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Drapia rischia l’isolamento. Tra ritardi e dubbi

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Il versante all’entrata di Drapia

Ѐ in dirittura d’arrivo l’appalto per l’avvio dei lavori di riqualificazione del centro abitato di Drapia, minacciato da frane e da dissesto idrogeologico. Un intervento di grande importanza per la popolazione del capoluogo drapiese, che trova copertura finanziaria in un finanziamento di circa 200 mila euro e che sarà destinato alla messa in sicurezza del centro abitato, da troppi anni vessato dal dissesto.

L’avvio dei lavori, che prenderanno forma solo a conclusione delle trafile burocratiche, seppur salutate in maniera positiva dalla popolazione, non risolve il reale problema che il piccolo centro vive da più di tre anni.

Un problema ben più antico, che ha mostrato la fragilità del territorio soprattutto nel 2010 e nel 2011, con una serie di episodi franosi di grave entità che hanno messo a repentaglio la sicurezza della popolazione. Oggetto principale dell’emergenza è la strada provinciale 18, unica via di comunicazione che collega Drapia capoluogo con il resto del mondo, ancora in attesa di un finanziamento di circa 700 mila euro, non ancora disponibile, per la sua messa in sicurezza. Da allora, la strada, e con essa il ponte che sovrasta il torrente Burmaria, continua ad essere devastata da continui episodi franosi di minore entità, ma che tengono alta l’attenzione sulla possibilità di isolamento del centro abitato, che vive già il disagio di dover percorrere una via di comunicazione poco sicura e ad un solo senso di marcia.

Sulla questione, che non ha ancora trovato una soluzione in attesa delle somme che, tuttavia, non hanno mai sfiorato il territorio, offre alcuni chiarimenti lo stesso sindaco di Drapia, Alessandro Porcelli, il quale precisa come <i soldi non sono ancora arrivati. Siamo in attesa – spiega Porcelli – che la regione sblocchi la faccenda, anche se non c’è alcun rischio, come invece molti ritengono, che le somme vadano perdute. Ci sono, è vero – ammette il primo cittadino – delle scadenze che tuttavia non dipendono da noi e che ci permetteranno di ottenere delle proroghe>.

I dubbi sulla reperibilità del finanziamento erano stati espressi a più riprese dall’associazione “Drapia in Europa”, i cui membri avevano più volte manifestato, insieme ad una buona fetta della cittadinanza, le proprie perplessità sulla reale possibilità di venire incontro ad un’esigenza fondamentale dei cittadini, quella della sicurezza.

Il sindaco, a riguardo, rassicura la popolazione: <Non stiamo dormendo. Ci sono – afferma – due fascicoli interi di colloqui con la regione Calabria che testimoniano il nostro impegno per tentare di velocizzare la situazione. Prova ne è il fatto che abbiamo investito con fondi comunali per l’avvio delle indagini diagnostiche, per un totale di circa 100 mila euro, per essere pronti quando avremo a disposizione il finanziamento>.

Nel frattempo, nel caso in cui la provinciale 18 dovesse essere inibita al transito pedonale e dei veicoli, il comune ha stanziato una somma di 180 mila euro, ottenuti con un secondo finanziamento, per il ripristino della strada S. Lucia, che diventerebbe, in tal caso, l’unica via di “fuga” per la popolazione drapiese. Sempre che i soldi ci siano.

Viviana Mazzocca,

articolo pubblicato sulla Gazzetta del Sud

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