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Importanti precisazioni

Mario Vallone

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Mario Vallone

BUFFONE e CODARDO. Non lo si potrebbe definire altrimenti uno che non ha il coraggio di mettere la faccia e lancia accuse, fa insinuazioni ed esprime giudizi “inopportuni” su di me, sulla mia onestà, facendo riferimenti infondati e infamanti.

Questo è quanto successo qualche giorno fa.

Un individuo, firmandosi “franco”, ha lasciato un post sul blog attaccando la mia persona, post che -naturalmente- non ho pubblicato.

Carissimo amico, lo sai che – volendo- si può risalire al PC da cui è partita la visita? Caro vigliacco, pensi che, non firmandoti, nascondendoti dietro l’anonimato puoi dire quello che ti pare?

Se vuoi scrivere qualcosa sul blog chiedi gentilmente ospitalità e fatti riconoscere.

Ad ogni modo, a parte questo individuo che merita poco rispetto, il mio ultimo post  sulla politica drapiese, oltre che più di mille visite, ha ricevuto alcuni commenti -diciamo così- poco benevoli sui social network.

A quest’ultimi lettori ho già risposto su facebook e li ringrazio per aver espresso, mettendoci la faccia, la loro opinione.

Mi preme e mi urge, tuttavia, precisare per l’ennesima volta alcune cose.

Vibonesiamo è un blog, non un giornale. Io sono un cittadino, oltre che un giornalista, e sono di parte, come tutti i cittadini e tutti i giornalisti. Tutti sono di parte, ed a maggior ragione lo diventano e lo sono quando si esprimono in un blog. Un blog nella maggior parte dei casi serve proprio a questo: ad esprimere la propria opinione, ad essere di parte, a dire ciò che si pensa quando e come si vuole. Dovrei vergognarmi di essere di parte? Dovrebbe vergognarsi -faccio un esempio- Beppe Grillo se sul suo blog esprime la sua opinione di parte? Io mi dovrei vergognare solo se non dicessi la verità, non se sono di parte. Un giornalista può essere di parte, può interpretare i fatti dal suo punto di vista, usando il suo stile di linguaggio, anche aspro, sarcastico e ironico. L’importante è non essere faziosi, cioè non dire falsità. Io -ripeto-  mi dovrei vergognare solo se non dicessi la verità, non se sono di parte. Dovrebbero forse vergognarsi i giornalisti di un giornale di partito se interpretano i fatti dal loro punto di vista e sono di parte? Dovrebbe forse vergognarsi a maggior ragione un giornalista-blogger se esprime ciò che pensa sul suo sito, sul suo blog, sul suo spazio ed è di parte?

A me queste “accuse” di essere di parte quando scrivo sul mio blog sembrano ridicole e infondate.

Non sono io a dovermi vergognare perché sono di parte, ma chi amministra in modo poco trasparente, chi si fa “manovrare” da gente che ha interessi personali, non io. Qualcuno dice, faccio un esempio, che  il termine “pagghialorari” sia offensivo: rispetto questa opinione, ma lasciatemi dire che tale parola non è affatto offensiva: si tratta solo di ironia-sarcasmo. “Pagghialorari” sono coloro che ricevono incarichi e lavori dal Comune e, per mantenere questi “privilegi”, si riuniscono in luoghi non aperti al pubblico, solitamente abitazioni di campagna, dove “sembra” decidano, spesso, ciò che non spetta a loro decidere.

Cosa c’è di offensivo nell’uso di questo “neologismo”? Qualcuno me lo spieghi.

Di offensivo, secondo me, c’è solo il comportamento di chi si “pappa” decine e decine di migliaia di euro dopo aver ricevuto incarichi e lavori assurdi tramite affidamenti diretti e procedure poco trasparenti e chi permette che ciò accada.

Grazie a Vibonesiamo abbiamo pian piano, tramite un lavoro durato anni, denunciato tutte le porcherie che accadono a Drapia, abbiamo fatto luce sul modo in cui vengono gestiti gli appalti e assegnate le risorse, lo abbiamo fatto qui, in questo spazio aperto a tutti (anche agli attuali amministratori che hanno sempre rifiutato l’invito al confronto), uno spazio virtuale dove tutti ci potete leggere, criticare e commentare…dovrei  vergognarmi di aver fatto questo, di aver creato questo luogo di dibattito?

Io di quello che ho fatto ne vado orgoglioso.

Se non vi piace quello che scrivo, se non vi piace quello che penso, potete evitare di visitare il sito, ma non penserete mica di poter farmi smettere o di “aggredirmi” nascondendovi dietro uno pseudoanonimato.

In conclusione, ripeto: evitate di scrivere messaggi anonimi e offensivi perché sono pronto a segnalare tutto alle autorità competenti che, tramite la tracciabilità della visita, risalgono al PC da cui è partita. Quindi, se volete evitare problemi, evitate di insultarmi o, peggio, minacciarmi. Accetto il confronto, sono disponibile a pubblicare il vostro pensiero, accetto le critiche, ma non andate oltre perché non ho problemi a denunciare…

MarioVallone

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