Drapia e frazioni, idee per lo sviluppo del territorio…

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MarioVallone

Amici carissimi,

voglio riportare alla vostra attenzione e approfondire una proposta secondo il mio parere molto interessante ed utile per lo sviluppo del comune di Drapia. Una proposta che non vale solo per Drapia e per le sue frazioni, ma per tutti i centri dell’entroterra vibonese, molti dei quali hanno notevoli potenzialità che, per vari motivi, rimangono inespresse.

Se vi ricordate non molto tempo fa (CLICCA QUI PER LEGGERE IL POST) avevo proposto l’istituzione di un servizio di trasporto che consentisse, almeno per il mese di agosto, alle persone residenti e domiciliate nei nostri 4 paesi (Brattirò, Caria, Gasponi e Drapia) di recarsi a Tropea e a CapoVaticano durante tutta la giornata, magari fino a tarda notte.

I VANTAGGI DEL SERVIZIO NAVETTA

Secondo me, come già detto in quell’occasione, questo servizio, se ben organizzato, avrebbe una serie di effetti benefici che vi riassumo semplicemente e brevemente:

– incremento delle presenze nelle strutture turistiche drapiesi (i  grossi villaggi hanno il proprio servizio di trasporto, ma sono molti, vi assicuro, i turisti che rifiutano di recarsi nei nostri Bed and Breakfast perché privi di un mezzo di locomozione che li porti in spiaggia o a visitare Tropea);

– i collegamenti con la costa possono spingere molti drapiesi a ristrutturare vecchi edifici per venderli o affittarli, oppure alcune famiglie, come avviene in molte città specie all’estero, potrebbero decidere di ospitare in una camera della propria casa persone, ad esempio studenti che cercano una full immersion per imparare o migliorare la lingua;

– con i collegamenti, di conseguenza, si valorizzerebbero gli immobili perché se c’è un bus per andare a Tropea che passa ogni ora, molti hanno convenienza ad acquistare una casa nei nostri paesi oppure ad affittarla (è il servizio navetta che valorizza gli immobili e non le tonnellate di cemento “chi stati jettandu” in luoghi assurdi come sostenete voi, cari amministratori drapiesi);

– se aumenta il “movimento turistico”, se la gente vede che, restaurando la sua casetta nel centro storico riesce a ospitare turisti (al momento molte sono le abitazioni letteralmente abbandonate), allora la ristruttura e si innesca un circolo virtuoso. Questo significa “sostenibilità”, vantaggi per l’ambiente e recupero degli edifici del centro storico (il Comune e gli altri enti dovrebbero imporre nella ristrutturazione il colore delle facciate e potrebbero, a mio parere, stanziare dei soldi per pagare, che so, gli interessi degli eventuali soldi presi a prestito dai privati dalla banche per restaurare antichi edifici).

– possibilità per i drapiesi, specie per i giovani e gli anziani che non dispongono di un veicolo, di andare al mare quando vogliono, oppure di recarsi a Tropea per qualsivoglia esigenza senza chiedere passaggi o favori;

– possibilità per i giovani di andare a divertirsi la sera in qualche locale senza guidare l’auto. Quindi praticamente si eliminerebbero potenziali disastrosi incidenti d’auto (il servizio navetta li può portare presso un locale da ballo a tarda sera e può ripassare a riprenderli verso le 3, le 4, di notte);

– possibilità anche per chi ha il proprio mezzo di recarsi in spiaggia senza pagare i soldi del parcheggio e senza spendere soldi per carburante (il costo di un eventuale abbonamento o biglietto farebbe abbassare di tanto il prezzo per andare al mare magari parecchi giorni alla settimana);

– più bus in circolazione significa meno auto in giro. E questo contribuirebbe, tra le altre cose, a rendere Tropea più ordinata e più vivibile in estate: tutti sappiamo, infatti, quanto traffico ci sia nella cittadina tirrenica durante la stagione estiva. La sera a Tropea, specie ad agosto, spesso è un’impresa trovare un parcheggio;

– più bus, quindi meno auto, oltre che più parcheggi liberi, vuol dire anche meno inquinamento. E questo è senza alcun dubbio un aspetto positivo;

– il bus potrebbe portare più persone nei nostri rinomati ristoranti e non solo a cena (può solo far aumentare le presenze e magari indurre qualcuno ad aprire qualche altro locale);

