Avrà un significato particolare la messa di domenica prossima delle ore 11.00 a Brattirò; lo avrà per l’intera comunità, ma soprattutto per Mimma Vita (di Giuseppe).
La maestra brattiroese lo scorso 15 febbraio, all’uscita dalla scuola, a Tropea, dove insegna, improvvisamente era svenuta, cadendo a terra priva di sensi.
Trasportata subito all’ospedale si era reso necessario il ricovero in rianimazione, viste le condizioni davvero preoccupanti. Per cercare di capire la causa di un male, così repentino quanto inspiegabile e aggressivo, i medici hanno impiegato giorni. Sono stati momenti drammatici perché Mimma ha rischiato veramente di morire. Poi, per fortuna, si è scoperto che aveva contratto, in modo tanto inconsueto quanto assurdo, un batterio raro che le aveva invaso le membrane del cervello e che avrebbe potuto causare il decesso della giovane maestra ma che – fortunatamente – è stato possibile neutralizzare.
Sono stati giorni tremendi per Brattirò. Proprio allora si propagava il contagio covid che nelle settimane successive avrebbe portato a un bilancio allucinante. Ed a quelle notizie sconfortanti si era aggiunta questa di Mimma che, proprio in quel lasso di tempo, sembrava la più grave tra le persone ricoverate anche se, è bene precisarlo, lei non ha mai contratto il coronavirus.
Mi sono sentito con Mimma Vita, la quale, nel darmi notizia della messa di ringraziamento che sarà celebrata da don Sergio Meligrana, mi ha raccontato che è stato emozionante sapere che tanta gente, in tutto il circondario, ha pregato per lei. Ora, con la messa di domenica intende ringraziare Dio per la sua guarigione, coinvolgendo altre persone in un momento di preghiera, guarigione ritenuta dai medici quantomeno inaspettata per non dire miracolosa.
Il rito religioso sarà aperto a tutti anche se, bisogna ribadirlo, l’ingresso in chiesa è contingentato a causa della pandemia.
Gli ultimi mesi per Brattirò sono stati funesti. La guarigione di Mimma è l’unica notizia buona che ci conforta e ci sprona a guardare avanti con indispensabile forza e rinnovata fiducia.
Mario Vallone
