Un problema gravissimo del vibonese: randagismo canino e abbandoni

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viboneseSono trascorsi ormai 4 anni dal primo resoconto che feci sulla situazione del Canile municipale di Vibo e in genere sul problema gravissimo del randagismo canino e degli abbandoni in questa Provincia, ma, a parte 2 cambi di gestione e qualche generica miglioria alla struttura, la situazione è sempre la stessa .. ovviamente! come potrebbe essere migliorata se la Burocrazia pubblica – il vero cancro, il mostro con 7 teste – continua a prevalere sul senso di responsabilità istituzionale, soprattutto a livello di Prefettura?! 4 anni di blah blah blah con tutte le Istituzioni senza alcun riscontro concreto nei 4 settori strategici: a) censimento dei randagi, b) sterilizzazione a tappeto, c) piano intercomunale (o comprensoriale) in obbedienza alle Leggi o Decreti regionali con responsabilizzazione dei cittadini, d) CONTROLLI E SANZIONI severe per gli inadempienti.

In fondo niente di molto differente dalla raccolta differenziata o dai celebri Piani spiaggia, salvo che qui parliamo di “cani” (o magari anche di “gatti”). Mercoledì scorso 9 Ottobre n-esimo incontro in Prefettura, grandi impegni dei Sindaci per una cosa che chiamano “Canile sanitario” e per un ampliamento del Canile di Vibo, che dovrebbe diventare punto di accumulazione, non si capisce bene come e perché, salvo che vorrebbero farsi dare una mano dall’ENPA. Giovedì 10 a mezzogiorno n-esimo incontro con il Sindaco di Vibo, stavolta Nicola D’Agostino, e con l’Assessore Pietro Comito (presenti l’On.le Carla Rocchi, Pres.di ENPA-ONLUS, Ente nazionale protezione animali, la Sig.ra Enrica Saccani dell’ENPA, curatrice del Canile Mun.le, la Sig.ra Mariella Mosca, Del. di Animalisti italiani, la Sig.ra Maria Iannuzzi della Lega per la difesa del cane, entrambe socie dell’ENPA, il Dr Filippo Laria dell’ASP); motivo?! il Canile sta scoppiando e il Comune chiede aiuto logistico e finanziario a una ONLUS!! e allora ecco che l’ENPA, attualmente già accollatosi i 200 cani della struttura di Vibo da accudire e tutelare dietro semplice rimborso delle spese sostenute per cibo, medicine e cure veterinarie, tramite il suo Presidente On.le Carla Rocchi, risponde (sintetizzo) che farà quanto è in suo potere per sgravare la struttura vibonese di qualche decina di cani al mese, liberando così risorse logistiche.

Bene! ma non sarà affatto bene, sarà la solita pezza calda, se il Comune non intenderà attivarsi seriamente e sollecitare la Prefettura e/o gli Assessori regionali competenti affinché richiamino al dovere di collaborazione finanziaria e logistica anche gli altri Sindaci della Provincia, i quali attualmente contribuiscono più all’aggravarsi del problema piuttosto che alla sua soluzione non facendo nulla ma tollerando che i loro randagi o i loro abbandoni si riversino sulla struttura vibonese; d’altronde, un qualche intervento istituzionale imperativo mi parrebbe il minimo che ci si debba attendere da un Organo di Governo locale e dall’Amministrazione regionale, visto che si tratta di un’emergenza sanitaria, di ordine pubblico e di sicurezza. “Non abbiamo denari” è sempre stata la ricorrente risposta della maggioranza della 50ina di Comuni dell’area! e secondo loro questo dovrebbe significare che ad esempio un cittadino, o chiunque passi per Zaccanopoli, deve continuare a rischiare di essere morsicato da un randagio con pericolo di infezione e senza probabilità di risarcimento, oppure che un cane uscito dal terreno del suo padrone provochi un incidente sulla pubblica via nella completa apatia istituzionale perché nel Paese delle supertasse i Comuni si dichiarano “poveri”?! ma dove va a finire questo Everest di soldi, visto che il Debito nazionale sale di continuo insieme alle addizionali regionali e comunali, mentre le strade restano inesorabilmente dei tavoli da biliardo, 6 buche ogni 2 metri?! e dovremmo tollerare che il Canile municipale di Vibo sia ancora trattato come una Cenerentola, pur sostenendo il fabbisogno di tutta la Provincia, mentre ai canili privati vanno rimborsi 3 volte superiori, sempre con la desueta e pretestuosa scusa che “Questo è il Mercato”?! Sarà mica per cose come queste che il Comune di Vibo non ha i soldi per il Canile?! una musichetta già sentita e un film già visto!! Ora l’ENPA, che in questo frangente opererà “Pro Bono”, che farà se tra 4 o 5 mesi vedrà che alle parole non fanno seguito delle iniziative concrete?! che dopo 1 anno di vergognosi, irresponsabili e criminali abbandoni, del progetto di sterilizzazione gratuita su tutto il territorio provinciale da loro proposto non si vede al solito manco l’ombra?! oppure che non si riesce nemmeno a imporre ai Comuni di avviare un progetto di mini-strutture satelliti, come saggiamente suggerito dalla Sig.ra Carla Rocchi?! da cittadino e contribuente non potrei criticare l’ONLUS in questione se decidesse di chiudere il rubinetto dell’impegno civile e lasciasse gli “apatici” al loro destino nonostante l’amore per gli Animali.

Del resto, in Calabria non c’è forse l’attitudine a lasciare tutto com’è in attesa della catastrofe finale?! se è vero per i Piani spiaggia perché non dovrebbe esser vero per degli .. insignificanti cani?!”.

Sergio Di Stefano

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