– se c’è un bus ogni ora vi saranno più partecipanti alle escursioni organizzate dall’associazione Antico Sentiero e si creerebbero i presupposti per aumentare l’offerta in tal senso, magari da parte di un gruppetto di giovani volenterosi; aumenteranno, quindi  le possibilità di creare offerte turistiche alternative, molto apprezzate dagli stranieri. Ad esempio percorsi turistici enogastronomici magari nelle nostre campagne (se c’è un bus che mi porta in una fattoria brattiroese a vedere i conigli, ad ammirare gli antichi e bellissimi casolari ed i paesaggi rurali, io turista -specie straniero- magari ci vado);

– si può creare una scuola di lingua per stranieri low cost e dare lavoro a 3, 4 nostri giovani laureati  (vi sono diverse persone che in estate ospitano stranieri, non solo a Tropea, per insegnare loro la lingua). Una scuola di lingua a Brattirò o a Drapia, se gli studenti hanno la possibilità, ogni ora, di andare a Tropea o al mare, può funzionare secondo me. Si potrebbero organizzare per questi studenti tante cose.

– il bus potrebbe permettere alle persone di partecipare ad un evento. Ad esempio, se una sera si fa il cinema all’aperto a Brattirò, il bus può permettere a tutte le persone degli altri paesi (pensiamo sempre soprattutto ai ragazzi ed agli anziani senza auto) di recarsi a Brattirò e viceversa. Idem per le sagre: aumenterebbero le presenze e diminuirebbe la confusione per il parcheggio. E se ogni sera che si fa il cinema all’aperto in un paese o si organizza una sagra vi sono più persone i bar lavorano di più, magari pure i ristoranti (e questo non mi sembra niente male);

COME COPRIRE I COSTI

Questi appena esposti sono i principali vantaggi del servizio navetta, quanto ai costi i soldi il Comune li aveva. L’ente sta spendendo, pensate un po’, circa un milione di euro di avanzi di bilancio (quindi di soldi spendibili come gli pare) per i soliti marciapiede. Con un milione di euro facevamo il servizio navetta con un elicottero! Con i soli soldi spesi per pavimentare la piazza di Brattirò si poteva davvero istituire il servizio navetta!

I soldi si possono, inoltre, racimolare, da un bel progetto di sviluppo sostenibile finanziato in qualche bando di fondi europei.

Aggiungo, inoltre, che facendo pagare una parte del biglietto agli utenti rientrerebbe una parte della cifra spesa (io sono comunque, per il servizio gratuito, cioè pagato interamente dal Comune, spero con contributi regionali). Senza considerare le ricchezze che porterebbe indirettamente il flusso turistico per il territorio (se aumentano le presenze aumentano anche le entrate per il Comune). Magari, ma non approverei una cosa del genere, per ogni singola presenza in più i Bed and Breakfast e le altre strutture potrebbero pagare qualcosina al Comune per aiutarlo a sostenere il costo del servizio navetta.

PROPOSTE INTEGRATIVE

Ideale sarebbe (lancio una proposta aggiuntiva e integrativa per completare il mio pensiero) creare un portale web dove pubblicizzare i vantaggi che comporterebbe pernottare nell’immediato entroterra tropeano: la tranquillità, la possibilità di riposare tranquillamente di notte (specie per le famiglie); i luoghi storici (leggi nel prosieguo cosa propongo al riguardo); l’ospitalità dettata dalle nostre radici culturali contadine; le genuine delizie enogastronomiche dei nostri rinomati ristoranti; le escursioni di trekking in luoghi di incommensurabile fascino (penso alla via dei mulini ) o le semplici passeggiate nel verde, nei boschi, etc. Ormai la maggior parte delle prenotazioni turistiche provengono dal web. Apriamo gli occhi anziché prendere decisioni “nta pagghialore” e rimanere all’età della pietra. Internet sta cambiando il mondo. Saliamo su questo treno!

Pensate che un anno e mezzo fa avevo parlato di questo mio pensiero al sindaco di Drapia, incassando scarso entusiasmo ed il solito ed eloquente: “Vediamo”. Vorrei sapere se risponde così anche a quelli che gli propongono cemento per intascarsi soldi, visto che sta spendendo un milione di euro per darli a loro per fare marciapiede!

Ma non voglio polemizzare con lui e con i suoi. Non mi rivolgo a chi non sa e non vuole ascoltare, a chi ci ignora di proposito e pensa che questo blog non esista.  Loro non esistono! Tra un anno non ci saranno più: rimarranno solo le stupidaggini che hanno fatto, mentre noi continueremo la nostra attività.

