SORIANO
CENNI STORICI
Soriano si trova nelle Serre vibonesi ad un’altura di 300 metri circa s.l.m. (per le origini v. anche scheda di Sorianello). Secondo alcuni ha origini molto antiche (700 anni prima di Cristo) venne fondata da siriani (da qui deriverebbe il nome). Altri invece fanno risalire la sua fondazione al periodo della lotta iconoclasta (VII-VIII secolo d.c), altri all’epoca normanna. Fino al 1496 fece parte dello “stato” di Arena, fu poi feudo dei Carafa. Ma subito dopo, nel 1510, con la fondazione dell’importante convento di San Domenico, passò a quest’ordine, che decadde dopo il disastro tellurico di fine ‘700. L’antica Soriano, allora relegata ove oggi si trova Sorianello, venne quindi divisa dopo la riforma francese di inizio ‘800 in due realtà amministrative: Soriano e Sorianello.
DA VEDERE
Da visitare anzitutto il Santuario di San Domenico. In questo luogo, nei primi anni del 1500, i domenicani eressero un enorme convento, tra i più importanti in Europa, di cui oggi si possono ammirare i ruderi in quanto l’edificio fu distrutto dal terremoto del 1783. Una parte del sito è stata comunque recuperata, ed è fruibile al pubblico (palazzo municipale e un’importante Biblioteca). Una sezione del medesimo sito è stata inoltre utilizzata per l’edificazione della nuova chiesa di San Domenico eretta nel XIX secolo che custodisce la celeberrima “Tela di San Domenico”, secondo la tradizione consegnata dalla Madonna ad un frate il 14 settembre 1530 e che viene venerata ancora oggi con grande devozione. A fianco della chiesa vi è inoltre un edificio dove è allestito un presepe a grandezza naturale con costumi del ‘700. Una rilevante raccolta di volumi si trova nella Biblioteca Calabrese, patrimonio di immenso valore e tappa obbligata per chi intraprende studi sulla Calabria. Altra Biblioteca di enorme importanza è quella del Santuario. I turisti sono fortemente attratti anche dalle botteghe sorianesi dove lavorano abili artigiani. Recentemente è stato aperto il Museo dei marmi, che raccoglie numerose opere relative al complesso conventuale di San Domenico.
FESTE RELIGIOSE
La festa del patrono San Martino è l’11 novembre; la festa di San Domenico si celebra il 14-15 settembre. Nel periodo pasquale anche a Soriano, come in molti centri del vibonese, si tiene l’“Affruntata”, rievocazione dell’incontro tra il Cristo Risorto e sua Madre. Ad aprile i commercianti organizzano la festa in onore di San Francesco di Paola, al quale sono molto devoti. Il 16 luglio vi è poi la festa della Madonna del Carmine. Ad inizio febbraio si celebra la cosiddetta “Festa del flagello”, ricorrenza che rievoca il tremendo terremoto del 1783. In questa occasione la statua della Madonna del Rosario viene portata in processione fino al monumento situato all’entrata del paese.
PRINCIPALI EVENTI TRADIZIONALI
Nel periodo estivo l’agenda degli appuntamenti è ricca. Spiccano, all’interno di questa rassegna, tante iniziative culturali di qualità.
ALTRE INFORMAZIONI E CURIOSITà
*I dolci tipici di Soriano sono i “mostaccioli” (in dialetto “mastazzola”), commercializzati in tutto il mondo e preparati con un impasto di farina e miele. Durante la preparazione, vengono create con l’impasto le forme più svariate: dame, pesci, animali, San Francesco di Paola col bastone, etc. Queste forme danno al gustoso biscotto maggiore ricercatezza e, certamente, originalità.
*Soriano è famosa anche per le produzioni artigianali in vimini, materiale raccolto lungo i torrenti ed i boschi della zona, che viene poi trattato e con il quale si fabbrica di tutto: cesti, armadi, sedie, mobili, etc.
*Carlo V fece visita al monastero nel 1535. In esso dimorò probabilmente anche il filosofo Tommaso Campanella e vi sostarono due frati poi divenuti Papi.
*Su Soriano, al contrario di molti altri centri vibonesi, esistono diversi documentari realizzati, tra gli altri, da Pasquale De Masi.
*Nel convento oggi vi sono solo 3 frati. Nel periodo di massimo splendore della struttura ve ne erano più di cento.
Un ringraziamento ad uno dei tre frati ancora presenti a Soriano ed alla Pro loco, in particolare al presidente Pasquale De Masi, per le informazioni forniteci.