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116 motivi per non votarlo

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La lista Porcelli sta diffondendo dei manifesti con l’elencazione di 42 motivi per votarli alle ormai imminenti elezioni comunali di Drapia.

A parte il fatto che diversi di questi “motivi” sono meriti non riconducibili a loro, ma alla passata amministrazione Rombolà e che quindi “appropriarsi” di essi è a dir poco scorretto, io di motivi ve ne elenco più di 100…ma per non votarli; e sfido chiunque a dire che anche una delle problematiche riferite in basso è infondata, oppure priva di significato o è stata risolta.

I fatti sono fatti e basta!

Uno può esprimere la sua opinione e dire: “a me piace il bianco” o “a me piace il nero”; ma il nero è nero ed il bianco è bianco, a meno che non si voglia far passare il nero per bianco ed il bianco per nero (scusate il gioco di parole).

Naturalmente si tratta di tematiche (anche qualche gaffe, cadute di stile e diverse scorrettezze), alcune molto rilevanti altre un po’ meno, tutte sollevate dal nostro blog negli ultimi anni che hanno come protagonista Porcelli o uno dei suoi accoliti.

Per alcune di esse l’amministrazione ha provato a fare qualcosa, complessivamente con scarsi risultati.

Non le riporto in ordine di importanza, ma così come mi sono venute in mente. Facendo una ricerca nell’apposito box in alto a destra nella home page (dove c’è scritto “search here”) potete trovare i relativi post e approfondire ognuna di queste questioni.

Se qualcosa mi è sfuggito (capirete: ne hanno combinate così tante) aggiungetela nei commenti: la gente deve sapere cosa hanno fatto e cosa non hanno fatto questi amministratori in cinque anni.

1 – il Comune di Drapia, nonostante le promesse ripetute e ripetute dall’amministrazione del fare, è senza PSC, atto di gran lunga più importante per lo sviluppo del territorio e non sappiamo ancora per quale motivo non è stato approvato. Nè il sindaco, nè Mimma Meligrana, né altri membri dell’attuale maggioranza che si ripresentano ce lo hanno spiegato;

2 – la  disoccupazione è alle stelle e l’amministrazione non ha fatto niente di niente per creare opportunità di lavoro, se non per i soliti pochi noti;

3 – lo spopolamento non è stato frenato, anzi: è in accelerata. Abbiamo perso 120 residenti in cinque anni (ma in realtà sono di più perché alcuni che sono andati via ancora si devono spostare la residenza). Qui a Drapia pochissimi, inoltre, comprano casa perché il territorio è privo di appeal e di servizi;

4 – i giovani emigrano di continuo disgustati dal vedere di continuo chi fa marciapiedi inutili e intasca tanti quattrini dal Comune per fare inutilità;

5 – la strada che collega Drapia a Tropea, fondamentale (anzi, vitale) via di comunicazione è chiusa al traffico da ben 4 mesi;

6 – la strada che collega Drapia a CapoVaticano è in condizioni penose e loro se ne sono lavati per anni, di continuo, le mani;

7 – ovunque nel territorio comunale vi sono discariche a cielo aperto…ovunque;

8 – negli ultimi due anni e mezzo non abbiamo ancora capito se l’acqua è potabile o se è buona solo per lo sciacquone;

9 – Gasponi e Drapia sono senza Ufficio Postale e l’amministrazione non ha protestato e lottato come avrebbe dovuto;

10- Drapia da 4 anni rischia di rimanere isolata (l’unica strada di accesso al paese ufficialmente è chiusa al traffico);

11 – la strada Briganteo che collega Drapia a Tropea e che potrebbe far decollare il turismo è chiusa e non è stato fatto alcun tentativo per ripristinarla;

12 – hanno intitolato una strada in piena campagna elettorale con il vescovo: iniziativa a dir poco inopportuna;

13 – la strada di Santa Lucia, che collega Drapia al Poro è anch’essa impercorribile;

14 – le buche sono ovunque nelle nostre strade, come pure le insidie di vario tipo;

15- segnaletica verticale insufficiente e obsoleta, e segnaletica orizzontale praticamente assente (Via Vittorio Emanuele a Brattirò l’esempio più lampante);

16 – servizio navetta, fondamentale per lo sviluppo del turismo e il trasporto degli anziani, mai preso in considerazione, nonostante i nostri continui articoli;

