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Pontoriero alla guida degli avvocati vibonesi

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01/02/12. Gli istituti presenti nell’ordinamento giuridico italiano hanno radici antichissime, risalenti a quelli romani. Nel Medioevo, però, i capitolari di Carlo Magno attestano che le funzioni di avvocato erano in gran parte esercitate dai francesi. Risale proprio a questo periodo un conflitto latente ma spigoloso tra chierici e laici nell’esercizio della professione forense. Il Concilio Lateranense III (1179) vietò agli uomini di culto di svolgere la professione di avvocato che iniziò così a delinearsi con una specifica fisionomia. La prima legge organica moderna tesa a disciplinare la categoria è il Regio decreto numero 1852 del 1864 approvativo del “Regolamento sull’esercizio delle funzioni dei collegi di disciplina degli avvocati nelle province napoletane”.

Dopo altri interventi normativi, una profonda riforma venne approvata in epoca fascista che, conformemente all’ideologia dominante, conferì all’istituto una connotazione corporativa. Il regio decreto numero 1578 del 27 novembre 1933, sebbene emendato da alcune rilevanti riforme, regola, tuttora, l’ordinamento forense. Organismo deputato alla disciplina dell’attività forense è il Consiglio dell’ordine degli avvocati che si rinnova ogni biennio. Nei passati giorni di venerdì e sabato è toccato a quello di Vibo Valentia, il cui Albo annovera 1035 professionisti. Si sono recati alle urne in 640; 3 le schede bianche, 4 quelle nulle. Quindici i consiglieri da eleggere; identico, dunque, il numero di preferenze a disposizione degli iscritti. Una la lista presente, composta da dodici elementi ed espressione, in gran parte, del Consiglio uscente che ha conquistato i seguenti voti: Antonio Pontoriero (voti 454), Giuseppe Altieri (371), Giuseppe Arcuri (285), Rosa Carmen Badolato (344), Agostino Caridà (379), Antonio Crudo (286), Francesca Gradia (204), Sergio La Grotteria(275), Maria Angelina (332), Pasqualino Patanè (306), Gaetano Servello (363), Angelo Terranova (427).

Undici le candidature autonome che hanno ottenuto i seguenti consensi: Carmela Natalina Casella (voti 123), Rocco Chiappalone (254), Alessio Colistra (135), Francesco Di Mundo (143), Antonino Distilo (154), Giacomo Gilormo (135), Sonia Lampasi (222), Saverio Marchese (340), Manlio Mazza (247), Alessandro Modafferi (240), Domenico Natale (120). Per essere eletti al primo turno, occorre la metà dei voti più uno (nella fattispecie 321). E quindi, sono già stati eletti (o meglio, confermati) nel rinnovato Consiglio: Antonino Pontoriero, Angelo Terranova, Giuseppe Altieri, Agostino Caridà, Gaetano Servello, Rosa Carmen Badolato, Maria Angelina e Saverio Marchese.

Tranne quest’ultimo, tutti candidati con la lista capeggiata dal presidente. Gli altri dovranno, dunque, riconfermare la loro candidatura e sottoporsi al ballottaggio che si terrà il prossimo 4 febbraio. Da sottolineare il successo del presidente, Antonio Pontoriero, che coniuga, sapientemente, esperienza, intelligenza e capacità di dialogo. Non a caso è al vertice dell’avvocatura vibonese dal 1984 senza soluzione di continuità. Un prezioso riferimento, dunque, per tutti gli avvocati e, più in generale, per gli operatori nel settore della giustizia.

Corrado L’Andolina

Pubblicato su Calabria Ora il 30 gennaio 2012, p. 15

 

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