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Il sindaco di Zungri denuncia le poste

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13/04/12. Un detto popolare recita: “Morto un papa, se ne fa un altro,” ma se il postino all’età di sessanta cinque anni decide di andare in pensione, non ha un sostituto. Questo è quanto si sta verificando nei comuni di Zungri, Zaccanopoli e nella frazione Fitili di Parghelia. L’emerito postino Raffaele Ciluzzo di Zungri, per raggiunti limiti di età e servizio, il 20 dicembre 2011 va in pensione. Da quel momento, per le tre aree interessate inizia il calvario del disservizio postale. Nei primi giorni del mese di Gennaio si avverte in modo sporadico, la consegna della posta alla rinfusa, solo su alcuni recapiti, poi il vuoto assoluto. Sono partite le lamentele dei cittadini, i ricorsi degli amministratori dei comuni interessati, alla Procura della Repubblica, alla Prefettura di Vibo Valentia, alla direzione delle Poste Centrali, come riportato dai servizi dei giornali “Il Quotidiano di Calabria” e” Calabria Ora”. Qualche cittadino in forma umoristica-provocatoria si è rivolto anche alla nota trasmissione televisiva “Striscia la Notizia,” richiedendo per i cittadini di Zungri,  una casella postale alla trasmissione televisiva di Maria De Filippi “ C’E’ POSTA PER TE”. Risultati a oggi, zero e non poteva essere diversamente, basta appena cliccare su internet la vocedisagi nel recapito postale”, per prendere visione della drammaticità. Denuncia di disservizi sono presenti su tutta la penisola, ovunque ci sono sindaci che protestano,  che scrivono al ministro di competenza, denunciando i disagi dei cittadini, il dramma delle bollette scadute, l’interruzione di servizi essenziali come energia elettrica e telefoni. Riscontriamo anche sulle pagine internet, le interpellanze al ministro Passera, di deputati come Reguzzoni della Lega Nord, Renzo Lusetti  UDC, Rosi Bindi Pd e le risposte del ministro, tendenti a dimostrare dalle sue informazioni che in Italia non esiste un problema poste. Il problema lo avvertono giornalmente solo i cittadini più disagiati, i quali  in questo paese contano poco o niente,  anche quando raccolgono milioni di firme o si fanno promotori di referendum. Oggi i gestori del servizio postale sono impegnati in vari settori, quali la vendita di prodotti finanziari, polizze assicurative, pacchetti telefonici, prodotti per la casa, etc, abbandonando il servizio primario che ha sempre svolto la posta, ”il recapito postale”, servizio pubblico  garantito anche ai tempi dei Savoia con la figura del “pedone postale”; eppure, esistono normative di legge a tutela dei diritti dei cittadini,  ma questo non fa  certo paura a chi ha altri obiettivi all’orizzonte. Probabilmente,  a distanza di poco tempo, i signori dirigenti delle Poste Italiane  cercheranno di disfarsi e affidare ad altri alcuni servizi, pertanto ai cittadini zungresi, del  postino resterà solo un ricordo, una cartolina illustrata. C’è da domandarsi, se a colori o in  bianco e nero.  In ciò, ci si affida alla volontà dell’anziano postino in pensione.

Francesco Fiamingo

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