La Biblioteca “Antonio Arena”

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L'inaugurazione della biblioteca
L’inaugurazione della biblioteca

La comunità di Ricadi si è arricchita di un bene prezioso e raro.

La Biblioteca comunale “Antonio Arena” ha aperto le sue porte alla comunità.

Nel corso della cerimonia di inaugurazione, nella frazione di Orsigliadi di Ricadi, numerosi cittadini hanno voluto partecipare ed assistere ad un momento di straordinaria importanza, che ha segnato l’avvio di un percorso di crescita socio-culturale offerto all’intero territorio.

Grande soddisfazione, per il risultato raggiunto, è stata manifestata dal sindaco Pino Giuliano che, nel ringraziare la dott.ssa Maria Grazia Arena che ha donato la Biblioteca, appartenuta a suo padre, il filologo Antonio Arena, si è soffermato, altresì, sul percorso da fare:

“Per l’Amministrazione comunale – ha detto Giuliano – questo non è un momento di arrivo ma di partenza. Da oggi dovremo impegnarci a rendere fruibile questa nostra nuova Casa, attraverso un lavoro di gruppo che punti, prima, alla catalogazione dei suoi numerosi e pregiati libri, poi, alla sua gestione. Dobbiamo dare nuova vita ad un luogo magico che è per noi un’occasione di crescita”. Viva emozione è stata manifestata dalla dott.ssa Maria Grazia Arena che ha ricordato la figura del padre, un grande studioso che, spinto dalla passione dello studio e della lettura, ha dato vita ad un patrimonio culturale inestimabile.

“Oggi – ha detto Arena – si conclude solo la prima parte della volontà di mio padre. Da figlia non è stato facile fare questo passo ma sono contenta d’averlo portato a termine perché sono certa che la Biblioteca potrà essere vissuta e gestita così come desiderava mio padre”.

La Biblioteca Comunale di Ricadi, in base ad un protocollo d’intesa già sottoscritto, entra a far parte del circuito letterario del Sistema Bibliotecario Vibonese. E diviene, così, parte integrante del patrimonio culturale dell’intera Provincia e, quindi, della Regione. Presente all’inaugurazione, il direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, Gilberto Floriani, che ha posto l’attenzione sull’importanza, per un territorio, di possedere una Biblioteca.

“Considerata la scarsa media di lettura di libri, a livello nazionale e anche regionale, questo luogo – ha detto Floriani – diventa un’occasione di sviluppo che, visti i tempi, si pone in contro tendenza per la sua straordinaria vivacità”.

A voler arricchire ulteriormente il patrimonio letterario della Biblioteca comunale “Antonio Arena”, anche il parroco emerito di Ricadi, don Pasquale Russo, che ha manifestato il desiderio di donare parte dei suoi libri per offrirli, così, all’intera comunità ricadese.

La serata d’inaugurazione è stata ricca di eventi, pensati per portare a battesimo un prezioso luogo, che al suo interno ospita oltre 20mila volumi e alcuni di raro pregio. A sottolineare il ruolo principe di questa nuova Casa, per l’occasione sono stati premiati i migliori sei studenti dell’anno che si sono diplomati con il massimo dei voti.

L’Amministrazione comunale ha consegnato una pergamena e un buono studio ad Antonio Maria Iannello, Gianluca Marturano, Michele Rizzo, Domenica Scordamaglia, Anna Toraldo e Paolo Paglianiti, quest’ultimo è stato nominato Alfiere del Lavoro dal Presidente della Repubblica. Un gesto simbolico che è stato un’attestazione di riconoscimento ai giovani che, in un virtuale passaggio di testimone, sono, e saranno, i protagonisti della costruzione del futuro del proprio territorio.

Dopo la benedizione religiosa e il taglio del nastro, al centro della Biblioteca è stato presentato il libro “Il grande otto – Storie dimenticate di Calabria” di Bruno Gemelli, noto giornalista e attenta firma della cronaca calabrese. In 48 appassionati racconti, Gemelli ha riportato alla memoria e consegnato ai presenti la vita, resa nuovamente vivace attraverso i suoi racconti, di pezzi importanti della cronaca calabrese. Dalla sue pagine è emersa la vitalità di una regione fatta di storie di vita e di personaggi dalla biografia straordinaria che arricchiscono la storia politica, dell’arte, della cultura e della società calabrese, che vive e ha vissuto dentro e fuori della Regione. Ha raccontato storie note, altre meno e altre ancora inedite. Un percorso di conoscenza della Calabria e dei calabresi che l’autore ha raccolto nel suo libro offrendo al lettore una maggiore e nuova consapevolezza della ricchezza della propria storia e della propria terra.

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