
Continuano a rimanere senza risposta le interrogazioni presentate dal consigliere di minoranza, Franco Saragò del gruppo Il Girasole, in ordine alla gestione delle spiagge del comune di Ricadi. A darne notizia lo stesso Saragò tramite un comunicato diramato ai media locali.
Dopo mesi di attesa – specifica lo stesso consigliere Saragò- nonostante abbia presentato al Sindaco e all’Assessore al Turismo, un’interrogazione al fine di ottenere l’elenco di tutte le concessioni delle spiagge corredate dalla dimensione delle aree e dalle mappe topografiche necessarie per l’esatta individuazione delle stesse, non ha, ad oggi, ottenuto in merito alcuna risposta.
“Una prassi, oramai, consolidata quella dell’omessa risposta- la definisce Saragò- tanto che giacciono inevase altre interrogazioni relative alla gestione delle spiagge.”
In particolare, da un anno lo stesso consigliere è in attesa di risposta ad un’interrogazione relativa alla mancanza di adeguati accessi per i disabili a mezzo della quale veniva, tra l’altro, chiesto se le strutture di balneazione fossero conformi alle prescrizione di cui alla Legge 104/1992.
“Nonostante le interrogazioni – ha proseguito il consigliere – siano uno strumento introdotto dalla legge per garantire l’attività dei consiglieri e alle quali bisogna rispondere entro trenta giorni, ci siamo oramai quasi abituati a questa prassi che è la dimostrazione di quanto sia scarso il rispetto per il consiglio comunale. Appare, però, ancora più grave dover constatare che, nonostante il trascorrere degli anni, i problemi legati alla gestione delle spiagge del comune di Ricadi rimangono sempre gli stessi ed, in molti casi, di gran lunga aggravati. Nonostante l’amministrazione -ha affermato nel prosieguo del suo intervento Saragò- dal suo insediamento, continui, con una buona dose di faccia tosta, a proclamare rivoluzioni, la gestione delle spiagge, che rappresentano la ricchezza di un territorio che aspira ad essere la punta di diamante del turismo calabrese, rimangono da terzo mondo. La quasi totalità delle spiagge pubbliche continuano ad essere off-limits per i disabili e anche quelle munite di rampa, a non essere raccordate da idonee passerelle costringendo i diversamente abili a dover ricorrere all’aiuto di bagnanti volenterosi come anche quest’anno avviene nella spiaggia di baia di Riaci. Continuano -ha specifica ancora Saragò- le liti tra bagnanti per accaparrarsi uno spazio nelle oramai ridottissime spiagge libere che non è dato saper a quanto ammontano e si continua a vessare turisti e residenti con i ticket per il parcheggio delle proprie auto che fa accumunare, almeno in questo, le nostre spiagge a quelle di Portofino. Una situazione che continua a penalizzare i residenti che trovano sempre più difficoltà a raggiungere le spiagge, i turisti che non alloggiano nelle strutture ricettive fronte mare e con essi tutti i titolari di alberghi, affittacamere, seconde case e similari siti nei centri abitati e comunque non a ridosso delle spiagge. Una situazione che appare ancora più iniqua e sbilanciata anche in considerazione che nel territorio di Ricadi, in spregio alle leggi vigenti, una consistente parte delle spiagge non è fruibile in quanto raggiungibile solo attraverso accessi privati. Una condizione -ha concluso- che continua ad essere paradossale e che, di fatto, si traduce in un ulteriore danno per il turismo.”