Un solo Comune: Capo Vaticano

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Nel corso del Consiglio regionale dell’1 agosto è stata posta in discussione una proposta di legge relativa alla fusione dei comuni di Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace, Spezzano piccolo e Trenta.
Intervenendo in aula ho sottolineato l’importanza della scelta della fusione di questi piccoli comuni in un’ottica di rafforzamento di identità territoriali importanti che andranno a costituire una importante realtà nello scacchiere calabrese.
Nel corso del mio intervento ho voluto lanciare anche l’idea dell’apertura di una discussione approfondita con le amministrazioni, con i sindaci ed i consigli comunali e con le popolazioni di Ricadi Spilinga e Joppolo per ragionare sull’ipotesi della costituzione di un unico comune del comprensorio poro-capo Vaticano.
Pur rispettando e mantenendo le identità territoriali dei municipi in questione, in effetti ritengo sia utile far partire un dibattito che guardi alla maturazione di un percorso unitario che porti al rafforzamento di tre aree territoriali di fatto conurbate che potrebbero così vivere i benefici di una dimensione aggregata sotto il brand internazionale di  Capo Vaticano.
Coniugare e mettere insieme le bellezze naturali di Ricadi e Joppolo, le ricchezze enogastronomiche di Spilinga e del comprensorio del Poro, rendere tre piccoli comuni un’unica e forte realtà politico amministrativa costruendo un unicum e superando debolezze strutturali oramai insostenibili potrebbe rappresentare un’importante occasione di sviluppo e rafforzamento di un comprensorio che mettendo insieme territori, identità, risorse naturali, prodotti come la ‘nduja, il pecorino del poro, e la cipolla rossa può costruire una dimensione internazionale straordinaria.

Michele Mirabello
Consigliere regionale della calabria

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