L’Ambito Territoriale di Caccia avvia il ripopolamento faunistico

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A seguito dell’approvazione del programma d’immissione di fauna selvatica da parte del Comitato di gestione, l’Ambito Territoriale di Caccia VV 2  ha avviato il ripopolamento faunistico  nei 25 comuni di propria competenza.

L’avvio delle attività è avvenuta  sabato 23 marzo con l’immissione di 850 fagiani riproduttori e 100 coturnici adulte.

L’immissione dei  fagiani è avvenuta nelle aree esclusivamente vocate  di tutti i comuni di competenza mentre per le coturnici sono stati selezionati alcuni siti dove  l’attecchimento del selvatico è reso possibile dalle particolari condizioni dell’habitat e dalla vocazione del territorio.

La definizione del programma di immissioni è avvenuta dopo una fase di concertazione e di confronto che ha visto attori principali, oltre alle  rappresentanze interne dell’ambito espressione dei vari settori che lo compongono, i rappresentanti territoriali espressione del mondo venatorio locale.

Le attività  proseguiranno nei mesi prossimi con l’immissione di leprotti attraverso l’utilizzo di recinti di preambientamento che, negli anni, si sono rivelati uno strumento efficace soprattutto a tutela della fauna immessa la cui sopravvivenza e capacità di adattamento è risultata di gran lunga maggiore rispetto ad altre forme di immissione praticate in passato.

Sulla scia degli anni precedenti sono state studiate e attuate forme innovative per l’immissione finalizzate all’efficientamento e alla sopravvivenza futura della selvaggina la quale è stata, in più casi, immessa in aree impervie o contigue al parco al fine di preservarla puntando su un autentico attecchimento che ne possa garantire la proliferazione.

A tal fine, è stata auspicata dal Comitato di gestione dell’Ambito, una maggiore attività di vigilanza da parte degli enti preposti a partire dalla Provincia e dal Corpo Forestale. Gli sforzi profusi negli anni, spesso, si rilevano vani proprio a causa di episodi di bracconaggio che puntualmente vengono evidenziati e condannati con determinazione anche dalle associazioni venatorie.

La realizzazione del programma d’immissione è stata possibile grazie alla disponibilità di fondi di bilancio dell’Ambito accantonati, negli anni, con non poca fatica dal Comitato di Gestione. L’Atc VV2 ha,infatti, anticipato le risorse necessarie nonostante la Regione, per il tramite della Provincia, non abbia ancora provveduto alla liquidazione delle spettanze per gli anni 2011 e 2012 ai quali si vanno ad aggiungere i costi sostenuti per l’annualità in corso.

L’Ambito per il futuro punta alla realizzazione di aree temporaneamente inibite alla caccia, diffuse sul territorio di competenza, le quali garantirebbero la naturale presenza di selvaggina ed un irraggiamento spontaneo della stessa evitando alla fauna selvatica stress da trasporto e difficoltà di ambientamento. Un obiettivo indifferibile la cui realizzazione è necessariamente subordinata ad un efficace controllo del territorio e all’applicazione di un piano faunistico efficiente che da troppo tempo giace nei cassetti.

Per limitare le difficoltà di ambientamento, parallelamente alle immissioni, è stato attuato un programma di foraggiamento e un successivo monitoraggio dei selvatici che si protrarrà per i prossimi giorni. La selvaggina è stata dotata di appositi anelli di riconoscimento  al fine di consentire anche un monitoraggio futuro dal quale evincere, oltre all’effettivo attecchimento, anche la reale presenza sul territorio individuando, di rimando, l’effettiva vocazione territoriale.

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