Depurazione, il sindaco di Ricadi scrive alla Regione

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01/03/012. Sulla delicata questione della depurazione, il sindaco di Ricadi Pino Giuliano nei giorni scorsi ha scritto all’Assessore Regionale all’Ambiente, Francesco Pugliano, la lettera che qui di seguito pubblichiamo :

“Egregio Assessore,
confesso di aver provato un senso di amarezza e di sconforto leggendo l’articolo del Quotidiano della Calabria di sabato 18 febbraio , pag.14, dal titolo “ Pugno di ferro sulla depurazione”.
Amarezza intanto, perché quando purtroppo si generalizza scrivendo di “ sindaci irresponsabili che non effettuano i controlli dovuti, nemmeno su come vengono smaltiti i fanghi dei depuratori”. Ogni sindaco , anche chi ha invece assunto comportamenti esattamente all’opposto come il sottoscritto, si sente esposto ed investito da una critica immeritata, considerato altresì che rivesto la carica di Sindaco di Ricadi da appena nove mesi.
Sconforto perché, a fronte dell’impegno della mia amministrazione sui temi della depurazione pur in presenza di una situazione disastrosa ereditata dalle precedenti amministrazioni e con esigue disponibilità finanziarie, leggo invece che c’è il rischio concreto che quei famosi 38 mln di euro di fondi comunitari assegnati a 42 comuni calabresi per interventi su rete fognaria e depuratori, possono essere addirittura revocati e ritornare a Bruxelles perché i comuni destinatari degli interventi non riescono ad impegnarli. 
Ora , pur non essendo abituato a guardare indietro o a fare polemiche inutili, alla luce di quanto leggo, ritengo oggi ancor piu’ di ieri, sbagliata e irragionevole la scelta compiuta dalla regione di escludere il comune di Ricadi dagli interventi del Piano Operativo sulla depurazione approvato il 23 luglio 2011. 
Eppure l’11 giugno 2011, in occasione della riunione tenuta a Tropea tra i sindaci della costa e Lei sulla questione della depurazione, avevo avuto modo di segnalare la situazione di emergenza esistente a Ricadi per lo stato degli impianti di depurazione. Una situazione insostenibile in considerazione altresì del fatto che sul territorio di Ricadi sono allocate la maggior parte delle strutture ricettive della provincia (17.000 posti letto) che porta la popolazione a lievitare enormemente nel periodo estivo e del ruolo determinante che ha la “risorsa” mare nell’economia di questo territorio.
A seguito di quell’incontro , un consigliere regionale vibonese annuncio’, attraverso un comunicato, che per la provincia di Vibo erano destinati interventi per 6.064.160,00 euro per reti fognarie e depurazione, aggiungendo che tali interventi erano stati stabiliti sulla base di “ parametri di riferimento scientifici e calibrati sulle aree di emergenza ambientale”. Il comune di Ricadi non venne compreso in quegli interventi e rispetto alla situazione esistente e a quanto avvenuto successivamente, ho seri dubbi sulla bontà e scientificità dei parametri citati.
Infatti il 22 luglio 2011 Legambiente, presentando i dati del proprio monitoraggio sui mari calabresi, su tre punti critici individuati nella provincia di Vibo Valentia, due sono stati individuati nel territorio di Ricadi e uno a Vibo Marina. Nella stessa giornata in Prefettura a Vibo Valentia, l’Osservatorio permanente sull’ambiente riunito per fare il punto della situazione, individua tra gli aspetti di criticità il non perfetto funzionamento dei depuratori esistenti lungo la costa.
Io stesso il 27 luglio ho dovuto presentare una denuncia-querela ai carabinieri di Spilinga contro eventuali responsabili di inquinamento del torrente Ruffa per aver riscontrato, in seguito ad analisi effettuate, la presenza di “ fiocchi di fango attivi”. 
E successivamente, il 27 agosto 2011, a seguito delle analisi delle acque in località Santa Maria effettuate dall’Arpacal e risultate positive, sono stato costretto ad ordinare il divieto di balneazione.
Quali parametri scientifici sono stati allora utilizzati? Come sono state individuate le aree di emergenza ambientale ?
Nonostante tutto, non ce ne siamo stati con le mani in mano ed abbiamo messo in essere tutte le azioni possibili e alla nostra portata per limitare i danni nell’immediato (controllo del territorio per l’individuazione di eventuali allacci abusivi, avvio del recupero dei tributi sulla depurazione, rivisitazione dei rapporti con i comuni limitrofi con i quali si condividono alcuni depuratori, interventi per il collettamento alla rete fognaria di agglomerati di case sparse in prossimità dei torrenti etc.) e per programmare un graduale ritorno alla normalità nelle gestione della depurazione (studio dettagliato delle necessità per l’efficientamento della rete fognaria, dei depuratori e degli impianti di sollevamento, nonché adesione attiva al progetto avviato dall’assessorato regionale all’ambiente per una gestione consortile degli impianti).
Sulla base di questi nostri impegni e della nostra volontà ad occuparci sul serio della depurazione, il 16 novembre 2011, nell’ incontro che abbiamo avuto con Lei all’assessorato, mi son sentito autorizzato a chiederLe un intervento finanziario straordinario della Regione che ci consentisse di attuare il programma di emergenza necessario a farci affrontare la stagione estiva 2012 senza particolari problemi. Un impegno che in verità Lei non ha negato, rinviandolo alla successiva disponibilità di risorse da parte della Regione.
E io credo a quel suo impegno , tant’è che ci siamo messi nelle condizioni di sapere con esattezza cosa e come fare, impianto per impianto, per dare al comune di Ricadi un sistema depurativo perfettamente efficiente, necessario a preservare la pulizia e la qualità delle nostre acque e dei nostri fondali che ogni anno attraggono su questo territorio centinaia di migliaia di turisti. 
A differenza di quanto è riportato in quell’articolo, a Ricadi siamo in sostanza pronti ed in grado di impegnare subito eventuali risorse finanziarie che ci dovessero essere assegnate. 
Attendendo con fiducia che si concretizzi questo impegno, La ringrazio per l’attenzione.”

Pino Giuliano , Sindaco di Ricadi
Ricadi , lì 21 febbraio 2012

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