L’inizio di una nuova stagione?

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logo-legambienteCi auguriamo che l’apertura del belvedere di “Praia di Fuoco” sia l’inizio di una nuova stagione, fatta di regole e di legalità e non si limiti ad un fatto episodico.

Il circolo di Legambiente, da anni, denuncia pubblicamente gli abusi che si sono perpetrati, soprattutto, lunga la costa, senza riscontri tangibili.

Nel corso degli anni, nonostante le denunce e le proteste pubbliche portate avanti da questa associazione, tutto è continuato senza grossi scossoni e quello che, agli occhi di tutti, appariva come uno scempio frutto di marcate illegalità è stato spesso ricondotto in una pseudo apparente legalità.

A nulla sono valse le battaglie condotte, per anni, anche in consiglio comunale.   

Nonostante le proteste e le varie denunce, continua a vigere, da quasi venti anni, un piano strutturale che consente, grazie ad una variante approvata in consiglio, in spregio alle leggi regionali e nazionali, di costruire a soli 30 metri dalla battigia e di raddoppiare la volumetria rispetto al passato. Si continuano a sversare liquami a mare e si tracciano nuovi accessi privati alle spiagge sventrando la falesia. Si realizzano scogliere artificiali e muraglioni sulla sabbia a protezione di aree private limitando, sempre più, gli spazi pubblici. Si continua a costruire senza recuperare l’esistente e continuano a rimanere sbarrati antichi viottoli e vecchi tratturi da sempre di uso pubblico. Si snaturano i centri storici e si demoliscono le case di “bresta” e con loro la nostra storia e la nostra identità.

Dove era lo stato in questi anni e perché è stato possibile devastare uno dei litorali più belli della Calabria

Ci auguriamo che, partendo dall’apertura del belvedere, azione meritoria  a cui va il nostro plauso, si vada oltre e si proceda, tra l’altro anche all’apertura di altri accessi, oggi chiusi, ad iniziare dal viottolo che, partendo proprio da quel belvedere, conduce alle spiaggette di Praia di fuoco. Un viottolo, di uso pubblico, il cui accesso, da oramai troppo tempo, risulta sbarrato, nonostante le proteste e le denunce di questo circolo.

Auspichiamo che altri accessi di uso pubblico, come quello che conduce alla spiaggia della Scalea, da qui a poco non vengano chiusi e che vi sia un adeguata vigilanza sul territorio che impedisca, preventivamente, il compiersi di nuovi scempi che spesso, nel silenzio generale e con la distrazione delle istituzioni e della politica, diventano irreparabili.

Circolo Legambiente Santa Domenica di Ricadi (VV)

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