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“Anc&strali” è il tema conduttore del Tamburello festival che si svolgerà il prossimo venerdì, 18 agosto, nel centro abitato di Zambrone.

Chiaramente si tratta di un gioco di parole. Da una parte le ance, fonte sonora di alcuni strumenti musicali popolari quali zampogna e pipita. Dall’altro, gli strali partiti da chissà dove e che alimentano maldicenza, invidia e compromettono le relazioni sociali ed affettive.

Le ance e gli strali diventano, così, una sorta di allegoria sospesa fra l’armonia e lo squilibrio, l’amore e la sofferenza, la gioia e il dolore. Nella presentazione, il presidente onorario dell’associazione Aramoni, Salvatore

L’Andolina ha scritto: «Fatto è che ancia e strale, cioè armonia e dolore, musica e partecipazione, ascolto e memoria si condensano in una nebbia che avvolge la totalità dei nostri pensieri, l’essenza della nostra consapevolezza di esseri umani, di persone che rifiutano di spiegarsi il mistero delle tante vite vissute in una sola. Forse perché è bello così e il resto ha scarsa o nessuna importanza:  il cuore canta perché è ferito, colpito, risvegliato, si è messo in ghingheri per vivere l’ennesima sofferenza o l’ultima gioia».

Tutto ciò, quasi di riflesso, rimanda a un mondo, appunto, ancestrale, col suo carico di mistero e i suoi riferimenti identitari. La kermesse mantiene ferma la sua ispirazione di sempre: musica popolare, Giganti, Cameiuzza, sagra, artigianato, rassegna fotografica, giocoleria rappresentano un unicuum di una serata molto particolare, apprezzata dagli zambronesi e dai tanti turisti che si riversano sul capoluogo tirrenico. Il pezzo forte, comunque, è rappresentato proprio dalla tradizione coreutico-musicale. I primi a salire sul palco, i sonaturi della Fanfara di Sant’Andrea sullo Ionio che avrà fra i suoi protagonisti Giuseppe Ranieri, appartenente a una famiglia di storici zampognari. A seguire, Cataldo Perri col suo “Squintetto”.

Il noto artista di Cariati e la sua band avranno due ospiti di eccezionale caratura: il polistrumentista Totò Critelli e la voce calda e inconfondibile di Masino Leone. Infine, gli Skunchiuruti, aggregazione musicale di Cataforio che propone un suono che è il risultato dell’incontro fra la tradizione più pura e le espressioni musicali più moderne.

Tre aree differenti della Calabria che con il loro modo d’interpretare la musica renderanno la serata variegata e ricca di contenuti.

Centro studi umanistici e scientifici Aramoni

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