Ancora un (grave) incidente nelle curve maledette di Torre Galli

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La curva dove si è verificato l’incidente

Ancora un incidente in località Torre Galli di Drapia. Ancora un incidente, stavolta terribile, in quel maledetto tratto di strada. Ieri attorno alle 12:30-13 si è verificato un tremendo impatto tra due veicoli: una Fiat Punto ed un Suv. E’ rimasto gravemente ferito un signore di Tropea, il quale è stato trasportato all’ospedale di Catanzaro: al momento non si hanno ulteriori notizie sulle sue condizioni. Incerte le dinamiche dello scontro. A chiarirle ci penserà la Magistratura. Ieri la strada è rimasta bloccata per ore per permettere alle forze dell’ordine di fare rilevazioni. L’impatto tra i due veicoli si è verificato proprio in prossimità dell’ingresso del cantiere della cosiddetta Variante di Caria, la strada in costruzione che ha suscitato tante polemiche. Più precisamente lo scontro è avvenuto nella curva “grattata”, cioè nel tratto di strada subito dopo Caria, salendo, il cui asfalto in passato è stato appunto -grattato per “migliorare” le condizioni di sicurezza della strada (foto a sinistra). In questa curva ed in quella successiva che si incontra procedendo verso monte Poro (foto in basso), negli ultimi lustri, quindi da quando è stato modificato il vecchio tragitto, gli incidenti non si contano più. Innumerevoli auto sono finite fuori strada. Ed innumerevoli volte noi della stampa abbiamo scritto circa la pericolosità del tragitto, disegnato malamente e le cui insidie non sono state mai segnalate adeguatamente agli automobilisti. A nulla sono valse le nostre segnalazioni. La Provincia non ha neppure rimosso il guardrail divelto dai continui impatti (v. foto in basso). La stessa amministrazione provinciale non ha rafforzato le segnalazioni di estrema pericolosità in prossimità delle due curve. Come dicevo, non si conoscono ancora le dinamiche dell’incidente di ieri e, di conseguenza, le colpe e le responsabilità eventualmente attribuibili ai due conducenti;  e non si sa neppure quanto abbiano influito le avverse condizioni meteo. Ma, come testimoniano i numerosi scontri avvenuti in quel maledetto tratto di strada, in quel punto c’è qualcosa che non va. Io mi chiedo: ma non andava bene la vecchia e graziosa stradina, quella che costeggiava la chiesetta di Sant’Agostino? Non era sufficiente allargare quella strada e sistemarla? Perchè guadagnare pochissimi minuti di tempo di percorrenza distruggendo due collinette di roccia per creare questi obbrobri spendendo enormi quantità di denaro? E non finisce qui purtroppo. La logica che ha portato alla modifica del vecchio tragitto di Torre Galli è stata di recente applicata anche al tratto successivo con la costruzione della Variante di Caria i cui lavori procedono, anche se a rilento. Che senso ha impiegare pochissimo tempo di percorrenza in meno se si spendono migliaia e migliaia di euro, si distrugge un meravigloso paesaggio, si creano nuove strade  pericolose…e su queste strade si rischia. addirittura, seriamente di morire?

MarioVallone

DI SEGUITO L’ARTICOLO DI VIVIANA MAZZOCCA (CHE RINGRAZIAMO) PUBBLICATO SULLA GAZZETTA DEL SUD DI STAMANE.

L’altra curva maledetta nei pressi di Torre Galli

È grave il bilancio dell’incidente che si è verificato nella tarda mattinata di ieri sulla strada provinciale 17, a poche centinaia di metri dal centro abitato di Caria, frazione di Drapia, in località Torre Galli. Il posto è sempre lo stesso, la curva maledetta. Così chiamano in molti questo tratto di strada che collega Vibo Valentia a Tropea, a pochi passi da Caria. Un tratto che registra ogni anno un numero altissimo di incidenti a causa di una curva, sempre la stessa, che continua a non dare tregua e che, nonostante le ripetute segnalazioni, non è mai stata oggetto di attenzione da parte degli enti competenti. A rimanere coinvolte nell’incidente, la cui dinamica rimane al vaglio della polizia stradale di Vibo Valentia  guidata dal comandante Pasquale Ciocca, due auto che si sono scontrate in un tremendo frontale, reso ancora più grave dalle cattive condizioni climatiche degli ultimi giorni che rendono il tratto di strada particolarmente pericoloso. Intorno alle tredici di ieri una Ford “Kuga” bianca e una Fiat punto grigia, in una manciata di secondi, si sono ritrovate l’una addosso all’altra, complice la pioggia battente di quelle ore che ha reso la strada sdrucciolevole e ancora più rischiosa. All’impatto tra le auto coinvolte sarebbe seguito un secondo violento urto della fiat punto con la parete a ridosso della strada riducendo l’auto ad un cumulo di lamiere. Ad avere la peggio, infatti, il conducente della fiat, il sessantacinquenne Domenico Furchì, di Tropea, il quale è stato prontamente soccorso dai sanitari del 118 di Tropea. Le sue condizioni, tuttavia, a causa della violenza dell’impatto, sono state dichiarate tali da richiedere l’intervento dell’elisoccorso per permettere un tempestivo trasferimento presso l’ospedale Pugliese di Catanzaro, dove attualmente si trova ricoverato in prognosi riservata.

Guardrail nel pericoloso tratto di strada: divelto ma mai aggiustato

Il conducente della seconda auto, il venticinquenne S. P., carabiniere in servizio presso la base locale  del G.O.C. e residente anche lui a Tropea, ha fortunatamente riportato solo alcune escoriazioni giudicate guaribili in pochi giorni. Sul posto, oltre agli agenti della polizia stradale, anche i carabinieri della compagnia di Tropea, i quali hanno interrotto per alcune ore la circolazione delle vetture sul tratto di strada interessato, dirottando il  traffico su una stradina secondaria, al fine di permettere la realizzazione dei rilievi e degli accertamenti, effettuati dalle pattuglie della polizia stradale di Vibo Valentia e utili a ricostruire la dinamica dell’incidente. I veicoli, intanto, secondo le direttive del pubblico ministero Michele Sirgiovanni, sono stati posti sotto sequestro per le perizie di rito. A prescindere dall’esatta dinamica dell’incidente, ciò che continua a destare sgomento tra la popolazione, e specie tra chi percorre questo tratto di strada ogni giorno, è la strada stessa, certamente concepita secondo dettami ingegneristici, un po’ meno considerandone l’effettiva pericolosità. Spesso, spessissimo, quella “curva maledetta” è la protagonista principale di una miriade di incidenti che si spalmano durante l’arco dell’anno e che si concentrano particolarmente durante le giornate di cattivo tempo. A nulla sono serviti gli appelli della popolazione. Forse, se le preoccupazioni della cittadinanza fossero state prese in considerazione, avremmo contato un incidente in meno.

Viviana Mazzocca

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