Premiato il prof Pugliese: motivazione

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Le motivazioni del conferimento, nei giorni scorsi, al prof Antonio Pugliese di Brattirò del Premio Russel:

L’altra illustre personalità insignita del premio, è il Prof. Antonio Pugliese,Totò per gli amici.

Allievo del Ch.mo Prof. Orazio Catarsini, in atto il Prof. Pugliese  è   Professore ordinario e Direttore della Clinica medica Veterinaria presso l’università di Messina,

Ha ricoperto diverse e prestigiose cariche accademiche ed ha al suo attivo 450 pubblicazioni scientifiche.

Presidente della Federazione Mediterranea di sanità e Riproduzione dei Ruminanti e della Società di Italiana di Scienze Veterinarie, nella sua lunga carriera si è dedicato alla ricerca sulla clinica degli animali da compagnia, da reddito e da oltre 20 anni alla Pet Therapy, pubblicando diversi lavori scientifici sull’argomento e organizzando diversi convegni Nazionali e internazionali

Oltre gli interessi scientifici, insiti nella sua professione , il  Prof. Pugliese ha saputo ben coltivare  anche gli interessi culturali rivolti ad una ricerca  socio-antropologica la cui espressione è rappresentata dai libri da lui scritti e che trattano argomenti distinti e distanti  dalla sua professione.

Tra le sue pubblicazioni ricordiamo  MIO PADE NEL LAGER (2008), NDUJA. ANTROPOLOGIA,STORIA E TECNOLOGIA DI UN SALUME CALABRESE(2008-2010)  LA CIVILTA’ CONTADINA IN CALABRIA-IL RECUPERO DELLA MEMORIA (2016)  e di recente nel 2017 C’ERANO UNA VOLTA LE LUCCIOLE… LA PROFEZIA DI PASOLINI”,

NELLA CIVILTA’ CONTADINA IN CALABRIA il Prof. Pugliese  racconta, in maniera puntuale, usi e consuetudini, tradizioni, stili di vita e attività della civiltà contadina calabrese, illustrati anche attraverso una vasta raccolta di materiale fotografico. 

Parla dei Nostri…contadini:  uomini ricchi di cultura e intrisi di saggezza, quella non certo dei libri o della scienza, Figli della civiltà contadina che, con le mani callose, i muscoli sviluppati e le facce colorate dal sole, continuavano la loro ascesa per migliorare lo status della famiglia e principalmente investire sui figli che rappresentavano il loro futuro.

Il libro pubblicato di recente “C’erano una volta le lucciole… La profezia di Pasolini”, scritto a quattro mani da Antonio Pugliese e Nicola Rombolà, nato come saggio-racconto, recupera l’immagine simbolica delle lucciole a partire dall’articolo scritto da Pier Paolo Pasolini e apparso sul “Corriere della Sera” il primo febbraio del 1975 con il titolo originale “Il vuoto del potere in Italia”, ma conosciuto come “L’articolo delle lucciole”  così come è stato intitolato dallo stesso Pasolini  negli Scritti corsari, scrittore –regista che poi venne brutalmente ucciso nove mesi dopo il  2 novembre 1975.

Con Pasolini infatti questi coleotteri, appartenenti alla famiglia delle “Lamparidi”, sono entrati nell’immaginario collettivo con una carica evocativa e un fascino che non avevano conosciuto mai prima, perché assumono un significato simbolico dalla forte connotazione politico-culturale in quanto con la scomparsa delle lucciole Pasolini prefigurava anche il dramma della scomparsa della civiltà contadina.

Gli autori hanno coniugato la parte scientifica a quella umanistica. Il prof. Antonio Pugliese  ha curato la prima parte del libro, il Prof Rombolà la seconda parte. 

Nella prima parte il prof Pugliese, nelle doppia veste di scienziato e umanista descrive il comportamento delle lucciole.

In particolare si sofferma sulle cause che provocano la loro scomparsa, con una analisi di carattere ambientale ed ecologica, descrivendo il  comportamento delle lucciole, di  questi piccoli esseri che un tempo facevano parte integrante della nostra vita a contatto diretto con la natura, illustrando non solo  gli aspetti etologici e biologici delle lucciole, ma anche l’importanza ecologica di questi coleotteri in quanto sentinelle della salute dell’eco-sistema.

Piccoli insetti, come tanti, presenti sul nostro pianeta, di un fascino unico che con il loro brillio, nelle notti di estate, esaltavano lo spirito e stimolavano emozioni di ogni tipo.

In conclusione, l’attività professionale propria del Dr Mangiafico e del Prof Pugliese, come avete ascoltata si è ben coniugata con interessi diversi, distinti e distanti, raggiungendo  anche in questi ambiti diversi dagli specifici professionali gli stessi ottimi risultati e per questo sono stati giustamente insigniti del PREMIO RUSSEL AI SAPERI CONTAMINATI ANNO 2017.

 Prof. Ferreri

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