FILANDARI, 1892 abitanti. Località e frazioni: Mesiano, Scaliti, Pizzinni, Arzona
CENNI STORICI
Paese in prossimità del Monte Poro posizionato ad un’altura di 450 metri circa s.l.m., a poca distanza dal luogo dove sorgeva l’importante città-stato di Mesima (da cui Mesiano). Sulle origini e sul significato del nome Filandari esistono interpretazioni contrastanti: forse, come suggerisce immediatamente la parola stessa, il nome deriva dalle filande di seta che esistevano nella zona (secondo alcune ipotesi fu un artigiano ellenico a impiantare per primo uno stabilimento di filatura in queste zone). Secondo una tradizione-leggenda, Filandari (o meglio Mesiano) venne edificato dai locresi dopo che avevano sottomesso Hipponion (attuale Vibo Valentia). Nel corso della sua storia Filandari fu, quindi, sotto diversi domini fino ai primi dell’ottocento, periodo in cui, con la fine della feudalità e la lenta decadenza di Mesiano, venne riconosciuto come Comune autonomo. Mesiano, del quale fu casale, venne così inglobato tra le sue frazioni. I sismi, in particolare quello del 1783, portarono danni e lutti. Ma il Comune seppe sempre risollevarsi.
DA VEDERE
La chiesa di Santa Marina; la chiesa dell’Addolorata; la bellissima Grotta di Santa Cristina, attorno alla quale sono sorte delle leggende; nella frazione Mesiano si possono visitare le antiche rovine della città, soprattutto i pochi resti del castello edificato attorno all’anno mille. Le altre chiese da visitare sono: la chiesa di San Pietro a Scaliti; la chiesa di San Nicola ad Arzona; la chiesa dell’Immacolata a Pizzinni; la chiesa della Misericordia ad Arzona; la chiesa della Madonna della Neve a Mesiano; la chiesa della Madonna del Potere a Scaliti; la chiesa di San Carlo a Pizzinni. Molto belli, inoltre, alcuni portali delle antiche abitazioni.
FESTE RELIGIOSE
La festa di Santa Marina si celebra dal 15 al 17 luglio; la festa dell’Addolorata è a fine settembre; la festa della Madonna delle Neve ad agosto a Mesiano; la festa di Maria SSma del Potere ricorre a fine settembre nella frazione Scaliti; nella frazione Arzonail; la seconda domenica di agosto si celebra la festa di Maria SS.ma della Misericordia; la festa di San Carlo è a novembre a Pizzinni. Nel periodo pasquale nella frazione Arzona si tiene “Affruntata”, rievocazione dell’incontro tra Cristo Risorto e sua Madre.
PRINCIPALI EVENTI TRADIZIONALI
Tra le iniziative che si tengono nel territorio comunale da segnalare un’importante e partecipata tombolata nel periodo natalizio per raccogliere fondi destinati a scopi benefici (“Tombola del Sorriso”) e la sagra di fileja che solitamente viene organizzata in estate a Scaliti.
ALTRE INFORMAZIONI E CURIOSITà
Si dice che i locresi abbiano fondato questa città chiamandola Castel di Cibele, dal nome di una dea. Le mura della città, oggi praticamente scomparsa, sarebbero state impastate, secondo una leggenda, col sangue dei nemici.
Fino a qualche decennio fa, la strada che dalla costa portava verso l’entroterra (oggi strada provinciale 17) era costellata da una miriade di pioppi e veniva chiamata appunto “la via dei pioppi”. In alcune località, a sud del Poro, il paese di Mesiano (frazione di Filandari), trovandosi proprio lungo questo “viale”, veniva chiamato “i chiuppi” (cioè “I pioppi”). Questo appellativo viene usato ancora oggi, soprattutto dalle persone più anziane che vivono nei comuni a sud del Poro.
Fino agli anni ’60 ai “chuppi” si teneva una delle più importanti fiere della regione. In essa si trovava di tutto.
Un ringraziamento al sito www.poro.it, portale gestito dall’amico Raffaele Di Bella e fonte dalla quale abbiamo attinto alcune notizie riguardanti Filandari. Un grazie, per le informazioni forniteci, anche all’”Associazione Filandari Net”, in particolare al presidente Franco Rovito.