Torno al mio ragionamento. Naturalmente, oltre al servizio navetta, sarebbe opportuno offrire anche alte cose ai turisti. Mi riferisco agli eventi estivi, che potrebbero crescere e migliorarsi qualitativamente, ma soprattutto mi riferisco ai numerosi siti archeologici e culturali abbandonati del nostro comune (CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO) che, se recuperati, potrebbero offrire veramente qualcosa di interessante ai turisti. Faccio qualche esempio. Pensate quanto sarebbe bello se il sito delle cosiddette “Tombe saracene” situato nelle campagne di Caria fosse accessibile. Se ci fosse una staccionata, dei tabelloni esplicativi, se non ci fossero le erbacce, se si completassero gli scavi. Idem per la grotta di Santu Liu. Quanto sarebbe bello se ci si potesse recare presso la grotta, se ci fosse un accesso con una scalinata e se si potesse ammirare questo immenso tesoro.  Mi viene da piangere quando penso che i dipinti di questa grotta stiano scomparendo, tra l’assurdo silenzio delle istituzioni. E mi viene da ridere (rido per non piangere) quando vedo che si creano staccionate in luoghi meno indicati (diciamo così) rispetto a luoghi (Tombe saracene appunto) dove invece bisognerebbe farle. E mi viene un senso di disperazione e di frustrazione quando vedo spazi (esempio “coso” di Gasponi), dove, anziché fare solo una staccionata nel verde e spendere pochi soldi, si riversano tonnellate di cemento, spendendo migliaia e migliaia di euro, e poi, ripeto per l’ennesima volta, i luoghi storici sono nel degrado e nell’abbandono.

OSSERVAZIONI CONCLUSIVE

Insomma, cari amici, io penso che ci sia bisogno di una mentalità nuova, diversa. Penso che i soldi non vadano spesi, come ha fatto questa amministrazione, per cementificare “aundi veni veni”, per darli alle solite imprese. Come si fa, con un patrimonio culturale così, a spender il cento per cento (ripeto: il cento per cento) degli avanzi di bilancio in pavimentazioni discutibili, in lavori non da considerare priorità. Come si può pensare di sviluppare il nostro territorio in questo modo? Il servizio navetta, come ho spiegato, può essere un’idea, una soluzione, che, integrata in un progetto più ampio, oltre che contribuire a sviluppare il territorio, può facilitare una ridistribuzione della ricchezza. Dei benefici portati da questo servizio, infatti, se ne avvantaggerebbero molti. I soldi  comunali fino ad adesso sono andati quasi sempre nelle tasche di pochi mantenendo il territorio sottosviluppato, incrementando lo spopolamento e l’emigrazione. Con il modello da me proposto, invece, ci può essere una concreta prospettiva per tanti. Aumenterebbero gli introiti, non solo della famiglie che avrebbero la forza di ristrutturare e affittare vecchi e fatiscenti immobili, ma anche dei nuclei familiari disposti a ospitare gente nelle loro case (vi assicuro che, come detto, questo accade moltissimo, specie all’estero). Aumenterebbero le opportunità di creare nuove professioni e attività (penso, come detto, alle escursioni, ad una scuola di lingua, ad altri ristoranti).

So che i miei interventi non piacciono ad alcuni. So che delle persone, leggendo i miei post, mi disprezzano e farebbero di tutto per screditarmi. E so che alcuni mi ritengono uno che sa solo criticare. Di chi mi disprezza e mi odia me ne infischio: non possono in alcun modo impedirmi di esprimere il mio pensiero. A chi dice che so solo criticare, dico che i miei post, oltre alla critica quasi sempre contengono soluzioni, suggerimenti e, cosa assente nelle loro decisioni, ARGOMENTAZIONI. Io cerco di non dire cose campate in aria, dette così per dire. Dietro ogni post cerco di inserire una riflessione più ampia. Mi sforzo, e questo post ne è un ulteriore esempio, ancor prima di giustificare le mie osservazioni, di proporre e articolare soluzioni. Chi ha speso un milione di euro per fare quello che sta facendo, che idea di sviluppo ha in testa, quale progetto di lungo periodo?

Quello che scrivo io, inoltre, lo potete commentare qui in basso.

In conclusione, cari amici, vi dico che a me non sembra di aver detto oggi in questo blog qualcosa di elaborato, di impossibile. Non ho fatto elucubrazioni. Ho solo  detto  un qualcosa che mi sembra semplice, fattibile, e, mi permetto di dire, necessario: un qualcosa che non mi spiego come finora non si sia mai pensato di fare (o forse me lo spiego molto bene). E mi piacerebbe che in futuro, chiunque si candidi a guidare questo Comune, consideri seriamente l’ipotesi di istituire il servizio navetta e di puntare veramente sulla Cultura. Non di lasciare, come spesso accaduto, le briciole per la Cultura e il banchetto per i soliti “mangioni”.

