La vena poetica di Andrea Runco

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I palpiti dell’anima

 di Andrea Runco

La fertile vena poetica di Andrea Runco ci regala la generosa silloge “I palpiti dell’anima”, il cui tema centrale è l’amore e protagonista assoluta la donna, cantata come creatura divina e insieme compagna di vita.

L’autore parte dall’amore più grande e incondizionato, quello verso Dio, ringraziando e lodando il Creatore, con puro spirito francescano per le bellezze della natura che gli ha donato e per il legame profondo con la propria donna, l’altra metà, secondo la concezione platonica, che lo completa e dà senso alla sua esistenza, in una comunanza di sentimenti e di valori.

Andrea Runco celebra la donna in tutte le sue sfumature, ora creatura angelica, come fu Beatrice per Dante, astro polare, preziosa come salgemma nelle vene della terra, ora ninfa divina, ammaliante sirena o Valchiria dei Miti Nordici, che lo avvince con seducenti promesse, ma soprattutto angelo del focolare, compagna affettuosa e madre dei propri figli, punto fermo della sua vita, i cui lineamenti gli appaiono come in un sogno all’alba, sfumati dal tempo, custodendo nella memoria il ricordo e l’immagine ormai “invisibile agli occhi ma non al cuore”: “ (…) ho appeso immagini di te a invisibili fili / sospesi al cielo stellato / del mio amore per te. “Maria, / nome che affonda le radici / nella notte dei tempi. / Nome che unisce e che divide. / Nome nel cui anagramma ha l’imperativo amare. / (…) Questo è anche il tuo nome, amore / che ti ha destinata ad amarmi sempre”.

Non manca la denuncia sociale, nei versi dedicati “Alle ragazze nere”, in cui l’autore tratta temi sempre attuali, cantando la bellezza delle donne “color d’onice e zaffiri”, spesso umiliati dal razzismo e dallo sfruttamento: “ (…) Son donne come altre ed hanno un cuore / spesso pel razzismo umiliato / ma sono anche sfruttate per l’amore / che non ha senso quand’è mercificato”, per loro, egli invoca la protezione del Signore.

Fine ultimo e nobile dei suoi versi, chiari e luminosi, è affermare la necessità di instaurare rapporti responsabili e solidi, al riparo da egoismi e desideri effimeri e materiali, nella continua mediazione delle difficoltà e delle incomprensioni, un messaggio che Andrea Runco rivolge in particolare alle nuove generazioni, affinchè comprendano l’importanza di un’unione che appaghi dal punto di vista spirituale ma anche come completamento personale, condizione essenziale per formare una famiglia, fulcro e nucleo centrale della società.

Daniela Lo Presti

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