Votiamo SI

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LIBERA“Educare alla legalità”, come mezzo di contrasto dei fenomeni mafiosi e di criminalità organizzata, significa educare alla cittadinanza attiva e consapevole e, quindi, alla “partecipazione democratica”.

Per questo motivo sentiamo la necessità di sottolineare con forza l’importanza della partecipazione attiva alle consultazioni referendarie, a partire dal voto del 17 aprile, che rappresentano uno strumento costituzionale di democrazia diretta e di esercizio della sovranità popolare.

Avvertiamo sempre di più questa emergenza alla luce delle mancate attuazioni degli esiti referendari, come nel caso dell’acqua pubblica, o peggio ancora dei vari appelli al non voto. La riduzione degli spazi di partecipazione istituzionale produce reazioni extra istituzionali; con la demonizzazione dell’istituto referendario si manda un messaggio altamente negativo, in quanto si dice ai cittadini che è inutile rivolgersi alle istituzioni ed alla politica e di appellarsi altrove.

Il prossimo 17 aprile il popolo italiano è chiamato ad un voto referendario che riguarderà le attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi in mare, più precisamente nelle acque territoriali italiane entro le dodici miglia dalla costa. Si tratta di un importante appuntamento per avviare una seria riflessione sul futuro industriale ed energetico del nostro Paese e per chiedere una politica energetica all’altezza delle sfide attuali ed in linea con l’Accordo di Parigi che prevede una riduzione delle emissioni dei gas prodotti dai combustibili fossili utilizzati per produrre energia a favore delle rinnovabili (solare, eolico, etc.).

Proprio per questi motivi, abbiamo aderito al Comitato Nazionale “Vota SI per fermare le trivelle”. Il nostro SI è un voto non solo per contrastare le lobby del petrolio, per combattere i mutamenti climatici, per difendere il nostro mare ma, anche, a favore delle energie rinnovabili e soprattutto di un sistema energetico che punti finalmente sul risparmio e sull’efficienza.

In considerazione dell’importanza degli argomenti in questione e della scarsa informazione sulla consultazione referendaria, riteniamo opportuno, come Coordinamento provinciale di Libera, organizzare, in collaborazione con i Circoli Vibonesi di Legambiente, dei banchetti informativi che si terranno, a partire delle ore 16,30, sabato 9 aprile a Vibo Valentia, su Corso Vittorio Emanuele III, e domenica 10 aprile a Pizzo, in Piazza della Repubblica.

Anche su queste tematiche, ognuno deve assumersi la propria quota di responsabilità iniziando a dare, con consapevolezza, il proprio parere al referendum.

Libera Vibo Valentia

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