Gli auguri del sindaco di Drapia

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Carissimi concittadini,

Vi giunga il mio augurio sincero per una Pasqua di pace e serenità. Un augurio che, mai come oggi, va indirizzato verso la riflessione su quanto sta avvenendo a livello mondiale e, pertanto, con una eco volta a non abbassare la guardia annullando i sacrifici ad oggi fatti.

È una Pasqua mai vissuta in questi termini. La trascorreremo a casa, con le Chiese aperte ma senza i fedeli, segnata dalle difficoltà che stiamo affrontando a causa del Coronavirus.

Le misure anti contagio impediscono di riunirci per festeggiare insieme come sempre.

E se da un lato il  tempo  non  basta  mai  per  chi  sta  lavorando  negli  ospedali,  per  molti  di  noi sembra invece non passare mai in quanto obbligati a stare dentro casa: pensiamo un momento a chi tale gioia non può nemmeno averla.

Sarà pertanto una Pasqua che ci aiuterà a capire quanto noi siamo fragili, dove anche progetti che ci sembravano scontati sono segnati dall’imprevisto e dalla precarietà.

Tutto è fermo, tutto è rinviato.

La perdita del lavoro e quindi la mancanza di un sostegno economico, le problematiche di salute, la solitudine o la perdita di persone care, sono i problemi che oggi più di ieri stanno segnando le nostre giornate.

Non tutti avremo i nostri figli o i genitori accanto ed il legame con loro sarà solo il telefono o il computer nella migliore delle situazioni.

Sarà una Pasqua diversa, ma sarà sempre la giornata della Resurrezione, della speranza, del trionfo della luce sul buio.

Gli stessi uffici comunali sono chiusi ma al contempo sempre aperti e pronti al dialogo. L’amministrazione tutta, impegnata tutti i giorni, seppur con esigue risorse, a superare le purtroppo numerose criticità che interessano il nostro territorio, mettendo in campo tutte le energie e gli sforzi necessari per creare le condizioni per un futuro migliore, spero possa essere non solo di conforto, ma, soprattutto, d’esempio per una comunità che ha tanto bisogno di restare unita nello sforzo comune di rendere il nostro territorio sempre accogliente, pulito, decoroso.

Nel cuore di ciascuno di noi deve, infatti, trovare spazio la consapevolezza che solamente attraverso il buon agire individuale è possibile dare vita alla crescita dell’intera collettività.

In questo momento di fatica e dolore, che tuttavia, non deve sopraffarci ma, al contrario, deve ispirare in noi il desiderio di riscoprire sentimenti di amicizia e solidarietà, il mio augurio, a nome di tutta l’Amministrazione Comunale, è, dunque, che la Pasqua possa rappresentare un momento di riflessione e serenità, di speranza e rinascita.

Questo tempo, e non voglio essere cinico, ci consente un rincominciamento, non solo dal punto di vista cristiano, la Pasqua. Quello che per tutti noi, credenti e non, sta accadendo si chiama shock. L’ abbiamo sempre invocato un nuovo inizio per ricominciare, illusoriamente riconosciuto in falsi miti di homo novus: questo shock deve servire per migliorare come individui noi stessi e pretendere un comportamento etico migliore in generale. Abbiamo derubricato ogni graduatoria di competenza nel nome del uno vale uno, che non è così, perché dobbiamo pretendere che chi ci governa, chi è esperto, siano più di noi: altrimenti non usciremo mai dalla situazione di continua emergenza che è etica ma anche poi pratica. Soprattutto questo è il momento per ridisegnare le regole (vedi con l’economia) e ridisegnarle per tutti. Se non ci riusciamo nemmeno questa volta allora è il caso di ritirarsi tutti in un silenzio tombale e non solo figurato. Fino a quando potremo dire che la vita non ha prezzo? Anche questo è un divenuto un dilemma. È importante perciò riconoscere in noi una responsabilità sociale, economica ed etica: pensare non è aspettare.

Pensando si fa, si agisce, aspettando si spera e basta. Noi in questo momento abbiamo il diritto ma soprattutto il dovere di agire in modo diverso, nuovo. Abbiamo per la prima volta la possibilità concreta di riscrivere le nostre vite. Facciamolo, troviamo nella difficoltà la vera forza della risurrezione umana, è un dovere oltre che religioso, laico e morale!

Auguri speciali a tutti gli ammalati, a chi oggi opera in prima linea per garantirci la salute ed i servizi essenziali, ai medici, agli infermieri, ai parroci, alle forze di polizia, ai dipendenti comunali e a tutti i volontari oggi impegnati nella nostra comunità con iniziative tese al sostegno di chi è più in difficoltà.

Grazie, carissimi cittadini per come state rispettando le regole e auguri a tutti.

11/04/2020

Il Sindaco

Alessandro PORCELLI

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