Inevitabilmente

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Il prof. Saverio Di Bella
Il prof. Saverio Di Bella

STRUTTURE PER IL FUTURO

È in corso la rivoluzione cibernetica ed è in corso la ristrutturazione di servizi preziosi, tradizionalmente presenti in maniera capillare sul territorio, come le Poste.

Occorre perciò ripensare l’organizzazione del territorio e dei servizi ai cittadini, a partire dalla ricomposizione territoriale delle Autonomie locali, dei Comuni.

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È anzi evidente a tutti che i piccoli Comuni non riescano più a garantire il diritto all’istruzione, i diritti alla sanità, i diritti di cittadinanza legati ai servizi.

Non è questione di volontà o di capacità degli Amministratori. È la dimensione demografica e territoriale, è l’impatto con l’Europa, con la rivoluzione informatica, sono i fenomeni migratori e la denatalità ad avere messo in crisi le comunità locali, i Municipi dalla storia gloriosa.

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Una crisi irreversibile, perché le forze che l’hanno prodotta agiscono quotidianamente e tendono ad avere un impatto crescente.

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Occorre perciò cercare e trovare risposte adeguate.

La prima risposta – preliminare – è la presa di coscienza del tramonto di un modello amministrativo a dimensione territoriale e demografica piccola.

La seconda è che bisogna unire il territorio in unità amministrative di almeno 10/15 mila abitanti.

Perché solo questa dimensione ridà al Comune i numeri demografici, le risorse, lo spazio indispensabili per dare ai cittadini i diritti di cui sono portatori e imporre i doveri ai quali non si possono sottrarre.

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Tradotto in termini concreti, questa ipotesi significa che gli attuali Comuni di Tropea, Drapia, Parghelia, Ricadi, Spilinga, Zaccanopoli, Zungri e altri ancora, forse – debbono integrarsi e dare vita a un unico Ente territoriale.

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A chi teme che Tropea sia tentata di dominare il nuovo Ente, va risposto che la paura è immotivata.

I rapporti di forza esistenti porteranno a un equilibrio favorevole per tutti e utile a tutti.

Lo spazio marino e terrestre dell’insieme che nasce, le strutture di cui il territorio è dotato, le eccellenze alimentari che esprime, la stessa geografia degli insediamenti turistici, parlano già una lingua che dice con chiarezza quale strada debba essere percorsa per dare all’insieme il ruolo di Ente capace di rispondere al diritto di ciascuno, allo sviluppo di tutti e al bisogno di lavoro delle nuove generazioni.

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È scontato che i discorsi e i problemi vadano approfonditi e l’importante è comunicare, ragionare poi decidere. O qualcun altro deciderà per noi. Inevitabilmente.

Saverio Di Bella

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