19/05/12. Rosanna Federico, consigliere comunale di minoranza del Comune di Serra, esprime la sua preoccupazione in merito alla circolata voce della chiusura dell’”Asilo delle suore” Caterina Chimirri. La decisione sarebbe stata presa dalla casa madre dell’“Ordine di Santa Giovanna Antida”. «Sono profondamente preoccupata – dichiara la Federico – per la notizia, diffusasi da qualche giorno, di un possibile definitivo trasferimento delle suore dell’”Asilo Caterina Chimirri”».
Se la notizia della chiusura dovesse risultare vera, Serra perderebbe una importante struttura pedagogica che per decenni si è occupata dell’educazione di migliaia di bambini.
«Come consigliere comunale, – dichiara ancora la Federico – come cittadina e come mamma, mi interrogo sui motivi che hanno portato a tale scelta e mi dichiaro pronta a sostenere qualunque iniziativa volta al mantenimento di questa importante presenza nella cittadina della Certosa».
La scuola di formazione infantile Caterina Chimirri è nata nel 1914, e, per i valori morali che da sempre ha trasmesso ai bambini che l’hanno frequentata, oggi gode della fiducia di gran parte delle famiglie serresi, che conoscono il ricco curriculum e la serietà di questa istituzione. Infatti, sul fronte civile, la notizia ha ispirato la costituzione di un comitato promotore per la raccolta di firme da inviare all’Ordine Generale, al fine di mantenere aperto l’asilo.
«Mi chiedo quindi – dichiara in ultimo la Federico – se l’amministrazione comunale, che, peraltro, nomina i consiglieri d’amministrazione che di fatto gestiscono la scuola, abbia già provveduto ad avviare un’interlocuzione con la casa madre di Napoli volta al mantenimento delle religiose e quanto corrisponda al vero la voce secondo cui tale provvedimento sarebbe concomitante all’avvio della procedura per la trasformazione giuridica dell’Istituzione in Fondazione. Non sarebbe la prima volta, infatti, – chiude il consigliere – che parlare di Fondazione a Serra San Bruno lascerebbe spazio a dubbi sulla possibilità che l’impegno filantropico possa essere sopraffatto da interessi di altra natura. Mi auguro che questo non sia il caso della “Chimirri”».
Bruno Greco
