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Un risultato di cui vantarsi o vergognarsi?

Mario Vallone

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Nelle tabelle che il sindaco di Drapia Alessandro Porcelli ha incluso nella sua relazione (anzi, nel suo comizio) di fine mandato ce ne è una molto eloquente e significativa: quella del flusso demografico durante i suoi cinque anni di mandato.

Ebbene, cari amici lettori, la popolazione residente a Drapia e frazioni,  nei cinque anni dell’amministrazione del fare, secondo quanto riporta Porcelli, è passata da 2197 unità nel 2009 a 2077 nel 2013, calando di ben 120 unità!

Quello della popolazione è un dato molto importante per misurare l’efficacia di azioni politiche.

Premetto che non vi è stata alcuna epidemia contagiosa nel circondario, per cui, esclusa la matrice “salute”, l’interpretazione di questo risultato è la seguente: molti sono andati via da qui alla ricerca di lavoro, nessuno ha investito per creare sviluppo e nessuno ha spostato la residenza nel territorio comunale, magari comprando casa, perché la zona è priva di appeal e di servizi.

Caro Porcelli, ma pensavi veramente che pavimentando la piazza di Brattirò, facendo “cosi” di cemento e marciapiedi “a muzzu” avresti sviluppato il territorio!?

Voi, come amministrazione, dovreste porvi costantemente il problema di come creare le condizioni per favorire e stimolare lo sviluppo economico, sociale e culturale anziché spendere i soldi per fare inutilità e assurdità (le proposte per sviluppare il territorio le abbiamo illustrate più volte, ma non ci avete mai dato ascolto: servizio navetta, recupero siti archeologici abbandonati, prodotti tipici, etc).

In questi cinque anni, tuttavia, c’è stato chi a Drapia e frazioni, grazie soprattutto ai lavori progettati e realizzati per l’amministrazione, ha visto, probabilmente, un  aumento del suo reddito e tenore di vita mentre la maggioranza delle persone non arriva a fine mese e molti sono costretti ad emigrare.

Tutto questo, secondo voi, è un risultato di cui vantarsi o di cui vergognarsi!?

Pensate che vi sono alcuni comuni del vibonese che negli ultimi anni hanno registrato un aumento della popolazione, proprio perché pian piano, nonostante la crisi generalizzata, stanno cercando di svilupparsi, ognuno trovando una propria via. A Drapia, invece, dove abbiamo l’amministrazione del fare e del realizzare il trend è opposto (Drapia è uno dei comuni vibonesi dove la diminuzione del numero dei residenti è stata più marcata). Praticamente, se dovessimo, malauguratamente, avere altri 5-10 anni di cura Porcelli-Carlino, Drapia e frazioni spariranno…resteranno: un manipolo di anziani, distese sterminate di marciapiedi e… quelli che fanno i marciapiedi!

MarioVallone

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