Anche solo per provarci: istituiamolo questo servizio navetta! Anche solo, inizialmente, un mese l’anno. Col cemento non si va da nessuna parte, specie oggi. Il futuro è la sostenibilità. A chi ha giovato tutto sto cemento finora? A pochi, molto pochi. A chi è riuscito a creare un gruppo di pressione e praticamente impadronirsi del potere, mettendolo al servizio dei propri interessi. E’ giunto il momento di cambiare, per il bene nostro e delle future generazioni!

MarioVallone

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Commenti

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4 Replies to “Drapia e frazioni, idee per lo sviluppo del territorio…

  1. E’ una buona idea Mario per incrementare il turismo l’unica attività rimasta nella zona di tropea e capo vaticano. Ma per come vedo che vanno le cose oggi mi sembra che difficilmente si realizzerà, tu addirittura parlavi di navetta gratuita in modo tale che con lo sviluppo turistico le istituzioni potrebbero ricavare i costi della navetta da altre fonti etc, ma con la filosofia che hanno oggi i nostri amministratori di privatizzare tutto acqua, aria, suolo etc e che hanno in mente di far pagare anche i passi che si fanno quando si esce fuori di casa non si va da nessuna parte.

  2. Sono assolutamente d’accordo con la proposta di istituire il servizio navetta, tra Drapia e la costa.
    Ed infatti, sono fermamente convinto che l’unica speranza per Drapia e la sua, sempre più esigua, gente è quella di “sfruttare” al meglio la posizione geografica che Padreterno gli ha donato.
    In sostanza penso che se davvero vogliamo che per Drapia il turismo diventi un reale volano di sviluppo, la predisposizione di un servizio navetta, che colleghi costantemente le nostre frazioni con la città di Tropea e la costa, è di vitale importanza.
    Nel periodo in cui sono stato amministratore comunale, raccogliendo le lamentele dei turisti e dei residenti, ho tentato con tutte le mie forze di intervenire presso la regione e la provincia per tentare se non di istituire un vero e proprio servizio navetta, quanto meno di far aumentare le corse degli autobus durante la bella stagione.
    Devo dire che purtroppo ho trovato negli amministratori degli enti sovracomunali dell’epoca un vero e proprio muro di gomma. In provincia, non lo nascondo, ho pure ricevuto risposte che per educazione e per evitare querele definisco sarcastiche.
    Appena è stato possibile con le forze comunali mi sono attivato per fare istituire, in via sperimentale, il servizio navetta per il mare.
    In occasione della redazione dei progetti PIAR sono stato io ad insistere affinché venisse inserita la possibilità di acquistare un minibus.
    Da quello che mi risulta oggi il comune è proprietario di un bus, pertanto è di certo nelle condizioni di poter istituire, con le proprie forze, un servizio navetta, che consenta di abbattere la pur breve distanza che separa Drapia dalla Città simbolo della Calabria e che finalmente, da un punto di vista turistico, permetta a Drapia di diventare un tutt’uno con Tropea.
    Mario, per finire consentimi di fare una battuta.
    Fossi in te eviterei di avventurarmi in pronostici sul destino politico degli amministratori comunali, il futuro potrebbe riservare amare sorprese.
    Ricordati che, fin dai tempi dei romani quando l’imperatore Caligola nominò senatore il proprio cavallo,in politica è tutto possibile.
    Un saluto
    Pino Rombolà

  3. mi trovi d’accordo in tutto, coinvolgi, come stai facendo più persone e vedrai “l’unione fa la forza”. Questa amministrazione, caro Mario, contrariamente a quanto qualcuno mi aveva detto, i soldi li spende solo per chi fa dei lavori per il Comune ma, che li ha votati, perchè è così credimi, le cose necessarie e di interesse pubblico non sono nei “favori” di questa amministrazione.
    ciao ed a presto.

  4. sono d’accordo, lo sviluppo dei Drapiesi dipende anche dai servizi, se mancano non si da la possibilità al cittadino di sfoggiare la creatività del fare, i giovani scappano, il comune si disinteressa ad un eventuale sviluppo.
    Ricordo che nelle assemblee pre-elettorali parlammo a iosa di questi collegamenti, raggiungere il Comune, la farmacia e tutte le infrastrutture delle frazioni.
    Questa amministrazione è nata vecchia.
    Lo sviluppo del territorio dipende dai collegamenti, il marciapiede è una conseguenza.
    Il turista, il cittadino devono avere la possibilità di conoscere il territorio e quale mezzo migliore può dare il Comune?
    Il pullman c’è ma non si vede, invecchierà in qualche autorimessa senza dare utilità nè al turista nè al cittadino……SVEGLIA.

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