Drapia rinuncia al finanziamento!!!

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Una notizia che non troverete nelle colorate e pompose (sempre meno colorate e sempre meno pompose) infografiche del Comune di Drapia pubblicate sui social e neppure nei comunicati ufficiali inviati sia a testate che a “pseudo testate” (come le chiamano loro): l’amministrazione comunale di Drapia ha rinunciato ad un corposo contributo  destinato  alla ristrutturazione dell’asilo.

Indovinate di quale frazione?

Brattirò, ovviamente.

Il finanziamento – pari a 450 mila euro – era stato concesso all’amministrazione Vita nel 2019 poco prima della scadenza del mandato.

Successivamente la Regione ha rimodulato la cifra decurtandola di 170 mila euro e la nostra amministrazione non ha trovato altra via se non quella della rinuncia.

La versione porcelliana la trovate formalizzata nel seguente atto della giunta, che ripercorre (tutti?) i passi della vicenda e che vi invito a leggere attentamente: SCARICA IL DOCUMENTO.

Tra le ragioni della rinuncia si legge anche la “necessità di consentire al Comune di partecipare a bandi simili di prossima emanazione”.

Le domande, alle quali il sindaco (non) di tutti dovrebbe rispondere, sono le seguenti:

-con la cifra rimodulata, comunque cospicua (280 mila euro!!!), possibile che non si sia riuscito a impiegarla, riprogettando, per fare interventi importanti magari non riguardanti tutto l’edificio ma buona parte di esso?

-possibile che l’amministrazione non sia riuscita a rimpinguare i fondi decurtati (cifra non impossibile) magari facendo un prestito, visto che si trattava comunque della frazione più importante del Comune che finora di finanziamenti e risorse ne ha visti davvero pochi?

-siamo sicuri che ufficio tecnico comunale abbia dedicato alla vicenda il massimo impegno e amministratori, sindaco in primis, abbiano provato in tutti i modi a cercare di recuperare e utilizzare questi fondi o che vi sia stata la massima volontà a impegnare la cifra decurtata, almeno in parte, tra le risorse comunali?

– siamo sicuri che nei prossimi simili bandi verrà assegnato importo adeguato e che tempi saranno brevi o se ne parlerà nel 2030 per completare eventuali iter e lavori?

Insomma: non sarebbe stato meglio trovare il modo per impiegare questi benedetti 280 mila euro anziché cestinarli?

L’impressione, la sensazione, anzi la certezza è che soprattutto quando vi è di mezzo Brattirò e le sue problematiche l’attenzione del primo cittadino sia minima, sia nelle piccole che nelle grandi cose, e questo penso stiano cercando di farglielo capire anche i consiglieri brattiroesi, ai quali va il mio appoggio e sostegno qualora decidessero davvero di farsi sentire.

Chi la pensa in modo diverso, chi ha una opinione diversa sulla vicenda, per cortesia, è pregato di intervenire nel dibattito e, possibilmente, argomentare.

Mario Vallone

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