Anni fa, un 25 aprile, durante la mia permanenza a Siena come studente universitario, fui intervistato da un’emittente locale. Mi chiesero: “Sai cosa si festeggia?”. “Si.”- risposi; senza esitare, per certi aspetti sorprendendo il mio intervistatore. “Per te, che sei giovanissimo, che senso ha questa festa?”. Ed io: “Il 25 aprile rappresenta i valori della resistenza e dell’antifascismo su cui si basa il nostro regime democratico”.
Ho sempre omaggiato questa ricorrenza, più di molte altre.
I morti vanno tutti rispettati, certamente: rispetto per tutti coloro che hanno perso la vita per ciò in cui credevano. Ma non bisogna dimenticare che molti si schierarono col nazifascismo, molti altri a difesa della libertà, per la democrazia. Io sto dalla parte di quest’ultimi, mi riconosco nella loro lotta ed a loro sarò per sempre grato.
Tra queste persone, tra i partigiani, c’era anche mio nonno Francesco del quale, in occasione della Festa della Liberazione, voglio condividerne il ricordo, omaggiandolo, invitandovi a leggere (o rileggere) il seguente articolo a lui dedicato: vai al post.
MarioVallone
