Una situazione insostenibile

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Continua l’attività del Comitato spontaneo dei cittadini di Santa Domenica, costituitisi di recente a seguito del perdurare delle pessime condizioni dell’acqua. Nei giorni scorsi il comitato, in una pubblica riunione tenutasi presso l’oratorio parrocchiale, ha incontrato i cittadini per fare il punto sulle attività svolte in questi mesi e per programmare le attività future.

Dall’incontro è emersa  l’indignazione per il perdurare di una condizione grave che rappresenta un potenziale rischio per la salute, oltre al disaggio oramai insostenibile. Dai cittadini, oltre all’apprezzamento per l’attività svolta, è emersa la ferma volontà di continuare nella protesta per arrivare alla soluzione del problema.

In quest’ottica, tra l’altro, il coordinamento, visto il perdurare delle condizioni dell’acqua che continua a giungere nelle case dei cittadini di colore marrone e pertanto inutilizzabile, ha incontrato l’On. Dalila Nesci alla quale ha rappresentato le difficoltà con le quali la comunità è costretta a convivere.

Dall’incontro, con l’on. Nesci, è emersa la preoccupazione per il perdurare delle condizioni dell’acqua e la necessità che le istituzioni, ai vari livelli, si adoperino per la soluzione del problema. In particolare è stata segnalata la necessità di intervenire presso la So. Ri. Cal , attuale gestore delle acque calabresi e quindi anche delle fonti di adduzione che servono molti dei comuni della fascia costiera vibonese e, nello specifico, del comune di Ricadi.

Non è più tempo di soluzioni tampone, hanno aggiunto i componenti del coordinamento, ma è necessario che vi siano interventi radicali che risolvano il problema alla radice. E’ indispensabile avviare interventi strutturali organici che rendano la captazione e la distribuzione dell’acqua sicura e mettano fine ai disaggi a cui la popolazione è costretta da molto tempo. Contestualmente il comitato ha invocato, nell’immediato, un controllo straordinario delle condizioni delle acque, anche in modo settoriale, che non si limiti solo ad alcuni dei parametri ma che ne approfondisca la condizione generale al fine di escludere eventuali altre contaminazioni così da divenire un indicatore vero delle cause che determinano la condizione dell’acqua.

Nel contempo giungono i primi importanti riscontri dell’attività fin qui svolta dal comitato a seguito dell’invio di una nota di protesta, suffragata da 1.427 firme, al Procuratore della Repubblica, al Prefetto, al Direttore Generale e al Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale, al Ministro della Salute, al Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, al Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, al Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato e agli enti gestori. Nei giorni scorsi si è registrato un primo intervento dei Nas che hanno incontrato una delegazione del coordinamento e una nota di riscontro dell’A.S.P. di Vibo Valentia a mezzo della quale viene sollecitata la So. Ri. Cal e il Comune di Ricadi, ad adottare tempestivamente  appositi provvedimenti per l’eliminazione di tutte le non conformità rilevate

A seguito dell’attività del coordinamento si è registrato, tra l’altro, il fattivo interessamento dell’On. Nicodemo Oliverio il quale ha presentato un’interrogazione ai Ministri della Salute e dell’Ambiente e del Consigliere Regionale Giuseppe Mangialavori che ha presentato analoga interrogazione alla Regione

Santa Domenica di Ricadi li 07/07/2016

Il Coordinamento per la tutela dell’acqua pubblica

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