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CSV, un anno di volontariato

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Fine anno è tempo di bilanci e consuntivi, si tirano le somme dell’attività svolta nell’anno appena chiuso. E’ stato un anno importante per il CSV  (Centro Servizi per il Volontariato) della Provincia di Vibo Valentia. Che quest’anno ha compiuto il 10° anniversario raggiungendo un traguardo importante che merita di essere adeguatamente rilevato in un periodo in cuii lsistema di welfare state è entrato in una crisi profonda che si traduce da un lato in una sempre più ridotta disponibilità di risorse finanziarie e dall’altro nell’aumento delle persone bisognose di  assistenza e anche per sottolineare questo momento che vuole essere occasione di stimolo per “pensare”nuovi scenari di operatività per le associazioni di volontariato, le quali devono adeguarsi alle mutate condizioni molto probabilmente irreversibili.

Le attuali condizioni economiche, politiche e sociali della Provincia di Vibo Valentia sono caratterizzate da una diffusa crisi materiale, di valori, di assunzione di responsabilità. La crisi economica in atto da più di 7 anni, non ha certo contribuito al miglioramento della situazione, anzi è stata compartecipe dell’ulteriore declino sociale ed economico che si è vissuto e si continua a vivere  tutt’oggi. Il fenomeno della perdita del lavoro e i rischi di esclusione sociale sono divenuti, di conseguenza più evidenti e riguardano tutte le fasce sociali. A tutto ciò possiamo aggiungere l’invecchiamento della popolazione, con un rapporto di 139,3 anziani ogni 100 giovani, l’incremento dell’emigrazione da parte dei giovani calabresi che si aggiunge al processo di indebolimento della famiglia tradizionale incapace, allo stato attuale delle cose, di svolgere una funzione di “ammortizzatore economico/sociale” come spesso è avvenuto nel recente passato.

Da tutto ciò purtroppo, anche il mondo del volontariato non è immune, in particolare la continua mancanza di risorse economiche non consente più il finanziamento e la possibile stabilizzazione delle iniziative proposte dalle OdV del territorio. Nel nostro contesto, il volontariato, pur presente e diffuso sul territorio, appare ancora frammentato  e poco consapevole della propria potenzialità. Gli enti pubblici, in mancanza di risorse ed a fronte di sempre maggiori tagli di risorse nei bilanci, tendono a “liberarsi” delle problematiche sociali passando la palla alle organizzazioni di volontariato, senza peraltro destinare risorse, con il concreto rischio di sostituzione dell’ente pubblico da parte del volontariato.

In questo contesto si colloca il ruolo e la visione del CSV di Vibo, tra i cui compiti vi è quello di incentivare la ricerca di energie necessarie per superare le difficoltà e guardare al futuro con maggiore ottimismo.  Il CSV pertanto, è chiamato non solo a rispondere alle esigenze particolari di singole associazioni o gruppi ma anche a farsi promotore di una riflessione comune sulle opportunità e i problemi dello sviluppo dell’azione del volontariato locale, affrontando le difficoltà e le problematiche dell’attuale fase storica come prospettiva strategica di sviluppo delle proprie attività. In questa direzione, nonostante i continui tagli e le continue riduzioni di fondi destinati al Centro, l’azione del CSV per il 2105 sarà finalizzata al consolidamento ed allo sviluppo di condizioni favorevoli.

  • Rafforzare la partecipazione del Volontariato al CSV di Vibo;
  • Fare rete con altri Enti ed Istituzioni del territorio;
  • Rafforzare la presenza sul territorio;
  • Operare per ridurre la frammentazione dell’associazionismo;
  • Promuovere l’associazione in rete tra le OdV ed altri soggetti del territorio;
  • Promuovere l’innovazione ed il ruolo distintivo del volontariato;
  • Promuovere il ricambio generazionale nelle associazioni

Le problematiche che  le associazioni si trovano ad affrontare e i bisogni da queste espressi, individuati sia attraverso l’analisi dei dati raccolti con la somministrazione di questionari ad hoc e da incontri organizzati sia dal continuo contatto durante tutto l’anno con l’utenza del Centro,  hanno portato alla stesura di un piano strategico di azione per facilitare le OdV del territorio a svolgere il proprio ruolo di sussidiarietà, previsto dalla Costituzione all’art. 118 bis nonché quello  individuato nel mandato legislativo della L.266/91 e della L.R. 33/2012.

In considerazione della scarsità di risorse non tutte le richieste e le problematiche individuate potranno ricevere una risposta immediata, ma sarà data precedenza alle richieste prioritarie attuando una pianificazione strategica e relative azioni partendo dai dati dall’analisi dei dati raccolti direttamente da questo CSV.

Il Volontariato dovrà essere in grado di fornire una risposta concreta al bisogno immediato ma nello stesso tempo essere capace di stimolare il sistema politico perché intervenga a rimuovere le cause che hanno generato quel bisogno. Ciò significa rifiutare il semplice ruolo di ammortizzatore sociale o tappabuchi delle deficienze e inefficienze delle istituzioni per divenire un soggetto attivo e propositivo nella programmazione, gestione e valutazione degli interventi sul territorio, in concorso con gli altri attori coinvolti, assumendo quel ruolo politico di portatori di istanze, segnalatori di disservizi ed inefficienze e rilevatori dei bisogni inespressi, in particolare dalle categorie di cittadini più deboli ed emarginate.  Molte sono le sfide che il volontariato dovrà affrontare nei prossimi anni e per le quali il  nostro Centro dovrà attrezzarsi per garantire risposte pronte ed efficaci ai bisogni che ne scaturiranno.

                                                                                               Il Presidente del CSV di Vibo Valentia

Dott. Roberto GARZULLI

 

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