17 – ex scuole medie Brattirò lasciate al degrado più assoluto;

18 – campo sant’Angelo chiuso e silenzio imbarazzante sul problema (i lavori dovevano finire nell’aprile 2013, ma non sappiamo se sono finiti; probabilmente non si sono posti il problema di chi avrebbe dovuto gestirlo);

19 – Grotta Santu Liu, luogo di enorme fascino artistico e significato culturale e religioso, abbandonata a se stesso, nonostante i nostri continui appelli. Ha resistito a mille anni di intemperie, ma non a 5 anni di Porcelli-Carlino;

20 – “Tombe saracene”, sito archeologico di considerevole importanza, caduto nell’oblio;

21 – nessuna strategia per Torre Galli, area archeologica tra le più importanti del mondo che potrebbe far esplodere il turismo;

22 – curve pericolosissime di Torre Galli: nessuna presa di posizione per far migliorare la sicurezza alla Provincia (incidenti continui anche mortali), magari intervenendo anche con fondi propri;

23 – spumante stappato con la Provincia per “festeggiare” l’inizio dei lavori per la Variante di Caria;

24 – cortile scuola Sant’Angelo tra erbacce alte metri e qualcos’altro;

25 – fenomeno randagismo in costante e preoccupante crescita;

26 – nessuna spiegazione su come vengono affidati incarichi e lavori (su tutti i due famigerati bandi per la piazza di Brattirò, scelta ancora in attesa di spiegazioni);

27 – nessuna politica di aiuto ai giovani, letteralmente dimenticati;

28 – nessun campo da calcetto costruito per aggregare ragazzi e bambini;

29 – manutenzione campi da tennis Brattirò, Gasponi e Drapia praticamente inesistente (vuoi vedere che a Brattirò, dopo anni di totale abbandono, sono intervenuti proprio in questa settimana, poco prima delle elezioni!?);

30 – nessuna iniziativa per spronare i giovani a fare impresa;

31 – nessuna iniziativa per cercare di creare un marchio per i nostri prodotti tipici e sollecitarne la produzione per il commercio creando opportunità di sviluppo;

32 – “pensilina” all’entrata di Brattirò lasciata in condizioni penose per quasi un anno, fino a poco prima delle elezioni;

33 – “coso” di cemento a Gasponi privo di estetica e di significato costato ben sette mila euro spendibili in mille altri modi, per mille altre cose utili;

34 – stradina tra Sant’Agasi e Caria che ha poco senso ed è percorribile solo in un verso;

35 – nessun progetto per il sito archeologico del monastero di San Sergio;

36 – giochi per bambini da mettere all’aperto tenuti “nascosti” per anni e tirati fuori, guarda caso, poco prima delle elezioni;

37 – lavori rete fognaria iniziati da 8 mesi e distribuiti in 27 cantieri, ancora, naturalmente, da completare;

38 – nessuna iniziativa, per anni e anni, per risolvere il drammatico “pericolo pini” all’entrata di Brattirò;

39 – nessuna conferenza stampa per anni per confrontarsi con i giornalisti e rispondere alle domande;

40 – nessun comunicato stampa per informare ed essere un briciolo  più trasparenti e corretti;

41 – nessun incontro pubblico per discutere le importantissime decisioni di spesa;

42 – incontri pubblici dopo che le decisioni di spesa erano state prese altrove ed erano state avviate le procedure di stanziamento fondi e progettazione;

43 – “approfittare” di una festa tradizionale e religiosa per presentare la lista: finora la politica non aveva mai sfiorato questo tipo di iniziative…sono riusciti a fare anche questo;

44- inopportunità di promuovere raccolte firme di protesta, dopo che per cinque anni non è stata mai adoperata questa modalità, aspettando proprio la campagna elettorale;

45 – consigli comunali convocati in campagna elettorale su temi non urgenti e non di ordinaria amministrazione;

46 – tentativo di approvare un regolamento spazzatura di accesso agli atti contro la funzione di controllo del consigliere;

47 – rifiuti “strani” in luoghi pubblici (esempio cantiere Santagasi e imbocco Briganteo);

48 – regolamento spazzatura per il funzionamento del consiglio nettamente contrario alla libertà di stampa;

49 – nessuna risposta a nessuna delle 70 domande di un giornalista;

50 – totale disinteresse, nonostante i nostri inviti esternati anche di persona, a partecipare ai nostri dibattiti con 5 mila lettori del nostro blog;

