Domenica scorsa abbiamo presentato a Tropea l’ultimo libro di Michele Celano intitolato “Avevo appeso il cuore al chiodo”.
Ringrazio infinitamente tutti i relatori e tutti i numerosi presenti.
Di seguito qualche foto della serata e la relazione del prof. Pasquale De Luca.
m.v.
Poesia è amore
7 anni. 7 anni sono passati da quando si sono affacciati nel mondo vasto e variegato della poesia contemporanea i Papaveri rossi di Michele Celano, la bellissima raccolta di poesie dove il nostro Autore “imprime i suoi sentimenti sulla pagina bianca (…) come innamorato con freccia dentro il cuore”, così nell’introduzione scrissi allora. Era il 2015, anno del Signore, e continuai: “Egli entra nei sentimenti e li trasforma in immagini, in suoni, in colori che prendono l’occhio del lettore, lo legano a sé, lo portano dove egli vuole”. Ed egli vuole introdurci nel mondo della poesia.
Che non è solo sentimento, romanticamente inteso. È osservazione, è interesse, è percezione, è intuizione, è ispirazione, è condivisione, è Amore.
Conosco Michele da molto tempo, non so da quanto, e conosco la poesia di Michele che apprezzo per la sua capacità di trasferire in versi le tematiche a lui più care in un crescendo di sensazioni, in un crescendo di emozioni. Egli vede la sacralità dei sentimenti e lancia un messaggio universale da cogliere all’istante, su cui riflettere e meditare. Sono molteplici gli argomenti su cui si sofferma, e lo fa con competenza di linguaggio e con sicurezza espressiva, sia quando utilizza l’idioma italiano sia quando utilizza la lingua madre, il vernacolo locale.
Per tratteggiare al meglio la figura di Michele Celano sotto un’angolazione puramente poetica, osservavo che il Poeta, cioè lui, che ha “un cuore bambino”, non atrofizzato però nel ricordo del passato, o appesantito da una cappa di nostalgia che in tristezza lo blocca nella quotidianità della sua vita. Egli non limita lo sguardo al di qua dei vetri opachi di una finestra chiusa, che sembrerebbe chiusa per sempre. Egli non si preclude la vista sul lontano orizzonte, ma tende a proiettarsi nel tempo futuro con ansia e trepidazione.
Ed è così che egli, facendo leva su una tecnica raffinata del verseggiare ampio e ben articolato nelle sue strutture, ci fa dono di un altro gioiello di alta poesia. Una poesia intensa, piena di contenuti e di significati, che spaziando su temi diversi trascina e conquista. Conquista e trascina il lettore a gustare con piacere la sua poesia e resta incantato di fronte a tanta bellezza.
Il Poeta, balzato sul podio dei vincitori in numerosi e prestigiosi Premi, fra cui anche al nostro “Tropea: Onde Mediterranee”, non ha “appeso il cuore al chiodo” come recita il titolo della presente opera. Né lo poteva. Perché il cuore del Poeta non si ferma mai. Palpita in ogni circostanza della vita, ed ogni battito è la spia di un sentimento indelebile ed eterno, che è alla base stessa della vita: ed è l’amore.
Significativa la copertina che attira lo sguardo di chi passa di fronte e non può fare a meno di fermarsi ad osservare e a indovinare cosa c’è dentro. A fermarsi, a riflettere, a meditare.
Dentro c’è amore. Quell’amore che spinge, e costringe, Michele a non estraniarsi, a non chiudersi dentro, ma a prendere la penna e a intingerla nel rosso inchiostro dei sentimenti, dei suoi sentimenti, per proiettarli nel mondo di fuori che corre così in fretta e veloce che sembra non doversi fermarsi mai. Invece Michele si ferma, si ferma ad ascoltare la voce del cuore che chiama. La voce del cuore che chiede, che vuole, che dà, che dà Amore. Ed è amore la poesia di Michele, una poesia fatta con amore. Con amore, per Amore.
Per questo la Poesia è universale, perché la Poesia è un dono. Un dono d’Amore.
Accettiamo questo dono e ringraziamo il suo Autore.
A lui e alla sua opera gli auguri di meritato successo da parte mia e dell’Associazione che io rappresento.
Tropea, 30 ottobre 2022
Pasquale De Luca
Maggiori informazioni sull’opera al seguente link: vai alla scheda.
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MarioVallone
