Anche nel vibonese iniziative per la “Gionata Mondiale del Rene”

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Come ogni anno, domani giovedì 14 marzo, verrà celebrata la “Giornata Mondiale del Rene”.

In Italia oltre due milioni di persone soffrono di malattie renali, spesso non riconosciute e latenti, malattie che se non diagnosticate in tempo possono portare a disabilità permanenti e gravi come la dialisi o il trapianto. Domani sarà l’occasione per sensibilizzare i cittadini a sottoporsi a controlli medici specialistici, diffondere la cultura della prevenzione e la “pratica” della donazione degli organi.

Nella nostra provincia molti volontari si sono preparati per organizzare al meglio questa ricorrenza, su tutti i membri dell’ADET, l’associazione che riunisce i nefropatici ed i loro familiari. Presso il presidio ospedaliero cittadino si allestiranno quindi punti di ritrovo per la diffusione di materiale divulgativo e per la compilazione, eventuale, dei consensi per la donazione. Quest’anno l’iniziativa avrà poi un sapore particolare in quanto l’ ADET si ritrova al primo appuntamento pubblico dopo la recente scomparsa della presidente Maria Destito, che per tanti anni ha dato un corposo contributo per l’associazionismo dei malati nefropatici e trapiantati del vibonese. La scorsa settima i soci hanno eletto all’unanimità il nuovo direttivo con a capo la signora Rossella Iannello di Santa Domenica di Ricadi, il vice presidente Franco Nesci ed il segretario Pietro Farfaglia. “Saremo a Vibo con un nostro stand -ha spiegato la signora Iannello- perché l’attività di sensibilizzazione non è mai sufficiente. Continueremo a lottare – ha aggiunto- per i diritti di tutti i malati nefropatici della zona, penalizzati ormai da più di un anno dall’assenza di un reparto che possa garantire i ricoveri specialistici. I problemi sembrano a volte non voler finire mai, soprattutto se si antepongono limitazioni burocratiche dinnanzi alle difficoltà, non da poco, conto di questa malattia; dal primo gennaio, infatti, come dializzati stiamo vivendo il disagio di dover affrontare le code presso gli sportelli per la vidimazione delle ricette per le sedute dialitiche, come se fare o meno la dialisi possa essere un optional”.

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