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Drapia, clamoroso strappo nella maggioranza

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Cosmo Vallone

03/07/12. Non è più solida come lo era stata finora la maggioranza che sostiene il sindaco Alessandro Porcelli. L’ex vicesindaco Cosmo Vallone, primo degli eletti alle scorse elezioni amministrative del giugno 2009, ha indirizzato forti critiche all’operato della giunta durante la discussione del bilancio dell’ente e si è astenuto in fase di votazione dello stesso. Il Consiglio comunale, convocato sabato alle 18 aveva 5 punti all’odg e la seduta si è protratta per più di 4 ore. Il dibattito fino alle 21 circa, cioè fino alla discussione del bilancio, si è svolto con i soliti toni pacati.

La minoranza ha votato contro il piano triennale delle opere pubbliche e le nuove aliquote Imu e Irpef (presente il solo Pasquale Pugliese in aula; alle 21 è arrivata Mimma Vallone mentre si sono assentati gli altri due membri del gruppo di opposizione). La motivazione di questa contrarietà è stata, in sostanza, un non condivisibile aumento (in certi casi ritocco) di alcuni parametri che va a gravare ulteriormente sulla cittadinanza in un momento di crisi. Queste argomentazioni sono state  comunque contestate dai membri della maggioranza, in particolare dal sindaco e dall’assessore al ramo Vincenzo Loiacono, secondo i quali l’aumento non è elevato e trova giustificazioni adeguate. “Amministrazione sta lavorando, ha raggiunto obiettivi ragguardevoli, ma non è in linea con quanto noi volevamo”, ha spiegato Pugliese prima di esprimere il suo voto contrario. Gli ha risposto, con esplicito orgoglio, il sindaco Porcelli specificando: “Mai vista finora a Drapia amministrazione come la nostra… non so dove siamo mancati”.

Si è quindi giunti all’illustrazione del bilancio, cioè del documento attraverso cui si concretizzano le scelte politiche e l’allocazione delle risorse. Il sindaco Porcelli ha dapprima letto una relazione introduttiva. Il Comune di Drapia nel rendiconto a novembre aveva registrato un avanzo generale di circa 800 mila euro, dei quali 200 mila risultavano fondi vincolati. Dei rimanenti 600 mila, 300 sono stati destinati alla stabilità dell’ente, quindi in fase di bilancio “solo” 300 mila si sono resi disponibili e, come ha spiegato Porcelli, bisogna spenderli e impiegarli in fretta.

A cosa verranno destinati questi 300 mila euro? È stato questo il punto che ha infiammato la discussione e indotto il consigliere Vallone ad assumere posizioni a dir poco polemiche. 95 mila euro saranno spesi per la riqualificazione del centro abitato di Brattirò, 95 per quello di Caria e altri 95 per quello di Gasponi (naturalmente queste sono solo le principali voci del bilancio, quelle degne di nota tra le tantissime altre e, come detto, quelle riferibili all’impiego dell’ avanzo di 300 mila euro).

“Vogliamo essere la prima amministrazione che durante il primo mandato non ha solo progettato, ma ha anche realizzato – ha commentato Porcelli, aggiungendo – vogliamo essere l’amministrazione del fare, anche se i tempi sono strettissimi”. Ha poi preso la parola l’assessore al Bilancio Matteo Mazzitelli spulciando una serie interminabile di numeri, garantendo che “il Comune è sano”.  Pugliese ha di nuovo dato atto più volte all’amministrazione di aver lavorato bene, ma l’ha criticata in quanto dovrebbe stare più attenta a gestire il bilancio in questo momento di crisi, l’ha invitata a non attingere continuamente dalle riserve comunali, come successo negli ultimi anni, e a fare studi preliminari sulla riqualificazione dei centri storici, magari chiedendo l’ausilio di qualche Università,  per spendere il denaro nel miglior modo possibile. Con queste argomentazioni lui e Mimma Vallone dell’opposizione si sono in seguito astenuti in fase di votazione.

E’ stata quindi la volta dell’ex vicesindaco Cosmo Vallone, il quale in un lungo e articolato intervento ha spiegato di non riconoscersi nel bilancio non essendo stato coinvolto nella sua redazione e di non aver compreso i contenuti dell’impiego dell’avanzo essendo elencati in modo vago (ha chiesto più volte al sindaco cosa intendesse con “riqualificazione centri abitati” senza ricevere precisa risposta). Ha voluto sapere in base a quale principio sono state fatte queste scelte e si è rammaricato per un non coinvolgimento della cittadinanza e per non aver ricevuto risposta alle proposte che aveva protocollato dopo mesi e mesi in cui non era stato coinvolto nell’amministrazione dell’ente. Nel suo intervento Vallone è stato molto pungente. Egli ha anche spronato l’amministrazione a scegliere i tecnici per progettare queste nuove opere con gare e procedure trasparenti.  Il dibattito si è a questo punto infervorato. Il sindaco in molti spezzoni ha perso il controllo della situazione e non è riuscito a mediare la ridda di voci creatasi in aula. Il vicesindaco Peppe Carlino ha più volte alzato i toni accusando Vallone di dire bugie. Porcelli, rammaricato ma incapace di trovare un punto di incontro per far rientrare questo clamoroso strappo, ha spiegato e difeso le ragioni delle scelte amministrative. Vallone ha controbattuto, rimanendo inamovibile sulle sue posizioni.