51 – ascoltare i “suggerimenti” della pagghialora, anziché quelli della gente;

52 – silenzio sui lavori del castello  Galluppi non facendoci capire come stanno spendendo i nostri soldi per cui siamo “obbligati” a pensar male;

53 – scrivere nella relazione di fine mandato che sono stati organizzati diversi eventi che, in realtà, hanno organizzato altri;

54 – danno erariale nella gestione del servizio di tesoreria;

55 – controllore e controllato che diventano la stessa persona;

56 – nessun servizio gestito in associazione con altri comuni  per migliorarlo;

57 – segretario comunale al 100% quando tutti gli altri ce l’hanno al 30 o 50 per risparmiare e spendere i soldi risparmiati per dare maggiori servizi ai cittadini;

58 – vigile urbano praticamente assente, mai visto, ad esempio, all’uscita delle scuole;

59 – auto parcheggiate ovunque, a qualsiasi ora e in qualunque modo;

60 – “Funtana vecchia” di Brattirò lasciata al totale degrado;

61 – “Funtana SantiCocimeu” abbandonata;

62 – foto della funtana di Santicocimeu ritoccata indegnamente nel simbolo elettorale;

63 – decisioni di spesa prese, non solo senza coinvolgere la cittadinanza, ma anche senza dire nulla al primo degli eletti perché di opinione diversa rispetto a quella “proveniente” da altri luoghi;

64 – invitati cani e porci all’inaugurazione della sala consiliare tranne il sottoscritto, all’epoca unico giornalista col tesserino del Comune di Drapia e coordinatore del blog più visitato dai cittadini di Drapia;

65 – accuse ridicole al sottoscritto di essere io la causa del mancato sviluppo turistico in quanto denuncio le schifezze del territorio e faccio ad esso cattiva pubblicità;

66 – disinteresse totale sulle sorti della spiaggia di Formicoli, lido caro agli abitanti di Drapia e vera fonte di potenziale sviluppo turistico dell’entroterra;

67 – nessun evento culturale promosso dall’assessore alla Cultura Peppe Carlino e nessuna partecipazione agli eventi culturali del circondario: una sorta di record…chapeau;

68 – taglio totale del contributo all’associazione “Tropea: Onde Mediterranee” che da anni organizzava un importante e prestigioso evento culturale nel territorio comunale;

69 – nessuna azione per tutelare il paesaggio della Massaria di Brattirò;

70 – regolamento sulla partecipazione popolare ignorato;

71 – foto cimitero nella home page del sito comunale come biglietto da visita, come se a Drapia fosse sepolto Jim Morrison;

72 – mura del cimitero “mpurrute” e dire in Consiglio che cimitero è “un luogo curato come non mai”;

73 – cimitero invaso da monnezze ed erbacce e dire in Consiglio che “è un luogo curato come non mai”

74 – Museo del Poro ridotto a “monnezzaio”  vergognoso e mai aperto al pubblico (e, magari, dire che se si perdono fondi la colpa è di chi denuncia anziché della loro incapacità e della loro insensibilità verso la cultura);

75 – rispondere in modo nervoso e poco garbato ad anziani di Drapia che fanno domande legittime;

76 – attacchi al sottoscritto addirittura durante i Consigli comunali quando non potevo reagire;

77 – mancata partecipazione a eventi importanti (anzi, “istituzionali”) sol perché organizzati da persone a loro poco simpatiche;

78 – minibus scomparso, tenuto non si sa dove a fare non si sa che, anziché usarlo per il trasporto delle persone;

79 – “fiumarella” in via Regina Elena a Caria;

80 – mancanza di spiegazioni su scelta migliore per progetto rete fognaria;

81 – dire che 11 mesi per un lavoro pubblico sono “tempi brevi” e non chiedere scusa dei relativi -evitabilissimi- disagi alla popolazione (due persone sono cadute nel “cantiere” ed i disabili e gli anziani per mesi e mesi hanno dovuto attraversare la piazza con notevole difficoltà);

82 – parlare ipocritamente di me bene in pubblico e dopo qualche giorno sputare veleno sempre in pubblico;

83 – nessuna iniziativa per potenziare internet veloce oggigiorno che il web è di fondamentale importanza;

84 – nessun controllo su come vengono riparate le buche delle strade comunali;

