Filadelfia e la sua particolarissima piazza

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FILADELFIA, 5683 abitanti. Località e frazioni: Montesoro

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CENNI STORICI

Filadelfia si trova in prossimità del bacino artificiale Angitola a 580 metri circa s.l.m., in una posizione particolare che la rende raggiungibile in poco tempo sia dal versante ionico che in quello tirrenico della Calabria. Il nome deriva dal greco e significa “fratellanza”, “amore fraterno”. Le fu dato dai suoi abitanti quale buon augurio dopo la ricostruzione (V. la sezione Altre informazioni e curiosità). Sembra che Filadelfia sia stata fondata anticamente, prima dell’anno mille (forse da monaci basiliani). Fino a fine ‘700, quindi, si chiamava Castelmonardo, appellativo che, secondo alcuni, deriva dal nome di un cavaliere longobardo (da qui un’altra ipotesi sulla fondazione di Filadelfia). Sull’origine di questo centro vi sono comunque ancora altre ipotesi. Certo è che Castelmonardo raggruppava molti centri vicini e, fino ai primi del 1800, era governato dai Pignatelli.

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Una delle caratteristiche fontane di Filadelfia
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Statue processionali filadelfiesi
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La piazza di Filadelfia

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DA VEDERE

La chiesa del Carmine, che custodisce alcune interessanti ed antiche opere; la chiesa di San Francesco di Paola; la chiesa di San Teodoro d’Amasene, originariamente abbazia basiliana; la chiesa di Santa Barbara, ricostruita ad inizio ‘900; la chiesetta di Santa Maria delle Grazie; la chiesa di San Nicola nella frazione Montesoro; il calvario; alcuni antichi palazzi del centro storico. Da visitare anche i ruderi dell’antico centro abitato Castelmonardo e i resti del convento di Santa Maria della Croce. Una delle caratteristiche di Filadelfia è la presenza sul territorio di numerose fontane ancora funzionanti che non possono sfuggire agli occhi del visitatore.

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Interno chiese Filadelfia
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Chiese ai 4 angoli della piazza di Filadelfia
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chiese

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FESTE RELIGIOSE

Santa Barbara si festeggia il 2 di settembre; la festa di San Teodoro è la terza domenica di settembre. Si festeggia inoltre: S. Antonio (13 giugno), San Rocco (16 agosto), San Francesco di Paola (ad aprile e ad agosto), la Madonna delle Grazie (ad agosto). Sono molto sentite le celebrazioni durante il periodo pasquale. Anche qui a Filadelfia, come in molti centri calabresi, viene infatti organizzata “a Cumprunta”, rievocazione dell’incontro tra Cristo Risorto e sua Madre. Venerdì Santo si svolge, inoltre, una toccante processione con delle statue portate a spalla e una bara con il Cristo morto. La bara, illuminata, è stata costruita in legno da un artigiano locale.

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Area archeologica di Castelmonardo
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Resti Castelmonardo

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PRINCIPALI EVENTI TRADIZIONALI

Nel corso dell’anno a Filadelfia si tengono diversi appuntamenti fieristici, talvolta associati alle festività o al nome di qualche Santo. Da segnalare, in tal senso, la fiera di San Francesco, l’1 e il 2 di aprile e quella di Sant’Antonio, il 12 e 13 giugno. In estate si svolgono poi due importanti sagre, entrambi ad agosto: la sagra della patata e quella della “Favoucciula” (fave tostate). Durante la stagione estiva viene inoltre organizzata una ricca e variegata rassegna di spettacoli culturali e di intrattenimento denominata “Agosto Filadelfiese”.  Per Carnevale, invece, è solitamente inscenata una esilarante operazione chirurgica del fantoccio, Carnuluvari appunto, che viene poi bruciato.

