Sant’Onofrio, il paese fondato da un anacoreta

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29/01/12. Sant’Onofrio è un comune confinante con Vibo Valentia. Sorge ad un’altitudine di 360 metri s.l.m. e conta circa 3 mila abitanti. In prossimità di Sant’Onofrio sono stati scoperti indizi archeologici risalenti a periodi remoti, segno che questa zona, come molte altre del territorio vibonese, era anticamente abitata. Il nome deriva da un anacoreta basiliano, Onofrio appunto, che visse nei dintorni e in questa zona fondò un monastero in onore del Santo del quale portava il nome.

Attorno a questo luogo di preghiere e di contemplazione sorse il paese che, via via, si allargò. La costruzione del convento, probabilmente, risale al X o XI secolo, ma non si hanno notizie certe al riguardo. Si ha testimonianza della sua esistenza grazie ad un documento che, però, fa riferimento all’anno 1457, periodo in cui tale località veniva chiamata Sant’Onofrio di Chaos (Chaos forse perchè luogo impervio o forse perchè nella zona era presente un burrone). Anticamente, fu casale di Filogaso e Panaja, centri dei quali seguì le sorti nei secoli successivi. Ai primi dell’800 fu riconosciuto Comune autonomo, nell’ambito del riordino amministrativo dettato dai francesi. Il paese conserva un’economia agricola ma negli ultimi decenni si è sviluppato parecchio grazie alla presenza dello svincolo autostradale A3 che passa a poca distanza dal centro abitato.

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