Una cultura che non gode di molta attenzione

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cisalLa cultura della prevenzione, da queste parti, quasi a tutti i livelli, come ormai ampiamente dimostrato, non gode di molta attenzione.

Se, soprattutto gli amministratori comunali se ne facessero, una volta per tutte,  carico, probabilmente qualche guaio serio, almeno sul piano del dissesto idrogeologico, potrebbe anche essere evitato.

Ci riferiamo a quelli che sono considerati le risposte agli  annunci di “allerta meteo”  che vengono presi, da chi di dovere, appunto, soltanto come annunci , senza prestare  loro la più adeguata attenzione.

Se i nostri amministratori, e perché no anche i politici, non si mettono in testa che bisogna fare qualcosa per tentare di prevenire o quanto meno ridimensionare i possibili danni causati dal maltempo, per tutta la popolazione il rischio effetti pesanti da alluvioni rimarrà sempre alto.

Fare qualcosa significa assolvere a tutti quegli adempimenti necessari per scongiurare il possibile intasamento di tombini e cunette, sempre colmi di detriti,  che hanno sempre favorito pericolosi allagamenti.

L’appello della Cisal è rivolto al sindaco della città ed ai responsabili di settore.

Quanto è accaduto in questi giorni in Sardegna e nella nostra regione deve rappresentare un forte stimolo per i nostri amministratori che non possono non avere in cima ai programmi d’intervento il pensiero su come prevenire possibili guasti da alluvione .

Vibo Valentia,  in caso di alluvione, non può trasformarsi  in una nuova Giampilieri.

I precedenti sinistri ambientali , ad iniziare dall’alluvione del  7 luglio 2006, non fanno dormire sonni tranquilli.

Promuovere sin d’ora una accurata pulizia delle strade, di tombini e cunette significa affrontare con meno la possibilità di meno rischi gli effetti di nubifragi o alluvioni che rappresentano sempre un momento di forte panico per la stessa popolazione.

Non è tutto: in questa  chiamata verso una maggiore sensibilità di comportamenti non può non trovare posto anche una considerazione su quelli che sono sempre stati gli effetti devastanti della mancata raccolta dei rifiuti solidi urbani.

La città sta soffrendo enormemente il perdurante accumulo di immondizie  che costituisce un ennesimo  stato di indecenza.

I cittadini pagano le conseguenze del cattivo metodo di funzionamento di un modo di fare politica che vede ancora una volta l’amministrazione comunale soccombere al  discutibile  sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

Da anni siamo legati alle “bizze” del sito di Pianopoli e di quanto accade intorno alla sua organizzazione senza la possibilità di garantire, conseguentemente, ai cittadini il diritto alla salvaguardia dell’igiene pubblica e ambientale.

Vibo Valentia continua, in questi giorni, a rappresentare uno spettacolo  indecente e quel che più preoccupa è la situazione  igienico sanitaria che si vive, per esempio, a ridosso delle scuole, specie in quella primaria e dell’infanzia.

Cumuli di immondizie fanno da raccapricciante cornice attorno ai cassonetti posizionati all’uscita di ogni scuola. Centinaia di bambini  sono costretti a fare i conti con l’odore nauseabondo che si sprigiona dai rifiuti.

Un vero attentato alla salute pubblica sopratutto per bambini indifesi.

 

Filippo Curtosi 

Segretario Provinciale Aggiunto CISAL

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