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All’entrata di Brattirò un ammasso di plastica, vetro e lamiere invaso dalle siepi e dalle monnezze

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Nel mese di novembre sono iniziati i lavori per la pavimentazione della piazza di Brattirò, lavori che, come ben sanno i lettori del nostro blog, sono vergognosamente fermi a metà da più di sei mesi.

Di fronte al bar vi era una pensilina per la fermata del bus che ogni mattina porta a scuola a Tropea i ragazzi del paese. Ebbene, una volta iniziati gli (assurdi) lavori, la non nuovissima pensilina è stata “smontata” e trasportata all’entrata del paese, in prossimità delle prime abitazioni, così da creare una ulteriore fermata del bus per i ragazzi di questa zona.

Molti mesi fa, probabilmente a causa del maltempo o di qualche vandalo, la tettoia di plastica della pensilina è stata frantumata. Essa, quindi, non aveva più alcuna funzione, per cui andava (almeno) rimossa e, magari, sostituita.

Da allora sono passati almeno 4 mesi. Ma la pensilina è rimasta lì dov’era, senza tetto, e con le erbacce che si sono impossessate di essa, per non dire delle affissioni abusive che l’hanno resa una sorta di “mondezzajo”.

Lo stato in cui versa lo potete vedere con i vostri occhi nelle immagini in basso.

Premesso che, con tutti i problemi che abbiamo, questo non è certamente ai primi posti, mi domando e dico, se non sia il caso, visto che sono passati mesi e mesi da quando il tetto è stato distrutto, di rimuovere la pensilina e metterne una nuova. Quella esistente, oltre che perfettamente inutile in quanto non fruibile, non rappresenta una vista gradevole. Appena si scorgono le prime abitazioni di Brattirò vi è questa sorta di residuato bellico, questo ammasso di plastica, vetro e  lamiere invaso dalle siepi e dalle monnezze, che trasmette un senso di scarsa cura degli spazi urbani, di abbandono e di degrado.

Ragion per cui, lancio l’appello all’amministrazione comunale affinché intervenga al più presto.

MarioVallone


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