A Carìa una strada intitolata a San Giovanni XXIII

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RONCALLI-3Giovedì 8 maggio alle ore 19:00 nella chiesa della Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo  Sua Eccellenza mons. Luigi Renzo Vescovo della Diocesi di Mileto- Nicotera-Tropea presiederà la celebrazione  Eucaristica in occasione dell’ultimazione dei lavori di restauro che hanno interessato l’edificio religioso cariese. Dopo la celebrazione, sempre alla presenza del Vescovo, verrà intitolata la strada comunale Caria- Brattirò a Giovanni XXIII, proclamato santo inseme a Giovanni Paolo II lo scorso 27 aprile.

L’intitolazione della strada a San Giovanni XXIII è stata voluta dall’Amministrazione Comunale di Drapia  per ricordare anche la visita che il Sommo Pontefice, quando ancora era semplicemente  mons. Angelo Giuseppe Roncalli, fece al paese di Caria il 4 novembre 1923.

Roncalli, giunto a Carìa da Tropea, accompagnato da mons. Carlo Toraldo, volle recarsi  in chiesa dove trovò un gruppo di fedeli raccolti in preghiera e rivolse loro parole di compiacimento e di esortazione alla fede.

Dopo la breve visita alla chiesa parrocchiale i due monsignori  pranzarono,  nei giardini del castello Galluppi, allora di proprietà della famiglia Toraldo e vollero a pranzo con loro l’allora parroco di Carìa don Antonio Pugliese e l’economo don Francesco Pugliese. 

Divenuto Papa (35 anni dopo la visita a Carìa) Roncalli in Vaticano raccontava con gioia la lieta giornata trascorsa a Carìa a mons. Bonfiglioli, vescovo di Tropea, a mons. Giovanni Vennera, vescovo di S. Nicolas e al Salesiano don Agostino Pugliese da Carìa.

Uno fra i primi telegrammi, dopo la sua elezione al soglio pontificio Giovanni XXIII lo mandò a Carìa e fino ad una ventina di anni fa si conservava, ben incorniciato, nella cappella di Maria Ausiliatrice nella chiesa parrocchiale. Una volta saputo che si doveva rinnovare il pavimento della chiesa parrocchiale di Carìa, il Papa volle partecipare alle spese con la cospicua somma di lire 70.000. 

La visita di Giovanni XXIII a Carìa è tramandata ai posteri da due lapidi. La prima affissa alla facciata della chiesa parrocchiale; mentre le seconda sulla facciata del Castello Galluppi.

Quando il 29 giugno del 1961, fu scoperta la lapide posta sulla facciata della chiesa  venne mandato un telegramma a Giovanni XXIII, il quale rispose a mezzo del sostituto mons. Angelo Dell’Acqua con una lettera conservata nell’archivio parrocchiale nella quale chiedeva che venisse mandata copia della iscrizione; il che fu eseguito.

Giovedì, dunque, l’intitolazione della via a Giovanni XXIII che contribuirà a tramandare oltre che la grande figura di un Santo Pontefice anche la storica visita del  4 novembre 1923.

                                                                                                                                                                                                 Francesco Pugliese

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