali

E’ uno stato molto spesso pietoso. Indegno di un paese civile. Anche qui con gravissimi rischi per la sicurezza della circolazione e dei cittadini e sicuro impedimento alla valorizzazione turistica dell’area. Cartellonistica inesistente o coperta dai rovi, segnaletica orizzontale e verticale mezza o tutta distrutta, carreggiate coperte dai rovi, fondo stradale come quello delle strade di un paese in guerra, cunette laterali ormai inservibili e sicurezza della circolazione a repentaglio.Tutto sotto gli occhi di tutti…Meno visibile ma ancor più grave lo stato delle strade interpoderali (a parte Zaccanopoli, lodevole eccezione). Se ben tenute potrebbero essere servizio ai cittadini ma anche strumento base per promuovere turismo naturalistico ed escursionismo sul Poro. Manca del tutto la manutenzione ordinaria. La sicurezza dei cittadini è a rischio, così quella del territorio: in caso di pioggia le conseguenze sono ormai più che prevedibili. E’ mai possibile? E’ mai possibile con tutti i senza lavoro che abbiamo, dicono in molti. E’ o no necessario intervenire con urgenza cominciando dalla minima manutenzione?

  • Danni dei cinghiali all’agricoltura

I contadini del Poro sono ormai esasperati. Non ne possono più di vedere vanificato il loro duro lavoro. E’ un grido di dolore che abbiamo il dovere di raccogliere. La dissennata presenza dei cinghiali è denunciata da anni e continua a danneggiare la già gracilissima salute dell’agricoltura del Poro. In tanti hanno espressamente rinunciato al piccolo orto, al piccolo campo. Oggi le vittime sono i campi di granturco del Poro, divorati nottetempo da branchi indisturbati. Che strano, non bastavano già tutte le difficoltà ora ci mettiamo pure i cinghiali… Tra l’altro veicolo di agenti nocivi e sempre frequentatori delle porcherie delle microdiscariche abusive. C’è bisogno di interventi urgentissimi, la situazione non è oltre sostenibile. E’ l’ente pubblico che deve intervenire, che deve studiare come intervenire in soccorso di comunità esasperate: non può essere indifferente! Non si risolvono i problemi senza nemmeno porseli. E’ noto che l’indifferenza non risolve problemi. Oltretutto ci sono da evitare i rischi di iniziative di sorveglianza individuale ai propri campi che oltre che impossibili potrebbero anche essere piene di insidie e pericolosi.

Queste le emergenze che abbiamo sentito il dovere civico di rappresentare alle signorie loro.

Ai signori sindaci cortesemente sollecitiamo interventi che sono doverosi e d’obbligo nelle finalità dell’ente. Non è vero che non si può fare nulla, ci sono anche gli esempi, volendo, da cui imparare. Chiediamo di dire ai cittadini cosa intendono fare subito e quali i programmi a breve e medio termine per risolvere i problemi posti. E’ innegabile che anche dalla risoluzione di questioni così passa la capacità del Poro di garantire un futuro ai suoi figli ancora oggi costretti ad emigrare a frotte senza che nessuno, si ponga nemmeno il problema.

Al signor Prefetto domandiamo cortesemente di adoperarsi con tutte le competenze di cui dispone per contribuire ad affrontare e sollecitare ad affrontare e risolvere problemi che incidono fortemente sulla salute, sul benessere fisico e psichico della comunità, sulla vivibilità dell’area, sulla sicurezza.

Grati per l’attenzione, porgiamo distinti saluti

 

per Centro Documentazione Terremoti

prof. Francesco Pugliese 

Zungri, 28 agosto 2016

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