Comune di Drapia, danno erariale!

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Cosmo Vallone

Chiedo ospitalità in questo spazio per informare i cittadini dell’ultima seduta del consiglio comunale del 23 luglio scorso, durante la quale si è discusso dell’affidamento della tesoreria comunale. Si tratta di un argomento molto delicato che richiederebbe una trattazione accurata.  Mi limiterò a sottolineare i tratti salienti.

Chi voglia approfondire può leggere il testo dettagliato della delibera sul seguente link dell’albo comunale http://albodrapia.asmenet.it/download.php?down=1&id_file=3628&id_doc=26110713&sez=p&data1=26/07/2013&data2=10/08/2013&view=si

Drapia, come tutti i comuni, ha bisogno della tesoreria di una banca in cui custodire parte del denaro che si riceve e si spende. Nel giugno del 2011 scade la convenzione con la banca Carime di Tropea. E’ necessario affidare nuovamente il servizio; pertanto  il consiglio deve approvare uno schema di convenzione (sorta di contratto con la banca) e passarlo al responsabile dell’ufficio finanziario per bandire la gara d’appalto.

Dal giugno del 2011 fino a dicembre del 2012 abbiamo fatto cinque gare, tutte andate deserte. Nessuna banca ha voluto concorrere per aggiudicarsi la tesoreria di Drapia. La convenzione della passata amministrazione prevedeva un compenso per la  banca  che avesse  accettato di assumere la tesoreria. Le convenzioni che abbiamo approvato da allora e che nessuno ha voluto accettare  prevedevano:

  1. la prima (12/05/2011): servizio gratuito per il Comune;
  2. la seconda (05/08/2011): il Comune paga la banca 3000 euro;
  3. la terza (29/11/2011): il Comune paga la banca 4200 euro;
  4. la quarta (31/05/2012): il Comune paga la banca 5500 euro;
  5. la quinta (28/09/2012): il Comune paga la banca 9000 euro.

Ora, dal momento che la tesoreria è obbligatoria,  il responsabile dell’ufficio finanziario del Comune, a fine agosto dell’anno scorso,  aveva chiesto (LINK sotto)

http://albodrapia.asmenet.it/download.php?down=1&id_file=3630&id_doc=26110713&sez=p&data1=26/07/2013&data2=10/08/2013&view=si

 alla banca Carime di prorogare il servizio tesoreria al costo previsto dalla convenzione scaduta, ma la banca Carime, questa volta, detta le condizioni e dopo 15 mesi di proroga risponde che avremmo dovuto spendere  ben 1000 euro al mese per avere la tesoreria (LINK sotto).

http://albodrapia.asmenet.it/download.php?down=1&id_file=3631&id_doc=26110713&sez=p&data1=26/07/2013&data2=10/08/2013&view=si

Abbiamo pagato 1000 euro al mese da settembre 2012 fino a maggio 2013, ma a febbraio di quest’anno al responsabile dell’ufficio finanziario pro tempore assessore Mazzitelli è venuta l’idea geniale di trattare direttamente con la banca e saltare a piè pari il Consiglio comunale per risolvere una volta per tutte l’increscioso problema.  Alla richiesta dell’assessore la banca risponde, il 4 marzo, offrendo un costo del servizio inferiore ai 1000 euro al mese che stavamo ancora pagando.

Peccato però che l’assessore nel formulare la richiesta abbia saltato tutte le procedure previste dalla legge (convenzione approvata dal Consiglio che non ne sapeva nulla, invito rivolto a più banche e altro).

Il risultato della frittata è il seguente:  dal mese di aprile 2013 fino a maggio abbiamo pagato la banca più di quanto essa stessa ci avesse chiesto  nel carteggio con l’assessore, ma il rapporto non si è potuto perfezionare perché illegittimo.

Inoltre, da settembre 2012  abbiamo pagato la banca 1000 euro al mese, mentre prima pagavamo poche migliaia di euro per tutto l’anno.

A questo punto è chiaro che si sia prodotto un danno erariale per il Comune (ha pagato più di quanto doveva pagare).  Si attende, ora,  il responso della Corte dei conti.

Tutto quanto sto dicendo non è una mia interpretazione dei fatti, ma  è contenuto in un carteggio ufficiale tenuto tra il segretario comunale e il responsabile dell’ufficio finanziario prima e il sindaco poi e che costituisce parte integrante della delibera.  Se volete potete leggerlo sul sito del comune sul seguente  LINK

http://albodrapia.asmenet.it/download.php?down=1&id_file=3629&id_doc=26110713&sez=p&data1=26/07/2013&data2=10/08/2013&view=si

Durante il passato Consiglio sono stato tacciato dal sindaco di cattiveria perché ho ribadito tutte queste amenità già contenute nelle carte.

Il consigliere se coglie una irregolarità è obbligato a renderla pubblica. Se qualcuno ha sbagliato deve pagare. Vigilerò finché sia fatta piena luce sulla vicenda. Il sindaco se la prenda  pure con la legge se non gli piace o con i suoi collaboratori poco responsabili,  non con me.

Cosmo Vallone

Consigliere comunale di Drapia

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