Mario Vallone

LA NOTA DELL’EX VICESINDACO COSMO VALLONE. Volevo ravvisare diverse anomalie e storture nella procedura politica di formazione del bilancio. Non é stata garantita la piena e costruttiva partecipazione della maggioranza né tantomeno quella popolare che era quantomeno auspicabile sia per la piena disponibilità – per la prima volta da quando governa questa amministrazione –  di ingenti risorse provenienti da fondi comunali  sia per il fatto che era stata già organizzata , a fine febbraio, una riunione pubblica, durante la quale si era chiesto ai cittadini di formulare proposte, che avrebbero dovuto essere sostenute da fondi di bilancio.

Mi sarei aspettato che la  consultazione della cittadinanza si fosse ripetuta anche dopo,  considerata la consistenza dell’avanzo di amministrazione per investimenti di cui si sapeva già da diversi anni.

Nonostante si fosse già cominciato a parlare, all’interno della maggioranza, della disponibilità di fondi di bilancio da investire in opere pubbliche già nel dicembre del 2011, vista l’imminenza dell’entrata in vigore del patto di stabilità, nessuno della giunta si è preoccupato di coinvolgere gli altri consiglieri in una discussione aperta, se non dopo più di  5 mesi e cioè  l’8 giugno scorso, nel corso di un incontro in cui si sarebbe dovuto discutere del PSC e invece si è affrontato, molto alla lontana, il capitolo degli investimenti, ma solo per quanto concerne l’entità delle risorse e qualche piccola opera di completamento.

Alla riunione dell’ 8 giugno ha fatto seguito un’altra l’11 giugno alla quale non ho potuto partecipare per motivi di lavoro, di cui per altro avevo già informato la maggioranza durante la riunione precedente.  A seguito di quest’ultima riunione sembra si sia raggiunto un accordo per la definizione dei capitoli di investimento in riqualificazione centro abitato per le frazioni di Brattirò, Caria, Gasponi per importi di 95 mila euro a capitolo. Il sottoscritto aveva comunque formulato proposte di investimento sostenute e portate avanti anche dai  consiglieri Mazzitelli Romina e Cricelli.

Le mie proposte non sono state accolte nonostante una di esse che riguardava lo smaltimento dell’eternit avrebbe potuto comportare anche spese risibili, qualora non si fosse scelto di toccare le grandi quantità. Avremmo potuto anche creare un capitolo ad hoc con poche migliaia di euro, ma niente di tutto questo.

Il sottoscritto ha anche inviato il 12 giugno,  una lettera alla giunta e ai consiglieri, fatta pubblicare su giornali locali, in cui si formulavano le medesime richieste, ma nessuno ha voluto discuterne sebbene   ci sarebbe stato uno spicchio di tempo disponibile , visto che la delibera di giunta che istituisce la proposta al consiglio è datata  17 giugno.

Dai fatti risulta, quindi, che i tempi intercorsi tra la prima e l’ultima delle riunioni in cui si sarebbero discussi gli investimenti nel dettaglio sono di appena 7 giorni nonostante si sia cominciato a parlare della più o meno presunta entità e disponibilità di fondi dal mese di dicembre 2011. Mi sarei aspettato che in questi 5 mesi si fosse generata l’occasione per approfondire i termini della discussione almeno all’interno dei membri della maggioranza, anche per strutturare e analizzare più proposte con cognizione di cause e dati.

Inoltre non mi sembrano ancora chiari gli investimenti che si vogliono sostenere. Per “riqualificazione centro abitato”, infatti, si possono intendere molte opere che vanno dal potenziamento e abbellimento dell’illuminazione, al piastrellamento, a incentivi per la ristrutturazione guidata, ma nulla è specificato nel dettaglio nelle voci di bilancio che appaiono troppo generiche anche per l’individuazione materiale dei medesimi  punti su cui operare. Vorrei inoltre sapere che cosa si intende per decoro urbano nelle medesime frazioni su cui sono previsti accensioni di mutui.

Colgo, in questa sede, l’occasione per chiedere alla giunta che ha fatto la proposta che cosa intende fare e dove nelle tre frazioni e auspico, nelle settimane a venire,  l’apertura di un tavolo di confronto serio e trasparente con gli altri membri della maggioranza e con i cittadini.

Vorrei, inoltre, invitare il sindaco e gli altri assessori  a voler considerare con un qualche minimo di attenzione in più la proposta relativa allo smaltimento dell’eternit che, ritengo si possa fare anche in tempi brevi e a costi bassissimi.

Formulo la proposta di invitare il sindaco di Falerna con il quale ho avuto diversi colloqui per telefono e di persona affinchè possa spiegare al consiglio e alla cittadinanza i punti essenziali e le procedure da seguire per implementare il loro progetto pilota.    

Mi auguro che questa amministrazione, vista la grande quantità di opere pubbliche, sia pur ancora generiche, messe in cantiere, al fine di assicurare il miglioramento della qualità e l’abbattimento dei costi  possa adoperarsi per la pubblicazione di bandi pubblici – anche ristretti sulla base dei curricula registrati sull’albo dei tecnici –  per la selezione e l’individuazione dei professionisti da incaricare per la progettazione. Appare superfluo, infine,  suggerire di procedere con la massima trasparenza per l’indizione di gare a procedura aperta per l’appalto dei lavori.

 Cosmo Vallone

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