Torna il Tamburello festival

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Il 18 agosto, dopo un anno di pausa, ritornerà il Tamburello festival. La dodicesima edizione rispetta i canoni di quelle precedenti.

In apertura, un grande nome della tradizione, il più noto e prestigioso: Otello Profazio, accompagnato dalla chitarra di Saverio Viglianisi. Il noto cantastorie calabrese, fresco di assegnazione del “Premio Tenco 2016” aprirà gli spettacoli della serata.

Una scelta, ancora una volta, controcorrente da parte del Centro studi Aramoni. A seguire, il gruppo Giamberiani che propone musiche e canti calabresi senza vincolarsi a stereotipi o standard precostituiti.

Una formazione che registra solo l’utilizzo di strumenti calabresi. Con loro eseguirà due brani anche la talentuosa vocalist locale, Mariachiara Carrozzo. La parte concertistica verrà conclusa dalla band Parafonè che appassiona le piazze calabresi da tanti anni con il suo sound accattivante ed eseguito con passione e professionalità. Durante la serata non mancherà la “Galleria d’arti e… mille sapori!” e il Laboratorio degli strumenti musicali calabresi. Sarà, altresì, proiettato un video con alcuni immagini di suonatori tradizionali.

Immancabili le tradizioni del ciclo normanno con il rituale ballo dei Giganti Mata e Grifone e con la Cameiuzza. A fare da cornice le due sagre: fileia, dolci e altre prelibatezze locali. Per le vie del paese, il consueto teatro da strada. Il tema del festival, quest’anno, sarà dedicato alla “Dispenzata”. Di cosa si tratta? Un tempo ‘a dispenzata era la dedica che si articolava in due versi aggiunti in maniera improvvisata alla fine della canzone. E quindi, l’edizione di quest’anno, per la prima volta, focalizzerà la sua attenzione sul canto nella tradizione popolare.

Centro studi umanistici e scientifici Aramoni

Manifesto 2016 piccolo

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