Tropea, emergenza scuole

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L'Isola di Tropea, simbolo della Calabria nel mondo

            Da cinque anni le scuole di Tropea versano in condizioni a dir poco disastrose. Le diverse ordinanze comunali che hanno portato alll’inagibilità della scuola media e di due dei tre plessi della scuola primaria hanno determinato per gli studenti e le famiglie di Tropea innumerevoli difficoltà.

            L’emergenza è sempre dietro l’angolo, ed i tempi per individuare possibili soluzioni si fanno sempre più lunghi. Ad emergenza si è aggiunta emergenza, e ai ritardi si sono aggiunti ritardi. Infatti, dopo un primo slittamento dei tempi di consegna che era stato fissato per il 10 ottobre, l’impresa che si è aggiudicata i lavori della scuola dell’infanzia “Annunziata” non ha ancora consegnato l’edificio. Dopo la prima proroga, la data di consegna era stata fissata poi per  il 4 novembre  ma anche questa non è stata rispettata, tant’è che ad oggi ancora non si sa con esattezza il giorno in cui si potrà rientrare nei locali di questa struttura. Struttura che, oltre ai bambini della scuola dell’infanzia, ospita ormai da alcuni anni anche gli alunni delle classi prime e seconde della scuola Primaria.

            A peggiorare la situazione gli incomprensibili ritardi di inizio della mensa scolastica rispetto all’inizio del tempo pieno, che certo non rappresentano una novità per la città di Tropea. E tutto ciò pesa oramai come un “fardello fatale” sulle spalle delle famiglie, soprattutto per quelle dove entrambi i genitori lavorano.

            Occorre poi ricordare che anche gli studenti della scuola secondaria di I grado sono “temporaneamente” ospitati a Palazzo Collareto, ed aspettano ancora oggi di tornare alla normalità.

            Qual’è la normalità? Una scuola che sia stata pensata come scuola, dove possano esercitare il loro diritto allo studio senza che il loro diritto ad una scuola sicura sia pregiudicato. Una scuola dove si possano utilizzare i laboratori, dove si possa fare attività fisica, perché questa è la scuola che abbiamo il dovere di garantire oggi ai nostri figli. Come possiamo trasmettere l’importanza dello studio se da anni i nostri figli conoscono difficoltà, disagi, emergenze…

            Il futuro del nostro paese, della nostra comunità è oggi, è quello che riusciamo noi a trasmettere alle nuove generazioni con il nostro impegno, con le nostre scelte, riconoscendo importanza alla scuola, alla cultura, e dandogli quella dignità che a parole nessuno nega.

            Certo non ci sono soluzioni facili, siamo consapevoli che non esiste la bacchetta magica.

            Ma la situazione ad oggi per le scuole di Tropea è visibile a tutti nella sua triste realtà.  Non siamo alla ricerca del colpevole a tutti i costi (anche perché in Italia è un compito arduo), vorremmo però una governance che faccia sentire ai cittadini che è capace di programmare, che certe politiche sono prioritarie.

            Vorremmo soprattutto dire ai nostri figli che l’anno prossimo inizieranno l’anno scolastico in una scuola degna di questo nome e che la mensa scolastica inizierà e terminerà quando inizierà e quando terminerà il tempo pieno. Non sembra una cosa normale?

Caterina Forelli

(comitato Tropea Cambia Verso)

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