Grotta Sibilla – Capo Vaticano

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Avete mai sentito parlare della “Grotta della Sibilla” di Capo Vaticano?

Ce la illustra, come al solito, il prof Agostino Gennaro nell’ottava tappa del suo percorso alla scoperta dei lidi vibonesi (vai alla settima “puntata”).

Grazie Agostino, per tutto ciò che ci fai apprendere e gustare.

m.v.

8 – GROTTA DELLA SIBILLA

Continuamo il nostro percorso da Grotticelle alla Grotta della Sibilla che chiude la Baia.

Giunto alla spiaggia di Grotticelle vidi un indescrivibile mare, talmente invitante da spingere alcuni intrepidi a farsi il bagno, anch’io a dirvi il vero mi tolsi le scarpe e immersi i piedi nelle fresche acque.

Legai i lacci delle scarpe, li misi a “vertula” sulle spalle e continuai il percorso.

Giunto alla barriera di scogli che si addentrava nel mare, oggi ero solo ed ero disceso a proseguire anche perché proprio in quel momento un canto di gabbiani che proveniva dalla grotta della Sibilla, simile al canto delle sirene di omerica riminiscenza, mi invitava a proseguire.

Mi avvicinavo sempre più alle due cime simili a colossi a difesa del luogo.

La grotta, una profonda fessura, partendo quasi dall’apice della cima, dal lato terra ha l’imboccatura alta una decina di metri per poi allargarsi a una cinquantina metri all’uscita del mare.

Mi tuffai nell’infernale abisso, scogli pericolosamente pendenti dalle alte pareti come anime dannate protese verso il mae … non ti curar di loro ma guarda e passa… scesi giù per chiedere anch’io benevoli presagi.

Agostino Gennaro

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