Ultimo (assurdo) atto…

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Nell’ultimo giorno lavorativo dell’anno, mentre la stragrande maggioranza dei cittadini erano intenti nei preparativi del cenone di San Silvestro, il Presidente della Provincia ha adottato la Delibera n. 103/2016 avente ad oggetto il “Piano di Dimensionamento Scolastico Provinciale per l’anno 2017-2018”. Trattasi di una competenza riservata al Consiglio Provinciale che il Presidente ha avocato a sé con una giustificazione decisamente stucchevole: “Considerato che il rinnovo del Consiglio Provinciale di Vibo Valentia è avvenuto giorno 20 dicembre 2016 e che ancora non sono starti perfezionati gli adempimenti generali per la convocazione del Consiglio Provinciale” e “Dato atto della imminente scadenza del termine ultimo fissato dalla Regione…

In effetti, a dispetto di quanto sostenuto da Niglia, vi erano ampiamente i tempi per convocare il neo Consiglio Provinciale; bastava farlo tempestivamente anziché attendere l’ultimo giorno utile che, guarda caso, coincide con la data di adozione della suddetta delibera (30.12.2016).

Riteniamo che questo modo di operare evidenzi, oltre all’arroganza politica di Niglia, assoluto sprezzo nei confronti del neo Consiglio provinciale.

Il Presidente Niglia, con motivazioni palesemente ridicole, ha come primo atto del secondo biennio esautorato il Consiglio di una propria competenza con l’evidente ed esclusivo fine di far passare una piano che, verosimilmente, l’Assemblea avrebbe bocciato.

Il nostro giudizio su tale delibera, infatti, è assolutamente negativo, oltre che per che il metodo utilizzato, anche perché si appalesa totalmente illegittima sotto più profili. Le proposte di rimodulazione e/o ridimensionamento in esso previste, nella quasi totalità dei casi, si pongono, infatti, in palese contrasto con gli interessi pubblici che dovrebbe, al contrario, perseguire. La proposta, infatti non tiene conto della contiguità territoriale mentre sembra privilegiare interessi individualistici se non addirittura clientelari.

Il Presidente Niglia, inoltre, pare abbia adottato il piano senza sentire i Sindaci dei Comuni interessati in via preventiva. Se tale circostanza fosse vera, si tratterebbe di un fatto grave che, oltre a rappresentare un ulteriore atto di arroganza politica e di totale mancanza di rispetto nei confronti dei Sindaci, andrebbe a rendere il provvedimento irrimediabilmente illegittimo.

Siamo certi che il piano così per come proposto subirà una severa censura dai competenti organi Regionali.

In ogni caso, prima che ciò accada, invitiamo il Presidente ad annullare in autotutela predetta delibera.

In mancanza di immediato annullamento ci faremo promotori di una richiesta di Convocazione del Consiglio al fine di procedere alla revoca.

Gruppo Consiliare

Centro Destra Vibonese

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