85 – totale disinteresse per progetto di rimozione e trattamento eternit;

86 – toponomastica non aggiornata (solo una strada intitolata, pensate un po’:  in piena campagna elettorale);

87 – località Sant’Angelo abbandonata a se stessa;

88 – imbarazzante “minaccia” ad un cittadino di Gasponi che protestava;

89 – riduzione drastica fondi per eventi culturali nel Comune perché i soldi li devono spendere sempre tutti per le solite tasche;

90 – assenza sindaco e vicesindaco a sfilata associazione Libera a Tropea contro la mafia (presenti tutti gli altri sindaci del circondario);

91 – ringhiera indecorosa arrugginita all’entrata di Brattirò per centinaia e centinaia di metri;

92 – nessun parcheggio nei pressi dei ristoranti di Brattirò;

93 – nessun sollecito a proprietari terreni incolti per fargli almeno tagliare le erbacce;

94 – richiami da istituzioni di livello superiore per non aver dato risposte a legittime domande e richieste di associazioni del territorio;

95 – Fontana Santagasi dimenticata;

96 – interventi non autorizzati assessore esterno durante Consigli comunali;

97 – ripetere e ripetere l’imbarazzante affermazione: “Non riusciamo a capire come si possa criticare questa amministrazione”;

98 – dossi inesistenti nei pressi delle scuole dei vari paesi e auto che, di conseguenza, sfrecciano;

99 – fare in pubblico continui riferimenti a entità astratte ed indefinite che avrebbero difeso interessi indefiniti e avrebbero infangato e denigrato non si sa come;

100 – mettere in giro voci sulla mia persona e non avere il coraggio di dire le stesse cose in pubblico perché -evidentemente- non si hanno argomentazioni;

101 – ridere, anziché stare in rispettoso silenzio e ascoltare, durante i comizi degli avversari politici;

102 – nessun incontro pubblico per la redazione del PSC come prevede la legge;

103 – candidati sconosciuti che, anziché presentarsi al pubblico per dire chi sono e cosa vogliono fare, per farsi pubblicità sparano subito contro “qualcuno” con motivazioni vaghe e senza alcun appiglio concreto;

104 – camioncino del Comune senza neppure le frecce, guidabile solo da chi lo conosce bene bene;

105 – far vedere foto dell’aiuola davanti al cimitero e vantarsi dimenticandosi che è stata fatta dalla pro loco e non dal Comune;

106 – sbandierare come punteggio di trasparenza un dato formale generato automaticamente, quando la trasparenza è un concetto sostanziale di ben altro contenuto e significato;

107- “Jerbazza” nella strada Spilinga-Brattirò che percorro ogni giorno per andare a lavoro e “ncuna matina mi arriva ncuna machina i suba”;

108 – invitare la gente in incontri pubblici a non leggere siti privati perché inattendibili e dopo pochi giorni aprirsi un blog proprio, contraddicendosi in tempo di record;

109 – consiglieri che MAI intervengono durante i Consigli comunali ma chinano il capo e alzano la manina…e poi si ripresentano e hanno pure il coraggio di chiedere di essere rivotati;

110 – buche perenni davanti al cimitero vecchio (a poche decine di metri dal cancello) dove stiamo sfondando le macchine: “pi carità di Dio ajuppatili!”;

111 – sbandierare dati di bilancio prontamente confutati da esperti del settore;

112 – totalmente ignorate le proposte dei nostri lettori per l’intitolazione  della nuova sala consiliare; 

113- pubblicare post con espliciti riferimenti politici in pagine facebook dove era stato detto che non si sarebbe potuto e dovuto parlare di politica;

114 – lavori via Regina Elena a Caria iniziati e, come nel loro stile, lasciati a metà senza spiegarne il motivo;

115 – nessun regolamento sulle affissioni come molti altri Comuni;

116 – ripetere di “saper ascoltare”, ma poi ignorare Vibonesiamo: il luogo virtuale, aperto a tutti, dove ogni giorno “si incontrano” la maggior parte dei cittadini drapiesi.

E, VI GARANTISCO, CHE NON FINISCE QUI…C’E’ DELL’ALTRO.

MI DOMANDO E DICO, RIPRENDENDO UNO DEGLI SLOGAN SBANDIERATI DALLA LISTA NUMERO 2: CONTINUIAMO CON PORCELLI?

MarioVallone

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