Un manifesto affisso a Fabrizia

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Fabrizia
Fabrizia

Riceviamo e pubblichiamo il testo di un manifesto affisso per le vie di Fabrizia  dal Movimento Civico Crescere Insieme Fabrizia.

L’UNTO DEL SIGNORE

Si avvicina l’inverno e, nel silenzio assordante del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale che da due anni guidano il Comune di Fabrizia, ancora una volta, rimaniamo in uno stato di abbandono totale.

Il dissesto delle strade urbane ed extraurbane sono l’emblema del distacco e del disinteresse della nostra classe politica irresponsabile, nella totale indifferenza dei nostri amministratori.

Quest’ultimi, con a capo il redivivo Antonio Minniti, in una passarella televisiva, avevano annunciato manifestazioni eclatanti in mancanza di iniziative: ma a tutt’oggi a noi sono rimasti solo i problemi.

Dal settore dei lavori pubblici a quello della cultura, da quello dei servizi pubblici a quello dello sport, da quello dei servizi sociali alla viabilità si assiste all’assenza totale di qualsiasi iniziativa.

Niente.

Anche la famosa manifestazione “Fabrizia d’Estate” che ci ha regalato nel recente passato momenti di socializzazione, divertimento e cultura, ha risentito della manifesta volontà di affossare un paese che in passato ha dimostrato di sorprendere per fantasia, dinamicità, brio ed impegno culturale.

Ora è tutto un ricordo!

Ci rimangono però amministratori contenti di questo stato di paralisi, testimoni e responsabili di questo stato di degrado sociale, culturale ed economico che sta impoverendo la nostra piccola comunità.

Amministratori che anziché incentivarli, penalizzano un gruppo di giovani volontari che, con una serie di pretesti ingiusti ed inqualificabili, si vedono paralizzati nelle loro iniziative tendenti a vivacizzare le vacanze estive.

Di contro si è pronti a chiudere il traffico di una strada provinciale, con tutte le autorizzazioni del caso, per favorire l’iniziativa di un privato, lasciando l’amaro in bocca di dubbi e presunti favoreggiamenti.

Alle nostre spalle ci rimane il disagio estivo per la carenza idrica che ha messo a dura prova tutta la comunità e ci rimane, anche, il dubbio, mai sciolto dal Sindaco, sulla potabilità dell’acqua.

Così come ci rimangono anche le bollette tra le più care d’Italia che stanno notificando in questi giorni.

Ci rimane un bilancio comunale con tutti i dubbi circa il rispetto dei principi di veridicità e trasparenza (e quindi di legalità), in particolare sulla destinazione delle somme ricavate dalla vendita dei lotti boschivi.

Ci rimangono seri dubbi sulle procedure di vendita dei beni comunali (lotti boschivi, case popolari ecc), sull’effettivo guadagno per l’ente comunale nonché sulla corretta gestione delle procedure di vendita.

Nel frattempo i nostri poveri anziani si sono visti privare dell’assistenza domiciliare che in passato era stata pienamente garantita e ciò al fine di penalizzare alcune lavoratrici, evidentemente non “allineate”.

Cosi come è stato smantellato il servizio Terme Gratuite agli Anziani senza alcuna giustificazione.

Per non parlare poi del corso di formazione sulla sicurezza per il quale ancora oggi non si riesce a capire come mai sono stati formati solo 75 braccianti agricoli nonostante l’impegno proficuo del giovane assessore, per il quale pare sia già pronto il FOGLIO DI VIA (dopo averne sfruttato i voti per la sospirata, agognata, IMMERITATA e FALSATA vittoria elettorale).

Come consolazione ci rimangono i chilometri e chilometri di autostrade che grazie all’intervento a mezzo stampa dei solerti amministratori sono stati nel frattempo costruiti e che sono serviti (questo sì purtroppo è vero) ai tanti giovani per fare valigia e partire.

Ma forse il nostro “primo cittadino redivivo” ritiene di essere l’Unto del Signore” a cui tutto è concesso, ma che forse non ha capito che a tutto c’è un limite.

Movimento Civico Crescere Insieme

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