Giochi Rionali (Clicca qui)

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ALTRE INFORMAZIONI E CURIOSITà

Giochi Rionali (clicca qui)

Dopo il terremoto del 1783 i sopravvissuti si ripararono in un pianoro non proprio vicino al vecchio insediamento e, si dice supportati e coordinati dalla massoneria, disegnarono la pianta di quella che sarebbe poi stata la nuova cittadina. Diedero quindi al nuovo centro abitato delle particolari forme (ispirate ad un castrum romano), che misero in risalto un’invidiabile e moderno senso di sfruttamento degli spazi. Un lavoro veramente apprezzabile dal punto di vista urbanistico. La città venne, in pratica, riedificata su una forma quadrata, con quattro quartieri e altrettante porte a metà di ogni lato. Al centro di questo abitato non costruirono la chiesa, come avveniva negli altri centri vibonesi e altrove, ma uno spazio per le adunanze della popolazione. Le chiese furono comunque edificate in ognuno dei quattro quadranti, ma con la facciata rivolta verso i quartieri, anziché verso la piazza centrale. Tale “formato” di Filadelfia, nonostante importanti modifiche, si discerne ancora oggi. Il visitatore è immediatamente colpito, appena raggiunge Filadelfia, da questa originale forma della cittadina.

Gli abitanti di Filadelfia sono detti filadelfiesi, ma alcune autorità linguistiche propongono filadelfini e altri filadelfiani.

Il lancio del formaggio (Clicca qui)

Secondo una leggenda, nella frazione Montesoro viveva una donna che, tramite un telaio magico, tesseva manufatti i quali non si consumavano mai.

Nel 1905, l’allora Re d’Italia Vittorio Emanuele III visitò Filadelfia. Sulla via del ritorno, in località Fossari, la sua auto finì fuori strada. Un tronco impedì che precipitasse nel burrone sottostante.

Nel 1972 Filadelfia si è gemellata con una città omonima presente in Inghilterra, e con un’altra turca. Sono stati avviati, inoltre, i contatti per il gemellaggio con Philadelphia in America.

I papatuli sono dolci particolari che vengono preparati a Filadelfia (e non solo) come ex voto verso i santi, solitamente San Rocco e San Francesco. Questi dolci, nella forma, riproducono la persona graziata o le sue membra.

Nei tempi andati, una tradizione del tutto originale era la cosiddetta “Notte dei monaciedi” (i monaciedi sarebbero gli spiriti buoni e dispettosi) che si svolgeva a novembre, quasi in coincidenza con la moderna notte di Halloween.

Santa Barbara si festeggia, di norma, il 4 dicembre, ma a Filadelfia in passato, a causa del clima rigido che ostacolava il normale svolgimento dei festeggiamenti, si decise di spostarne la celebrazione in un periodo in cui il clima fosse mite. La festa si celebra perciò ad inizio settembre. Questa data rappresentava qualcosa. Più precisamente, il giorno in cui i lavoratori agricoli ricevevano la loro sospirata ricompensa per le mansioni svolte. Le entrate della festa, quindi, aumentavano anche per la Chiesa.

Molto pregiato è l’artigianato locale, soprattutto la produzione tessile e quella relativa agli utensili di ferro.

La leggenda vuole che dalle tre figure della fontana “Ficarazza”, una delle tanti presenti a Filadelfia, sgorghino: l’acqua dell’amore, l’acqua dell’odio e quella dell’oblio.

Una curiosa e antica tradizione recentemente riportata in vita, vuole che a Filadelfia si tenga la “comparsa del cammello” al posto del ballo dei giganti che tradizionalmente si tiene in quasi tutta la Calabria. Un fantoccio di stoffa con le forme di un cammello animato da due persone gira per le vie del paese e fa divertire grandi e bambini. La tradizione ha un profondo significato simbolico che risale alla liberazione di questi luoghi dagli arabi-musulmani.

In occasione della festa di San Francesco di Paola, qui a Filadelfia come in altri centri della regione,  nel passato i contadini portavano dalla campagna i propri animali e li riunivano sul sagrato della chiesa dove venivano benedetti dal prete.

Un ringraziamento all’Amministrazione Comunale ed agli impiegati comunali per le informazioni forniteci.

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