“Solite ed ormai noiose bugie”

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25/06/12. Sorride il primo cittadino, Gaetano Vallone, ed alza le spalle divertito di fronte “alla colonna di fumo che si erge pomposa da un comignolo abusivo e fuori misura” e, quasi annoiato dal continuo ripetere cose ormai sotto gli occhi di tutti inizia: “Non desta in me alcuna meraviglia il fatto che il Repice abbia deciso ancora una volta di cimentarsi nelle solite ed ormai noiose bugie, addebitando ad altri atti e fatti che sempre di più lo squalificano.” Si riferisce ad un articolo apparso qualche giorno addietro sulle pagine del Quotidiano il sindaco, Gaetano Vallone, che, riportando le  dichiarazioni di Adolfo Repice continua “ci si accusa di voler distruggere quanto di buono l’armata Brancaleone ed il suo condottiero hanno costruito. In realtà, l’obiettivo distruzione è stato raggiunto da un bel po’ di tempo, ma, sarebbe utile, oltre che necessario, scoprire chi effettivamente ha operato  la distruzione, dagli edifici scolastici –sottolinea ancora il primo cittadino- al parcheggio multipiano, alla depurazione e per finire al porto, passando per le tasse, la demolizione della macchina amministrativa e l’anarchia che regna in città”. Non ha dubbi Gaetano Vallone, che, come un fiume in piena continua ad aggiungere gli elementi mancanti alla chiara visione delle cose “Repice ha fatto ricorso a strumenti come i leasing in costruendo per gli edifici scolastici o il project finance per il parcheggio multipiano, pensando che potessero essere usati come il prezzemolo, buoni in ogni minestra, ma, in realtà non è così. La sua idea di creare un unico edificio scolastico che avrebbe dovuto accorpare scuola elementare e media, con tanto di auditorium, piscina, palestra e quant’altro era, ad esempio, un progetto con leasing in costruendo dell’ammontare di circa 6 milioni di Euro che, con le immancabili varianti in corso d’opera avrebbe toccato i sette, anche otto milioni di Euro, gravando sulle casse comunali con un costo di locazione di circa 480.000 euro annui e,” -continua Vallone- ”per riscattare l’immobile alla fine dei venti anni previsti, il Comune avrebbe dovuto sborsare il 3% sul valore complessivo stimato della costruzione. Repice avrebbe addirittura voluto procedere alla alienazione dei beni immobili del Comune per far fronte ai costi, fortunatamente la Divina Provvidenza ha voluto il fallimento di questa sua insana intenzione, la gara relativa al Leasing è infatti andata deserta per ben due volte, sentenziando così la fine dell’insano progetto che ha fatto “perdere” ben sedici mesi. I gioielli di famiglia -tuona il primo cittadino- non si vendono per costruire appartamenti come il Repice avrebbe voluto fare, seguendo l’esempio del passato.

Si sarebbe voluto procedere alla vendita dell’Antico Sedile, sede del governo tropeano dal 1703 per far fronte al paventato dissesto, vendere un edificio che noi invece abbiamo conservato restaurato e consegnato alla continuità della storia. Non siamo stati noi a distruggere la sua “opera” -continua ancora Vallone- il parcheggio multipiano ne è l’ennesima prova, lo scempio che sarebbe dovuto sorgere sulle ceneri del mercato ortofrutticolo costruito in zona parcheggio Contura (e costato pochi anni orsono 500 milioni delle vecchie lire). “Il grande manager” aveva ideato in quella zona la costruzione di un immenso parcheggio multipiano che avrebbe consegnato ai Tropeani ben 184 posti auto, quindi gli stessi che ci sono oggi,  ma, con le sue opere, il ticket sarebbe andato a beneficio della società costruttrice che avrebbe anche “gentilmente” dato in concessione al Comune per 99 anni 139 box per un costo complessivo di 4.865.000 euro, quindi al danno la beffa, venendo così a perdere non solo il ticket per tutto l’anno dei posti attuali, ma anche il canone di locazione proveniente dagli attuali box del mercato e gli introiti derivanti dalla concessione degli spazi che vengono occupati il sabato per il mercato agroalimentare. Ma ciò che maggiormente magnifica il “messia venuto da Torino” -incalza Vallone- è che nella gara d’appalto improvvisamente non figurano più soltanto i posti auto, ma, spunta un piano rialzato di 2.100 mt quadri destinato a centro commerciale, costruzione quest’ultima che non solo avrebbe definitivamente distrutto i piccoli commercianti della città, cosa che non sembra averlo minimamente toccato, ma che è in  aperta violazione di legge ed in conclamata illegittimità, se è vero, come è vero, che la stazione unica appaltante non avrebbe potuto aggiudicarsi la gara tenendo in considerazione un progetto in assoluta difformità a quello approvato dal consiglio comunale.” Del mega progetto comunque non si è più parlato, ed il tutto è allo status quo, cioè all’aggiudicazione, nessuno degli interessati si è mosso “ci muoveremo noi però” –avvisa il Sindaco- tra qualche giorno, portando in consiglio la pratica e dando il crisma della bocciatura all’opera del Repice, morta però sul nascere.” All’ accusa di Repice di “spremere i cittadini”, Vallone risponde “anch’io se avessi venduto fumo avrei proposto l’abbattimento delle tasse, mi sarei spinto ben oltre le soglie indicate da Repice, ma, non mi sarei assolutamente opposto, come lui, all’istituzione della tassa di soggiorno che sarebbe così gravata sul turista alleggerendo il cittadino”. Il sindaco non batte ciglio ed anche su questo punto annuncia una svolta, porterà ugualmente in consiglio la questione, preparandosi a non gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini durante il prossimo anno. “Vengo accusato -continua Vallone- di aver bloccato 16 ml di euro, ora al residuo, relativi al suo provvedimento di esternalizzazione della riscossione sia volontaria che coattiva dei tributi. Sono colpevole quindi di aver fatto risparmiare al Comune ben 400.000 euro in un anno per la riscossione volontaria e per quanto riguarda invece quella coattiva (finché possibile) 1.100.000 euro in cinque anni che sarebbero andati a riempire solo le casse della società aggiucatrice.” Tocca quindi agli ascensori di Largo Galluppi i cui lavori erano fermi e fermi sono ancora, per via dell’interdizione operata dalla prefettura nei confronti della ditta aggiudicatrice dell’appalto, “è subentrata ultimamente altra ditta –afferma il sindaco- ed a breve la situazione sarà sbloccata, mentre per quanto riguarda l’ascensore di largo Cannone i lavori sono fermi dal dicembre scorso, la ditta infatti ha deciso di sospendere i lavori in quanto la Regione, per rispettare il patto di stabilità non ha inteso erogare successive somme, ma riprenderanno quanto prima, -rassicura Vallone- la ditta infatti ci ha assicurato che la Regione ha provveduto ad erogare la prima tranche del finanziamento mentre i lavori della rupe, mai interrotti proseguono a tutto campo”.

Cecilia Fiamingo

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