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Economia: tutto sul conto corrente zero spese

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Trovare un conto corrente in grado di soddisfare diversi tipi di esigenze senza dover spendere troppo, o magari a spese zero, è il sogno di tutti i correntisti. In teoria, a sentire quanto pubblicizzano diversi istituti bancari, i conti a zero spese esistono veramente. Ma è proprio così o dietro alle pubblicità si celano messaggi ingannevoli?

In effetti, leggendo sulla pagina di qualeconto.net sui conti a zero spese e facendo un rapido giro di verifiche su diversi motori di ricerca che si occupano di comparare le varie offerte di conto corrente proposte dalle varie banche, notiamo che per conto corrente a zero spese si indicano quei conti correnti che non prevedono spese per le operazioni effettuate on-line, questo perché tutte le operazioni fatte tramite internet sul proprio conto, permette alla banca di risparmiare sui conti di gestione. Può accadere che qualche istituto chieda un canone mensile molto ridotto, o semplicemente si limiti a incassare l’imposta di bollo per le giacenze superiori ai 5.000 euro, che normalmente ammonta ad una spesa pari a 2,85 euro mensili, mentre altri non chiedono nè l’uno, nè l’altro. Ma vediamo in pratica, grazie all’ausilio della guida per capire qual è il miglior conto, quali sono le categorie di conti correnti a zero spese più convenienti.

Conti correnti con zero spese fisse o canone zero

Qui siamo di fronte ai cosiddetti conti correnti a canone zero, ovvero che non hanno un costo fisso mensile a titolo di canone e che permettono di effettuare diverse operazioni in modo del tutto gratuito. Attenzione però, perché in genere si tratta di sole operazioni fatte online o direttamente presso lo sportello bancomat. Inoltre, oltre alla carta bancomat (da usare per gli acquisti), è possibile effettuare prelievi gratuiti nei bancomat dello stesso circuito, mentre ci sarà da pagare una commissione per i prelievi fatti su circuiti di altri istituti bancari. In ogni caso occorre fare molta attenzione e verificare per ciascun conto quali sono le operazioni gratuite e quali quelle a pagamento, che solitamente riguardano bonifici bancari. In ogni caso, i conti a zero canone più convenienti sono: Conto corrente CheBanca, Conto corrente Arancio, Conto Fineco, Conto MyUnipol, Conto corrente YouBanking, Conto Widiba, Conto Adesso di Cariparma e Conto Webank.

Conto corrente con canone fisso basso

Un’altra categoria di conti correnti molto convenienti in grado di soddisfare quella fascia di clientela che cerca un conto corrente che permette di effettuare una serie di operazioni in modo del tutto gratuito, a fronte di un canone mensile irrisorio, che addirittura può essere azzerato a determinate condizioni (es. accredito dello stipendio). In questo modo, il correntista sa già dall’inizio quali sono le attività che può compiere senza sborsare neanche un euro e quali invece prevedono dei costi, senza sorprese a fine mese. Tra questi conti correnti spiccano Conto Tuo Clik e Conto Bancoposta Più, entrambi di Poste italiane. Inoltre, non dimentichiamo My Genius di UniCredit, un conto senza canone mensile e dai ridotti costi di gestione se si gestisce il conto da casa su internet.

Conti corrente senza canone a condizioni particolari

Alcune Banche offrono conto correnti le cui spese sono legate all’avverarsi di determinate condizioni. In particolare, Conto Mediolanum Freedom e Super Genius, sono due conti correnti senza canone mensile a condizione che si mantenga un saldo attivo di una certa entità o nel caso in cui si facciano accrediti mensili, come la pensione o lo stipendio. Se per ipotesi dovesse accadere che per alcuni mesi il saldo del conto non sia quello richiesto dalla Banca o non si accrediti lo stipendio, il correntista dovrà corrispondere alla Banca il canone mensile. In conclusione possiamo dire che rispetto a qualche anno fa esiste la possibilità concreta di risparmiare sul conto corrente, basta scegliere quello più adatto alle nostre esigenze e chiedere sempre un resoconto delle operazioni a pagamento e di quelle gratuite, in modo da non avere sorprese a fine anno.

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