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Cosmo Rombolà e la sua tecnica di 3mila anni fa

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Cosmo Rombolà

Cosmo Rombolà è un noto maestro vasaio autodidatta. Vive a Caria di Drapia e passa intere giornate nel suo laboratorio presso cui ospita spesso scolaresche provenienti da tutta la Calabria. Fin da bambino Rombolà ha avuto la passione per i manufatti in argilla (in dialetto “scangioiu”). Con questo materiale crea particolari oggetti facendo uso di un’antichissima tecnica risalente a quasi tremila anni fa. Per realizzarli si è documentato sui celeberrimi studi condotti a Torre Galli negli anni ’20 dall’archeologo Paolo Orsi che hanno portato alla luce molti reperti, alcuni dei quali custoditi al Museo di Reggio Calabria. Rombolà ha approfondito e messo in pratica le tecniche usate dalle popolazioni indigene di quell’epoca e nelle sue riproduzioni di terracotta si ispira proprio ai ritrovamenti di Torre Galli.  La procedura in questione è naturale, non prevede additivi e non produce inquinamento.

L’argilla, raccolta in zona, viene impastata con l’acqua per diventare appiccicosa e modellabile. Si può anche scegliere di depurare l’impasto, cosa che alcune popolazioni antiche facevano. In questo caso il prodotto finale risulterà diverso e più pregevole. Ma si può anche evitare di “filtrare” l’ammasso. Questo viene successivamente lavorato dall’artigiano, il quale dà forma agli utensili. I manufatti, ancora “crudi”, vengono poi cotti all’aperto per 4 ore circa, appiccando un focherello su un semplicissimo terreno arato. Tra gli oggetti realizzati e usati nella vita quotidiana dell’epoca di riferimento, vi è il contenitore dell’acqua che permetteva ad esempio di trasportare il liquido sul luogo di lavoro (la nostra attuale bottiglia) assieme ad uno strano contenitore col manico usato come bicchiere. Ma anche dei piccoli  “candelabri”, con apposito spazio per l’olio per alimentare la fiamma. E poi tanti altri vasi, alcuni decorati e arricchiti con maestria e ingegno. Una passione, dunque, quella di Rombolà, una necessità chesente dentro e che deve esternare, come una vera e propria forma di espressione artistica.

Servizio a cura di MARIO VALLONE

Qui di seguito alcune foto scattate durante la visita degli alunni della scuola media di Sant’Angelo di Drapia nel laboratorio dell’artigiano.

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