Un provvedimento da rivedere

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logo-sbv-300x225Non capita tutti i giorni di trovare un amministratore, come nel caso l’attuale commissario straordinario della Provincia, prefetto Mario Ciclosi, che decide, sulla base di una difficoltà economica persistente, di tarpare le ali alla promozione e allo sviluppo della cultura.

L’incauto provvedimento adottato dal massimo dirigente dell’Ente di Palazzo ex Enel suona come un severo disconoscimento ad una attività che soprattutto in questo ultimo decennio ha avuto il potere di costituire un vero e proprio fiore all’occhiello per Vibo Valentia il il suo territorio.

Le iniziative assunte dal Sistema Bibliotecario Vibonese, diretto da Gilberto Floriani, giova ricordare, hanno permesso alla cultura vibonese di divenire presto competitiva con le altre realtà regionali oltre che rappresentare un forte segnale di sostegno a tutta l’attività da qualsiasi angolatura la si voglia giudicare.

Per cui non può che ritenersi assurda la capacità di penalizzare il percorso di un Polo culturale che rappresenta tutt’oggi per questo territorio un sicuro punto di riferimento per l’avviato processo di sviluppo di una società che continua a puntare sulla crescita della cultura per risolvere anche i problemi di tutti i giorni.

Quel che sorprende la Cisal è come mai un amministratore di talento, quale il Commissario straordinario della Provincia, non abbia saputo discernere i tagli alla spesa considerando il Sistema Bibliotecario Vibonese come un’Azienda che succhia il sangue all’Ente producendo scarso interesse per i bisogni di una popolazione.

Il Prefetto Mario Ciclosi, che sicuramente continua a gestire una barca che va sempre più affondando, avrebbe fatto bene a meglio considerare il ruolo e la funzione del Sbv nell’ambito delle attività più complessive che conferiscono dignità e valorizzazione alla storia e alla identità di una provincia che ha pienamente goduto fino ad oggi dei conferimenti culturali che sono intervenuti lungo il cammino della sua intensa e qualificata attività.

Ecco perchè la Cisal, interpretando anch’essa il pensiero di quanti ben comprendono l’errore dell’Amministratore di quel che resta dell’Azienda Provincia, invita ad un ripensamento e ad una seria riconsiderazione della assurda delibera.

Vibo Valentia, in questo particolare momento storico dove la il sistema culturale messo in atto dal Sbv assume un ruolo di estrema importanza per il superamento di molti problemi, se volete anche di natura sociale, ha bisogno di continuare a credere nell’opera del Sbv, una struttura che ha sempre incassato invidiabili momenti di qualità nell’area del confronto civile e democratico.

Questo vuol dire che il Sbv non può essere interessato alla politica dello spending review della Provincia se non in maniera parziale.

La Cisal ritiene che il Sbv possa anche prendere atto che in momenti di estrema crisi economica come questi che stanno travolgendo intensamente anche l’Ente Provincia si possa tollerare un ridimensionamento del sostegno economico.

In sostanza è anche giusto che l’entità dei fondi erogati per la gestione del Sbv venga rivisitato ma a patto che venga riconosciuto e non interrotto il brillante ruolo di marcia che Gilberto Floriani e collaboratori hanno saputo imprimere fino ad oggi.

Filippo Curtosi

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