Sagra ‘nduja Spilinga: un evento da record

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I numeri parlano in modo abbastanza chiaro. Circa trentamila presenza confermate e aumentate rispetto anche alle già straordinarie edizioni degli ultimi anni, afflusso di pubblico continuo sin dal tardo pomeriggio e fino alle due di notte, prodotti venduti fino ad esaurimento scorte. Un evento che non conosce confini. E non conosce crisi, anche in un’annata come questa all’insegna delle difficoltà, della crisi nazionale e del turismo nel territorio.

La trentanovesima edizione della “Sagra della ‘Nduja di Spilinga” è stata a tutti gli effetti un evento da record. Se poi si considera che davanti ad una marea di persone di tale livello “preoccupante” anche dal punto di vista dell’ordine pubblico, non si è verificato il benché minimo piccolo incidente o furto o qualsiasi piccolo danno, cosa spesso solita in eventi di tali dimensioni, si può ben dire che la macchina organizzativa è stata più che eccellente.

La giornata più “piccante” dell’anno si è accesa, tra luci, colori, odori e sapori, in un intero paese, diventato per l’occasione punto di vera attrazione delle migliaia e migliaia di persone che si sono riversate qui per assaporare l’aria festosa ed entusiastica di tutto quello che la Calabria positiva può offrire, dalla buona cucina alla gioiosa ospitalità, dalle tradizioni popolari alla musica, dalla cultura al sano divertimento.

L’evento gastronomico organizzato dall’amministrazione comunale e dal comitato promotore, si è ancora una volta confermato come quello più seguito, insieme a pochissimi altri, dell’intero territorio regionale.

“Un motivo in più – sottolinea il sindaco Franco Barbalace – per cui dovremmo fare una specie “petizione popolare” contro tutti quegli enti pubblici e non, a cominciare dalla Regione Calabria, e via via a tutti gli altri che si occupano di attività produttive, di agricoltura e commercio, che non collaborano attivamente a quelli che sono i momenti positivi di un’intera regione, invece di fare i soliti parolai e dare solo “contentini” a destra e manca anche su attività o prodotti che non rappresentano la nostra terra”.

Un percorso quello della ‘nduja che culmina ogni anno in questa festa “internazionale” con una serie di attività che durante l’anno hanno visto anche l’amministrazione comunale impegnata su diversi fronti per la promozione di un prodotto che rappresenta un’intera comunità, oltre naturalmente alle aziende degli artigiani locali in aumento negli ultimi anni anche come quantità di produzione, con iniziative legate all’internazionalizzazione e al coinvolgimento di grandi chef e noti personaggi del settore enogastronomico.

Una serie di azioni celebrate come ogni anno l’8 agosto e che anche quest’anno ha superato ogni aspettativa con ospiti provenienti da ogni parte del mondo, inglesi, russi, tedeschi e via dicendo arrivati dai tantissimi villaggi turistici del comprensorio di Tropea-Capo Vaticano, per assaporare il prodotto dell’enogastronomia calabrese per eccellenza, preparato in tutte le salse dai tanti stands dei produttori locali piazzati lungo il centro storico.

“Ogni anno cerchiamo di migliorarci e di esportare il marchio nduja di Spilinga sempre in modo più capillare – prosegue il sindaco Franco Barbalace – per fare questo cerchiamo di ideare  nuove iniziative che possano dare risalto fuori dai confini regionali. Ringrazio ancora per la magnifica serata gli “ospiti” che si sono tra l’altro divertiti tantissimo. Di certo una parte fondamentale per la riuscita di questa intera attività la vorrei dare al comitato organizzatore, un gruppo di tante persone che a titolo di volontariato si spendono per  mesi fino agli ultimi sforzi della serata finale. Un merito particolare va all’arma dei Carabinieri che ha controllato senza sosta e con la massima attenzione che il tutto procedesse in piena tranquillità”.

Un evento che ormai negli ultimi anni è uscito dai canoni tipici di una semplice sagra, crescendo a livello esponenziale nella qualità della propria immagine. Le tanti “degusterie” dislocate sul corso principale, hanno dovuto lavorare sodo per contenere i tantissimi ospiti e dare il meglio di quello che la cucina spilingese può offrire, ma il divertimento e la spensieratezza hanno regalato una serata da non dimenticare tra la musica e i canti del sud ormai all’apice con il gruppo “Tarantanova sound” che ha aperto le danze sin dalla prima serata, quando lo stand del comitato a cominciato ad offrire in omaggio la nduja, seguito, dopo l’intermezzo del caratteristico “camejuzzu di focu”, dall’altro popolarissimo gruppo calabrese degli “Etnosound” che ha tenuto viva la piazza, tra le tante persone a ballare fino alle due di notte tra tanta allegria e buonumore.

Numeri sui quali viene da chiedersi: perché la Calabria non punta decisamente a dare un ruolo principale a questi eventi che rappresentano in tutto e per tutto la genuinità e la vera natura della nostra terra? Itinerari di punta di un cartellone estivo che i tanti turisti approdati nell’intera regione, appuntano ormai sul proprio calendario come “mete obbligate” della loro visita in Calabria.

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