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Nella sala consiliare di Ricadi le opere del progetto “CLIL & TIC”

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Spiegare un argomento fisico-matematico a volte può diventare un gioco, soprattutto se coloro che si vogliono coinvolgere sono alunni delle scuole primarie. Come stimolare la loro curiosità se non con colori, disegni e allegria? Il segreto, in fondo, è tutto qui.

Ciò è accaduto nella provincia di Vibo Valentia dove, da qualche giorno, grazie alla disponibilità di Giulia Russo, neo eletta sindaco di Ricadi, le pareti della Sala Consiliare del Comune ospitano i lavori realizzati dagli alunni delle scuole primarie degli Istituti Comprensivi di Ricadi, Tropea, Briatico, Nicotera Rombiolo, la Garibaldi di Vibo Valentia e la Vespucci di Vibo Marina, nell’ambito del Progetto Rete “CLIL & TIC” sviluppato, con l’Istituto di Ricadi come capofila, durante l’anno scolastico appena concluso.
CLIL, cos’è? È un acronimo, una sigla, cioè, per indicare quello che in italiano può essere tradottocome apprendimento integrato di lingua e contenuti, con riferimento all’insegnamento di una qualsiasi disciplina in lingua straniera con un duplice obiettivo: potenziare l’apprendimento, nella fattispecie, della lingua inglese e approfondire i contenuti di altre discipline.
Argomento generale del progetto, che ha coinvolto le scuole della provincia di Vibo Valentia, la Teoria del Caos, trattata in maniera semplice per consentire agli alunni, privi di conoscenze fisico-matematiche adeguate sul tema, di interagire ugualmente con gli oggetti caratteristici del caos, gli attrattori, individuandoli, in particolare, negli elementi naturali.
“Può il batter d’ali di una farfalla in Brasile provocare un tornado in Texas?”. Questo il titolo della conferenza tenuta nel 1972 dal matematico e meteorologo statunitense Edward Norton Lorenz parlando di uno dei primi “attrattori strani” mai identificati, caratterizzato dalla tipica forma a “farfalla” e alla base della Teoria del Caos. Ma cosa voleva dire Lorenz parlando dell’effetto farfalla? Che piccole azioni possono contribuire a generare grandi cambiamenti in un sistema sociale, ambientale o legato alle emozioni e agli stati d’animo. Ciò che facciamo oggi influirà, cioè, sul nostro futuro.
Ad ogni scuola è stata assegnata una tematica da approfondire, poi confluita in un prodotto finale per l’allestimento del Museo del CAOS, oggi, per l’appunto, nella Sala Consiliare del Comune di Ricadi. Un luogo istituzionale, certamente, ma che con questa iniziativa è diventato simbolo di freschezza delle idee con iniziative fruibili dalla cittadinanza, come può essere l’invito ad ammirare questo piccolo miracolo calabrese in nome della scienza.

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